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THRILLER: A CRUEL PICTURE regia di Bo Arne Vibenius

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GianniArshavin     5 / 10  23/07/2015 20:27:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insieme a Non violentate Jennifer,L'ultima casa a sinistra e L'ultimo treno della notte questo Thriller - A cruel picture è il quarto titolo che va a completare il poker che ha dato origine al sottogenere del R&R , nato agli inizi degli anni 70 e sdoganato proprio da queste pellicole che hanno fatto scandalo e che nel tempo sono diventate dei cult movie.

Uscito in Svezia nel lontano 74 e diretto dall'ex aiuto regista di Bergman,Bo Arne Vibenius, questo prodotto a bassissimo costo già al periodo fece parecchio scalpore per le sue scene violente e per i tantissimi innesti pornografici, "guadagnandosi" la censura in parecchi paesi europei e non.
Ma dopo 40 anni dall'uscita cosa resta di questo film cosi scioccante per l'epoca? Thriller conserva ancora oggi un certo fascino ed una carica nichilista non indifferente, senza tralasciare ovviamente le numerose scene cruenti e porno che possono infastidire anche nel 2015 nonostante si sia visto ormai di molto peggio.
Da lodare inoltre il coraggio del regista e della scarna crew (solo 11 membri) per aver dato vita a questo prodotto cosi eccessivo,che si è ritagliato giustamente un piccolo posticino nella storia del cinema di genere e non solo. Infine merita la protagonista e il suo look accattivante , ripreso dal buon Tarantino per Kill Bill.

Purtroppo i pregi finiscono qui, lasciando il posto ad una sfilza di difetti che rendono ostica la visione di Thriller anche allo spettatore più volenteroso.
In primis il ritmo è bassissimo e troppo cadenzato,si arriva a fatica alla fine complici i tantissimi silenzi che sono una componente principale ,e mal sfruttata, del prodotto.
Oltre alle ritmiche il film soffre per una sceneggiatura a dir poco campata per aria ,piena di incongruenze e stupidità. Inoltre il tutto ad oggi risulta alquanto prevedibile e scontato.
Comunque sia il difetto maggiore dell'opera di Bo Arne Vibenius resta la seconda parte di visione,davvero troppo troppo più brutta e fatta male rispetto alla prima (il medesimo problema affligge anche Non violentate Jennifer). La fase della vendetta,che dovrebbe essere il fulcro della trama, viene liquidata in un susseguirsi di sparatorie stile western infarcite di rallenty che rendono il tutto oltremodo ridicolo e noioso, facendo perdere quel po di tensione accumulatasi durante le sequenze di tortura sulla protagonista. Insomma Thriller pecca li dove non dovrebbe, andandosi ad arenare stancamente dopo 100 minuti che sembrano molti di più.

In definitiva una pellicola che alterna cose buone ad altre obsolete e pacchiane,non adatta a tutti e forse un po datata. Comunque sia riesce ancora a colpire per certi versi e resta una tappa importante per chi vuole capire questo genere e i movimenti cinematografici underground degli anni 70.