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E IL VENTO FA IL SUO GIRO regia di Giorgio Diritti

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Invia una mail all'autore del commento balzac20     8½ / 10  15/10/2007 14:43:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Mexico è un cinema di Milano che spesso offre film indipendenti che non trovano spazio nel circuito principale-
E' veramente una fucina di interessanti esperienze.


Parlando con il proiezionista mi è stato detto che spesso sono direttamente i giovani registi a presentarsi per chiedere che il film venga trasmesso.
Leggenda urbana o meno comunque resta il fatto che soltanto in quel posto a Milano potete sperare di vedere IL VENTO FA IL SUO GIRO.
Sono almeno 4/5 mesi che è in programmazione e per una volta, SOLO GRAZIE AL PASSAPAROLA, il cinema è riuscito a trovare la sua gallina dalle uova d'oro.
...

E' un film ambizioso.
Per la tematica scorre su un binario analogo a quel capolavoro che è stato DOGVILLE.
Dietro a dialoghi non sempre comprensbili (il parlato dialettale è spesso sottotitolato) si celano metafore semplici e dirette.
La musica è assente o quasi.
I paesaggi tolgono il fiato eppure non sono fondamentali.

E parliamo della capacità recitativa dei protagonisti.
E' imbarazzante paragonare le performance di attori professionisti italiani alle capacità di gente che ha sempre vissuto in un paese: questi figuranti non professionisti, arruolati solo per qualche scena, sono strepitosi.
Le "vecchiette" sono agghiaccianti.
E' vero: si chiede loro di non fare quasi nient'altro che comportarsi normalmente.
Ma in alcuni frangenti vanno molto oltre ed offrono scorci di naturalezza più che apprezzabili.

Paese/città -- semplicità/complessita -- locale/esterno -- conosciuto/sconosciuto -- amichevole/ostile.

Le contrapposizioni si ripetono e si offrono in maniera diretta o talvolta nascosta.
Ma alcuni di questi opposti binomi alla fine si sovvertono rivelando esistenze e realtà molto più crudeli del previsto.

Un finale notevole, forse in parte scontato, ma inevitabile.

Da vedere, vedere e vedere.
E infine consigliare.

....



Film come questo non solo non sfigrurerebbero con altri nostrani molto più titolati.
Ma anzi darebbero chilometri a quest'ultimi.
Come sia stato fatto passare sotto silenzio resta un mistero.
Certo che la colpa da qualche parte deve essere trovata perchè la mia opinione in realtà, confrontata con molti altri che lo hanno visto, non era significativamente dissimile.

Allora mi chiedo: chi ha deciso di seppelirlo in questo modo prima che avesse lo spazio per essere visto.

5 mesi ed ancora la gente, solo grazie al passaparola, va a vederlo.

Saluti.