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E IL VENTO FA IL SUO GIRO regia di Giorgio Diritti

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  22/07/2008 11:02:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una piccola perla che merita assolutamente di essere recuperata,un lavoro che nonostante una pessima distribuzione alla fine è riuscito comunque a far parlare di sé.Questo grazie non solo ad un fitto passaparola tra gli addetti ai lavori,ma anche grazie all’indiscutibile valore dell’opera.
La storia è quella di Philippe,pastore di capre francese che insieme a moglie ed ai tre figli si trasferisce a Chersogno,piccolo borgo cuneese arroccato tra le Valli Occitane.In un primo momento il suo insediamento non sembra essere visto di buon occhio dalla maggior parte della popolazione,l’uomo però con il supporto del sindaco e di altri paesani,che vedono nell’arrivo dell’allevatore un rilancio delle attività rurali ormai andate perdute,riesce a trasferirsi venendo accettato dalla comunità.L’idillio iniziale durerà però ben poco,la diffidenza verso ciò che non si conosce,l’incapacità di aprirsi a nuovi contatti ed esperienze,la chiusura mentale preventiva nei confronti del nuovo creeranno inizialmente piccole incomprensioni,destinate però a sfociare in un vero e proprio scontro tra il pastore e gli abitanti del borgo.
Giorgio Diritti è autore di un gioiellino di notevole fattura,sfruttando al meglio gli scenari montani a sua disposizione inserisce la storia in un contesto panoramico da fiaba che gli amanti della montagna non potranno apprezzare.La pellicola è ben diretta,fotografata magnificamente e con un gruppo di attori convincenti nonostante per la maggior parte siano non professionisti.Qualche ingenuità è ravvisabile,dovuta ad una certa didascalicità narrativa e a qualche simbolismo eccessivamente insistito,comunque perdonabile considerando che trattasi di un'opera di debutto.
La pellicola non risulta mai arida di contenuti,anzi,induce alla riflessione tramite dialoghi profondi che fanno rimuginare sulla condizione umana in generale,qui limitata ad una piccola comunità che sarebbe lo specchio di un mondo sempre più chiuso ed ostile.
Una piacevole sorpresa da non perdere.