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ESPIAZIONE regia di Joe Wright

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oh dae-soo     7½ / 10  24/05/2011 00:27:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE, il commento presente spoiler.

Una parte centrale completamente sbagliata, lenta, noiosa, retorica e melodrammatica, rischia di affossare quello con dei primi 40 minuti superbi e un'intensissimo quanto inaspettato finale aveva tutte le carte in regola per essere un grandissimo film.
Espiazione racconta la breve e tragica storia d'amore tra Robbie (James McEvoy, il dottorino dell'ottimo L'ultimo Re di Scozia) e Cecilia (Keira Knightley).
Siamo nell'Inghilterra degli anni '30. Cecilia è una ricca benestante, Robbie il figlio della domestica. La loro storia d'amore è osservata da Briony, la sorellina di Cecilia, aspirante scrittrice. Una serie di coincidenze faranno sì che la piccola incolpi (volutamente) Robbie di una violenza sessuale (ai danni della spocchiosa cuginetta) in realtà non commessa dal giovane ma da un amico di famiglia. Robbie sarà accusato, imprigionato e poi mandato al fronte.
La prima parte è magnifica. Succedono tante piccole cose che concatenate tra loro porteranno in maniera lineare, perfetta, al momento dell'arresto di Robbie. Su tutte la scena del pranzo dove con un semplice sguardo (quello del futuro stupratore alla bambina) e una macchiolina (dovuta alla perduta verginità di Cecilia) il regista definisce perfettamente le due storie, quella dei due amanti e quella che porterà alla violenza sessuale. Veramente pochissime pennellate per raccontar molto, prerogativa del cinema di qualità. Anche l'uso (due volte) della stessa scena vista in momenti diversi è gestita benissimo, con una prima visione sempre approssimativa (ed è proprio per colpa di questa visione approssimativa che Briony fraintenderà molte cose) e una seconda che va nel dettaglio.
Briony, una grande Saoirse Ronan, è la presenza catalizzatrice di tutto, il vero motore non solo di questa prima parte ma dell'intero film. Non è un caso che in tutta la parte centrale (una noiosa carrellata delle avventure di guerra di Robbie, intervallata dalle stucchevoli lettere d'amore di Cecilia- ti amo- torna da me etc etc...) il suo personaggio non compaia. Solo quando la ritroveremo, ormai 17enne, il film riprenderà quota. E'anche vero che a livello puramente tecnico però, abbiamo in questa parte la scena più suggestiva con un superbo piano sequenza che accompagna Robbie per tutta la spiaggia gremita di soldati e finisce in un'altura da dove, con una panoramica, possiamo apprezzare tutto il percorso svolto per arrivae fin lì. Anche la musica purtroppo non aiuta, molto pesante e francamente inutile.
Poi, come detto, torna Briony (ed anche la seconda attrice, Romola Garai, è davvero ottima). E' qui che cominciamo a capire il significato dell' Espiazione del titolo. Briony ha un terribile senso di colpa, sa che con una bugia, perdipiù assolutamente volontaria, ha rovinato la vita di sua sorella e del suo amato. Curioso come in film totalmente differenti possiamo ritrovare lo stesso spunto. Parlo di Old Boy. In entrambi i casi una bugia detta da ragazzi porterà alla rovina di due persone e, di conseguenza, alla necessità di scontare la colpa da parte del "bugiardo", anche se in modo volontario in un caso, costretto nell'altro.
Davvero bellissima la scena del matrimonio della cuginetta e ottimo il filmato d'epoca appena precedente che la preannuncia. Briony deve lavare le proprie colpe, ha abbandonato la sua agiata vita per diventare infermiera. Spera che tra i feriti di guerra che si ritrova a curare possa rivedere Robbie e porgergli finalmente le proprie scuse.
Nell'ottimo finale scopriremo però che Robbie non poteva tornare nè Cecilia avrebbe potuto riabbracciarlo. E ormai impossibile per Briony espiare la propria colpa se non in una maniera, quella che meglio le riesce. Arrivata ormai alla fine della propria esistenza non le rimane che scrivere il suo ultimo romanzo e celebrare quel meraviglioso amore che a causa sua non potè essere vissuto. E qui sta la forza di Espiazione, il suo incredibile paradosso. Briony consacra all'eternità della parola un amore che in realtà visse soltanto pochi minuti all'interno di una biblioteca. Soltanto quei pochi, magnifici e indimenticabili minuti.