caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

INDIANA JONES E IL TEMPIO MALEDETTO regia di Steven Spielberg

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
amterme63     5 / 10  06/05/2010 23:00:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Va benissimo che un film riesca solo a divertire e a creare suspence e tensione. Occorre però che lo faccia in maniera abile, coperta, magari con gusto e intelligenza. Questo era il caso ad esempio del primo episodio della serie di Indiana Jones (l'Arca Perduta), dove le vicende avventurose e rocambolesche erano qualcosa di insolito, una continua sorpresa ed erano soprattutto inquadrate in un contesto di normalità e misura. Indiana Jones in quel film era soprattutto un archeologo molto intelligente e scaltro, usava soprattutto l'astuzia e l'intelligenza più che la forza fisica e poi non tutte le imprese andavano a buon fine, l'esito non era mai scontato. Anche la parte amorosa era a volte delicata e con un minimo di sentimento. Aveva l'aspetto di un uomo più che di un eroe.
Con il secondo episodio si decide invece di fare a meno di tutto il quadro accompagnatorio e di premere l'accelleratore su tutto ciò che fa effetto. Il giudizio sui risultati di questa scelta dipende ovviamente dai gusti personali. Chi ama provare come un orgasmo di spasimo e di meraviglia non può che apprezzare. A me invece ha dato fastidio proprio per l'esagerazione e l'effetto "barocco" di sovraccarico. A volte si sfiora la parodia e in effetti Spielberg sembra giocare consapevolmente con l'ironia. Come dire "è tutto un gioco, non state tanto a fare i difficili". Lo so, Spielberg, che è un gioco, però lo potevi fare in maniera meno pacchiana!
L'aspetto che più danneggia secondo me è la prevedibilità. A un certo punto ho smesso di avere tensione e suspence, tanto si sa che all'ultimo secondo c'è sempre qualcosa che salva i protagonisti. E' matematico; non possono fallire o morire, qualcosa viene comunque escogitato e il caso e la fortuna sono alla fine sempre dalla parte "giusta".
C'è poi un considerevole scadimento nella resa dei caratteri dei personaggi. La protagonista femminile è di una volgarità a volte urtante, tanto da sfiorare l'involontaria (?) parodia. Indiana Jones assomiglia ormai ad un qualsiasi supereroe americano di celluloide, che agisce più che altro con i muscoli e la forza. L'intelligenza è ormai un accessorio demodé. Anche i sentimenti sono ormai demodé e in amore si va subito al sodo. Si nota insomma il prevalere del gusto americano medio spicciolo e grezzo, quello dei McDonald's e di Las Vegas, tanto per intenderci.
Come al solito sono proprio i film più disimpegnati e leggeri quelli che rivelano meglio lo spirito di un epoca. In questo film si nota chiaro l'eco della retorica reganianana dell'America quale paladino della lotta del bene contro il male, del civile contro l'incivile. Ci si beava di essere dei disinteressati benefattori che corrono in soccorso di popolazioni che gemono sotto il giogo dell"impero del male", senza nemmeno accorgersi che il vero impero del male era proprio in casa loro. Tutta la parte rituale demoniaca e macabra, la figura stessa del grande sacerdote profondamente "evil" è descritta con grande sfarzo, con grande cura, oserei dire con partecipazione e piacere. Come non pensare all'immaginario collettivo della cultura death metal, a tutta la galassia del rock pomposamente demoniaco, fatto soprattutto di forti effetti esteriori. Ecco quindi che il "male" è una fabbricazione che appartiene tutta all'essenza culturale americana. Nel film non c'è quindi la lotta fra il bene e il male come enti etici assoluti ma la lotta fra l'America retoricamente buona e l'America retoricamente cattiva, i due poli che governeranno la cultura americana media di massa dagli anni '80 fino al 2001.
Il film si salva come al solito per la grande abilità tecnica e visiva resa possibile grazie al lavoro di tutte quelle maestranze oscure (tecnici vari) che sono la vera risorsa del cinema di Hollywood.
KOMMANDOARDITI  07/05/2010 00:07:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Luca, certo che quando ti ci metti d'impegno da te vengono fuori sempre delle Signore Recensioni !
Condivido quasi alla virgola il tuo giudizio sul film : il primo INDIANA JONES aveva sicuramente i piedi molto più ancorati al suolo.
Però una cosa lasciamela dire : il Black metal, quello più cattivo e satanico, non è nato nella violenta e guerrafondaia America bensì nell'ultraprogressista Norvegia (nel 1993)......
Come vedi il MALE risiede ancora nella nostra cara,vecchia Europa e gli USA ne devono macinare ancora di strada per poter competere con la nostra cattiveria......Per fortuna dico io :-)
amterme63  07/05/2010 09:40:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nico, grazie dei complimenti. E' solo da un paio d'anni che ho un po' approfondito la conoscenza della musica rock e ti posso dire che la primogenitura dello stile satanico-macabro-death-black appartiene soprattutto al mondo anglosassone. Da lì poi si è diffuso in Scandinavia e in Europa continentale.
All'inizio avevo pensato agli Iron Maiden (hai presente le copertine dei loro dischi?) contemporanei di questo film, ma se non sbaglio sono inglesi. I progenitori di tutta questa baracconata (in sostanza è tutta una messa in scena ad effetto) sono i Black Sabbath (inglesi) agli inizi degli anni '70, nel periodo in cui c'era il boom dello spirituale esoterico (gli gnomi del progressive, il medioevo fatato, il mondo di Tolkien). Loro hanno iniziato il filone del diavolo, il quale ha contagiato gli USA (i Kiss - non erano demoniaci ma l'aspetto non era rassicurante) e l'Australia (gli AC/DC con l'inquietante Hell's Bell). Poi è venuto il boom del punk e dell'hardcore e dal quel momento in poi il diavolo è diventato il compagno di fantasie di quasi ogni adolescente occidentale che si rispetti.
Mi sono documentato. Agli inizi degli anni '80 negli USA era diffuso il Death Metal con gruppi come Death, Corpse, Morbid Angel (provenienti dalla Florida!). Io personalmente non li ho mai ascoltati ma sembra che fossero particolarmente efferati ed effettistici. Anche del Black Metal scandinavo non conosco in pratica niente. Ascolterò tanto per curiosità, ma sinceramente non è che mi attiri molto. Questione di gusti, ovviamente. Ciao.
KOMMANDOARDITI  07/05/2010 16:40:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti assicuro che tutti quei gruppi che hai giustamente citato tu,dai Black Sabbath(grandissimi!!!) agli Iron Maiden fino ai Morbid Angel hanno utilizzato soltanto iconograficamente il tema del satanismo (loghi,testi,magliette,slogan).
Il Black Metal norvegese invece è nato sulla scia di spaventosi fatti di cronaca che hanno coinvolto all'epoca vari esponenti del cosiddetto "Inner Circle" : ci furono un omicidio,un suicidio, vari incendi dolosi di chiese locali......l'arresto e la condanna di Burzum(da poco penso sia tornato in libertà). Le band black metal scelgono il satanismo (ma anche il paganesimo,l'odinismo,il wotanesimo) anche come ragione di vita e si comportano di conseguenza, a volte anche pagandone le dovute conseguenze.
Tutte le varie band inglesi,americane,australiane che hai citato hanno solo creato un marasma di provocazione ma alla fin dei conti,nella vita privata,sono tutta gente normalissima e che addirittura va anche a messa!
Il Black Metal è un genere molto più viscerale e realmente malvagio...
A titolo esemplare ti posso menzionare alcune delle band seminali e principali : Burzum, Emperor, Marduk, Impaled Nazarene, Immortal, Mayhem, Gorgoroth, Graveland, Darkthrone....
Sicuro al 100% non ti piacerà il loro stile, ti sembrerà un'accozzaglia di rumori,grugniti,urla e cacofonie varie... :-D :-D :-D

Comunque mi hai sorpreso con la tua cultura musicale inaspettatamente "borderline".....quali altri misteri nasconderai mai, o Luca ?..... :-D
amterme63  07/05/2010 17:37:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma quali misteri, Nico! :-)) Io sono una persona banale come tutte le altre, figurati.
I particolari del "Black Metal" che mi hai raccontato non li conoscevo ... (sinceramente non mi fanno neanche effetto, di criminali ce ne sono tanti in giro, chi crede in D.io, chi porta il santino di Padre Pio, questi hanno Odino, va beh, de gustibus ...).
Comunque tornando a Spielberg direi che l'iconografia giusta è quella degli Slayer/Death/Iron Maiden più che quella che hai descritto tu. Ciao.
KOMMANDOARDITI  07/05/2010 17:59:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Su questo non ci piove :-)
Difatti volevo solo citarti il Black Metal come genere europeo ben più estremo del Death/Thrash.
Ci si risente :-)