matteo200486 10 / 10 15/09/2007 00:08:40 » Rispondi "Dio li perdonerà e li manderà in Paradiso. Io non posso"
Esterefatto. Questa è la piacevolissima sensazione provata dopo la visione di questo piccolo gioiello. Dead Man's Shoes è sicuramente tra le più piacevoli e gradite sorprese che mi sono capitate in campo cinematografico. Tra queste possiamo annoverare Festen, Le Mele d'Adamo, molti piccoli capolavori orientali come l'immenso Loved Gun ma Dead Man's Shoes mi ha colpito ancora di più presentandosi ai miei occhi e al mio cuore con la sua devastante carica emortiva. Il film è senza dubbio il migliore del regista indipendente Shane Meadow, che già mi colpì col film 24 7: Twenty Four Seven premiato a Venezia. Ma con Dead Man's Shoes nn ci sono paragoni di sorta. Quest'ultimo è un'insieme di emozioni, di odio e di estremo amore. Una vendetta umana potrei definirla, portata avanti da un personaggio che muove i propri passi grazie all'odio che cova nel suo cuore che nutre ogni suo giorno. Una vendetta rapida, liberatoria, ma estremamente dolorosa. Dolore che nasce dal ricordo e dall'amore fraterno, dolore che sgorga dal rimorso e che viene sfogato vanamente nella ferocia della vendetta, nell'odio verso coloro che han fatto male ad un indifeso (le scene in cui Richard parla col fratello sono di grande delicatezza). Ma è tutto inutile. Una volta illusoriamente sfogato il dolore questo si riforma più rapido e più forte di prima e da qui l'unico modo per sfuggire al rimorso è
Il film è diretto magistralmente, il tutto sostenuto da una fotografia toccante. Il continuo contrasto tra i verdi prati delle Midlands e il cielo grigio, plumbeo proprio del clima inglese. Ma questo contrasto si ripropone nelle scene che si alternano in questo film: eventi cruenti quasi feroci che si alternano alla pace di queste campagne quasi a simboleggiare il desiderio di pace ed armonia interiore. Il montaggio è ottimo, i flashback sono inseriti benissimo e finalizzati alla completa comprensione della trama che risulta immediatamente molto chiara e lineare. Le musiche cauntry che accompagnano il film sono bellissime e a ciò si aggiunge la grande prova di Paddy Considine, amico d'infanzia di Meadows, e co-sceneggiatore. Un film bellissimo che, ahimè, nn è stato distribuito in Italia come al solito. Una perla nera di un notevole peso specifico che vi turberà emotivamente