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I'M A CYBORG BUT THAT'S OK regia di Chan-wook Park

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     8½ / 10  05/09/2007 23:58:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chan-wook Park, ormai indubbiamente uno dei grandi registi del fantastico movimento asiatico. Ancora una volta rimango veramente turbato da come la qualità del prodotto è assolutamente snobbata dalle grandi case di distribuzione. Ormai non importa più la qualità ma bensì quante persone saranno attratte dal prodotto in questione inducebdo così un appiattimento e assottigliamento dell'esigenza cinematografica che ha del preoccupante.
I'm a Cyborg but That's Ok supera di slancio, staccando, fin dai titoli di coda, le classiche commediole americane melense, senza mordente e prive di qualsiasi originalità.
Chan-wook Park si dimostra regista poliedrico e mi sorprende ancora di più come i suoi prodotti destino curiosità altalenante da parte della distribuzione. E' incredibile che un grande del cinema asiatico non abbia una distribuzione sistematica nel nostro paese, anche se l'amico Park è in compagni dei grandi Miike e To, solo per fare i primi due nomi altisonanti che mi vengono in mente.
Dopo aver spaziato nei più disparati generi, da notare JSA, la trilogia della vendetta e l'episodio di Tree Extremes, il regista coreano si adopera nel regalarci una commedia romantica assolutamente sopra le righe ed estremamente originale.
I'm a Cyborg but That's Ok risulta un'opera leggera ma a tratti malinconica e sorprendentemente profonda. Si possono intravvedere i temi del corpo-macchina, tanto cari a Tsukamoto, ma anche una profonda riflessione sull'esistenza che non porta alcun risultato.Park sembra quasi arrendersi davanti all'impossibilità di comprendere le ragioni dell'esistere abbandonandosi, probabilmente, alla più semplice conclusione cioè che il vero significato dell'esistenza è il vivere stesso.
Park tratta anche il profondo tema dell'abbandono ma anche evidenzia la necessità dell'altro per uscire dai momenti più bui e complessi.
Sotto il punto di vista registico, Park sa il fatto suo. Il film risulta diretto benissimo, con sicurezza. Quest'ultima porta Park a testare nuove soluzioni registiche molte delle quali, sebbene un pò ardite, assolutamente gradevoli. Il tutto accompagnato da una buona colonna sonora e da ottime interpretazioni.
Sicuramente consigliato a coloro che vogliono vedere qualcosa di originale, leggero ma al contempo profondo.
quadruplo  06/09/2007 00:08:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bravo bravo, vedo che nonostante le estoni le buone abitudini non le hai perse..Gran regista.Ho visto in scheda che c'è ancora qualcosina di Park che si può vedere.
Io sto cercando con il torrent di vedere "no mercy for the rude" ma ci sto mettendo una vita.
Invia una mail all'autore del commento matteo200486  06/09/2007 00:29:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le buone abitudini non si perdono, poi questa non è abitudine ma bensì amore :-)
no mercy for the rude è un picccolo gioiellino, vedrai che ti piacerà è veramente spassoso