ilSimo81 8½ / 10 13/10/2010 12:16:28 » Rispondi UNA è la spina dorsale del film: la vendetta. DUE sono i personaggi intorno ai quali ruota tutta la storia: Anthony, leggermente ritardato, docile e per questo vittima di abusi; e Richard, fratello affettuoso e comprensivo ma anche soldato deciso e vendicativo. TRE sono i momenti che si intrecciano: il passato (un bianco e nero di abusi e soprusi), il presente (i colori smorzati della vendetta), il finale (che mette a tacere e ricongiunge passato e presente).
Anche qui, Meadows ha una capacità di comunicazione straordinaria. Regista della semplicità, si avvale di un linguaggio (verbale e visuale) semplice per riuscire ad essere più diretto. Come gli altri suoi lavori, anche "Dead Man's Shoes" è un film che oltre a farsi "vedere" si fa "vivere". Ci si sente vicini ai personaggi e, diamine, così dentro a certe scene che queste sembrano autentiche. Forse il finale poteva essere migliore, ma anche così ha un suo senso ben preciso.
Film diretto e spietato, ma per molti versi, dalla prima all'ultima scena, profondamente umano.