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YOMIGAERI regia di Akihiko Shiota

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Ciaby     4 / 10  05/08/2011 20:30:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Okay, si dice che le delusioni più grandi arrivano da chi meno te lo aspetti.
Ma che un film del genere sia di Akihiko Shiota, regista di due quasi-capolavori come "Moonlight Whispers" e "Harmful Insect", film impressionanti ed immensi sul disagio giovanile, stento quasi a crederci.

Regia bellissima, sia chiaro (Avesse perso anche il talento, mi sarei mangiato le mani), alto budget e la presenza di una sempre gradita Kou Shibasaki (nonostante canti tre canzoni per intero, una identica all'altra), la bellissima protagonista di opere come "The Call", "Battle Royale" o "Tokyo Trash Baby", potevano anche lasciar presagire qualcosa di buono. Per non parlare di una storia intrigante, che poteva dare dieci piste al filmone dell'anno: persone che risorgono e tornano dai loro cari, dimenticando l'oltretomba. Roba che Shiota avrebbe potuto tradurre nel suo solito, pacato, delirio di derelitti.

E invece no. Diventa improvvisamente un blockbuster del tipo "volemose bene! Sììììììììììì!".
E via tra prevedbilità e una sceneggiatura che lascia più spazio al lato sentimentale delle cose, soffermandosi su cose pressocché inutile e tralasciandone altre ben più importanti, scatenando bufere di sceneggiatura.

Alla fine (ed è uno spoiler, ma al contempo non lo è), c'è una festa per tutti gli pseudomorti. No. Non è una festa. è un concerto della Shibasaki, che canta tre canzoni interminabili e identiche tra loro. E quello che sembrava prima un film americano da prima serata di canale 5, diventa improvvisamente un videoclip musicale, prima di un finale carico di buonismo e "VOGLIO RESTARE CON TE!!!!" "NOOOOOOOO!" che storce il naso a "Ghost", tentando vane lacrime. Ed è una mattonata dritta sulle palle. Da flebo.

Bravini almeno, gli attori, tranne il monocorde protagonista maschile, che avrei preso volentieri a schiaffi.

Shiota, ma che mi combini? Torna a parlare di adolescenti senza speranza e lascia girare certe cose ad altri.