Chiudi finestraTHRILLER: A CRUEL PICTURE regia di Bo Arne Vibenius
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76eric 
6 / 10 05/07/2010 22:00:01
» RispondiTecnicamente realizzato meglio de "L' ultima casa a sinistra", d' altronde non che ci volesse tanto ( e lo stesso discorso vale per L' ultimo treno della notte" di Lado), anche qui troviamo immagini violente, non molto comunque, ed immagini pornografiche ( quelle proprio esplicite secondo me patetiche).
La trama? Il percorso di una ragazza che avendo subito violenza, troverà il modo per farla pagare a chi gliel' ha perpetrata.
Christina Lindbergh è (era al tempo della pellicola) una bella ragazza e la sua performance è lodevole, meriterebbe un 8 pieno ( ispiratrice anche questa per i films di Tarantino di Kill Bill).
Ma, a parte questo, come dicevo pur con tutti i suoi difetti "L' ultima casa a sinistra" di Craven è un film che RIMANE ( difatti è il nonno di tutti i films a matrice violenta, mai era stato fatto un film di quella potenza precedentemente) e se paragonato a quelli di adesso , fà ancora impallidire le pellicole di oggigiorno, nei momenti in cui pigia sull' acceleratore, che è quello che conta; mentre pellicole come questo Thriller o L' ultimo treno della notte, che preferisco ed è di un' altra categoria anche questo quanto a crudezza rispetto alla pellicola svedese, pur con la loro migliore qualità tecnica ( sceneggiatura, fotografia ecc....), finiscono nel dimenticatoio. C'è poco da fare.
76eric 05/07/2010 22:20:05 » RispondiL' ultimo treno della notte intendo lo preferisco a Thriller, ma non a L' ultima casa a sinistra che per me rimane di un' altra categoria e che merita più rispetto. Grande Wes!!!!!
KOMMANDOARDITI 06/07/2010 08:23:22 » RispondiTe lo sei visto allora...
Anche per me il voto giusto è 6, di più non penso sia possibile regalargli.
Hai ritrovato poi i riferimenti che avevo notato io in MARTYRS ? O era solo una mia impressione personale ?
Gli insert hard erano una prassi all'epoca ma ti assicuro che la Lindberg non ha preso parte alle "aggiunte" (era una controfigura).
Comunque riveditelo bene il film di Lado : la raffinatezza e lo spessore sociologico del film non li ritrovi nell'originale di Craven (artigianale ed acerbo) ;-)
P.S. Il link per 7 SCIALLI te l'ho postato !
76eric 06/07/2010 19:55:43 » RispondiGrazie Nico per 7 scialli, gentilissimo, ma l' ho combinato. Pensa che il titolo in inglese è "The crimes of the Black Cat", non lo sapevo.
No no, i riferimenti a Martyrs ci sono tutti, quando la tipa si fà giustizia con la doppietta ed i riferimenti lesbo, lì solo bisbigliati mentre qui assai più palesi. Ma mentre in Martyrs, forse c'è amore (?) fra le protagoniste, qua decisamente no. Come si vedrà nel corso della vendetta.
Sulla rafinatezza nulla da dire del film di Lado, lo spessore sociologico c' è anche ben presente nella pellicola craveniana ( che tra l' altro sarebbe dovuta essere peggio, in termini di violenza se il cast avesse accettato di spingersi oltre), ma lo scopo di Wes ( sconvolto dagli orrori del Vietnam) e Sean era quello di far vedere il male e la violenza sperando di far provocare un senso di repulsione nei confronti di quest' ultima da parte dell' audience e di fare provare pena per gli spietati aguzzini.
Krug, Faina, Sadie e Junior sono anche i portavoce di uno degli scempi più impressionanti fino a quel momento in fatto di cronaca nera, ed a loro modo impersonificano la "Manson family". Hai presente l' omicidio di Sharon Tate, moglie di Polansky?
Inoltre riconosco i meriti a Bucci, il suo socio (veramente cattivo e all' altezza della Krug 's family) e Macha Meril, e alle scene veramente forti del film, ma tu sai bene che David Hess è un mio mito e la banda di Krug la trovo più spietata.
Guarda le espressioni della banda quando ammazzano Phillys ( e guarda pure l' espressione della mia Phillys). La musica che accompagna l' inseguimento nel bosco.
Oppure quando Hess scrive Krug nel busto di Mary e come si guardano i 3. O quando le sbava mentre la stupra.
La parte finale ( dove son ben presenti i risvolti sociologici) potrà sembrare ridicola, ma l' evirazione e lo scalpello, immagini di quella potenza in quel periodo fanno ancora adesso il loro effetto.
Eh sì, io questo film lo difendo perchè e ribadisco pur con la sua artigianalità acerba, è pure da qui che tutto è cominciato e per me è il CAPOLAVORO indiscusso dell' incostante Craven che non sarà raffinato e molto profondo nei suoi films, ma è pur sempre un Top ( o un Master).
P.S. : Grazie per la dritta ma dubitavo che fosse la Lindbergh nelle scene osè.
Bella Nico.
76eric 06/07/2010 20:26:33 » RispondiE' da un pò che non lo vedo e non ricordo i dialoghi, ma per risvolti sociologici ti riferisci al fatto che la Meril la fa franca, cioè da carnefice finge di essere vittima o a qualche battuta in particolare?
76eric 06/07/2010 23:37:26 » RispondiHo fatto tutto io, scusa ma sun sciupà, tu parlavi di spessore sociologico ed io nei miei discorsi parlavo di sti c***o di risvolti sociologici, cioè avevo frainteso così, pensa se non sono fuori.....
Vabbè va, comunque nella mia risposta al posto di risvolti metti la parola spessore.
Che poi "risvolti" che cazz* c' azzecca? Sono andato nel pallone.
Comunque bella lì dai.
KOMMANDOARDITI 08/07/2010 13:57:24 » RispondiMi riferivo a ciò che il regista vuole comunicarci tra le righe e cioè lo sfruttamento dei ceti più bassi (i due delinquentelli) da parte della cosiddetta casta potente e ricca (la Meril, Fabrizi il guardone, Enrico Maria Salerno). All'inizio i ricchi sfruttano gli umili per soddisfare i propri desideri e raggiungere i propri scopi; alla fine poi, quando i loro servigi non sono più d'utilità, se ne disfano come carne da macello (alla fine pagheranno solo i due delinquentelli, mentre la Meril verrà graziata in quanto appartenente al ceto "rispettabile")
Interpretazione personale che sul web ho anche ritrovato.
Comunque sono 50 euro iva inclusa ; versameli direttamente sul mio conto postale.
Thank you very grazie ! ;-D