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MEIN PAPI regia di Jörg Buttgereit

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  27/09/2013 11:04:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il giovane Buttgereit ricorda il padre. Difficile dare un senso a ciò che si vede; più che un atto d'amore sembra uno sberleffo crudele.
In un certo senso è riscontrabile una delle ossessioni per eccellenza del trasgressivo regista tedesco: ossia il decadimento, il disfacimento, la caducità umana. Ciò è veicolato attraverso inquadrature impietose in ambienti domestici; spiccano l'obesità dell'uomo, la sua poca cura personale, la canottiera in perenne aderenza sul pancione e la bocca unta durante un pranzo.
Il tutto attraversando un calvario di malattia, con perdita dell'orientamento e dell'uso delle gambe, fino all'inevitabile dipartita causata da infarto. Buttgereit racconta di come trovò il padre ormai cadavere davanti alla tv, mostra una foto in cui vorrebbe dare a intendere che ebbe la freddezza di fotografare il genitore ormai morto, anche se ci sono dubbi sull'autenticità dello scatto. Fatto sta che ne esce un corto disturbante, emblematico nel definire l'attitudine estrema in via di formazione dell'autore.