strange_river 8½ / 10 04/11/2008 20:20:08 » Rispondi Dogville si è trasferita sulle montagne cuneesi? All'apparenza sì, e certamente le dinamiche di accoglienza/rifiuto dello straniero nella piccola comunità ce lo fanno subito pensare. Ma le analogie si fermano qui. Perchè questo paese ci è incredibilmente familiare e ci si ritrova subito avvinti nell'atmosfera cupa, livida come il paesaggio intorno, della storia; una storia a cui gli abitanti della vallata hanno coraggiosamente ed efficacemente prestato i loro volti e la loro parlata. Tutti qui hanno dei tratti psicologici ambigui, perfino i bambini nei loro rari momenti di gioco non trasmettono gioia bensì inquietudine; e negli adulti vive una doppiezza che non viene risolta nemmeno nel finale.
Un film molto interessante, ancor prima che bello ( ma che bello è), che agita domande e fa riflettere.