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IL MONDO PERDUTO: JURASSIC PARK regia di Steven Spielberg

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antoeboli     5½ / 10  07/07/2015 17:42:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film che ho visto solo una volta e all'epoca dell'uscita , dove veniva promosso in ogni dove attraverso un merchandising scatenato.
Spielberg è famoso per non fare seguiti delle proprie creature , e questo film è la risposta di un personaggio che aveva secondo me forti pressioni da fan e produzione e ha messo nei circuiti un prodotto molto discutibile.
Partendo dal fatto che qui di nuovo nella sceneggiatura ci ha messo lo zampino Crichton , sembra quasi di pescare un filo di trama che cerchi di tenere in piedi un film di ben 2 ore , che si sono piene di azione , ma non hanno ne l'originalità del primo , nei dialoghi fantastici del primo , quei momenti di assoluta profondità sul valore della vita che aveva il precedente.
Partendo dai personaggi , che nei primi minuti troviamo oltre al vecchio miliardario anche i nipoti , questi non si vedranno più , quindi stiamo parlando di un cameo .
I personaggi sono inutili e se uno nelle prime battute pensa che il mattatore sia Malcolm , verrà smentito lungo la durata della pellicola.
Gia il fatto che appaia questa pseudofidanzata con poi una figlia di colore , che non si saprà mai di chi sia figlia veramente rende il tutto inverosimile .
Regia per lunghi tratti ''operaia'' se vogliamo definirla che cerca di fare il suo compitino , e forse le uniche parti davvero ben riuscite sono negli ultimi 30-35 minuti.
Fotografia monotona ,e mai d'impatto , e la colonna sonora di Williams almeno viene riciclata bene , cosi come gli effetti speciali sono sempre molto ben collocati nella pellicola .
Qui siamo di fronte a un megablockbuster dell'epoca , con tantissima azione e senza l'anima che dovrebbe avere .
Vick S. Bateman  17/12/2016 09:40:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'hai visto una volta sola 19 anni fa.. forse sarà il caso di riguardarlo prima di affossare ulteriormente una media già decisamente ingenerosa.

In TLW non c'è nè una regia operaia, nè una fotografia monotona e mai d'impatto, nè tantomeno una colonna sonora riciclata (lo stesso Williams reputa il suo lavoro in questo film superiore a quanto fatto nel primo).
E non è un film senz'anima, cosa accomuna i due ulteriori seguiti.