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SHINING regia di Stanley Kubrick

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Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio     10 / 10  05/08/2005 10:25:58 » Rispondi

Il film è del 1980 e rappresenta l’articolazione spettacolare di un complesso edipico poliedrico che sfocia nella tragedia. Complesso racchiuso in una famiglia composta da padre madre e figlio piccolo, un nucleo che viveva apparentemente con soddisfazione. Il conflitto avviene in un albergo montano ed è manifestato in modo esplicito da Jack (Jack Nicholson) padre e scrittore in crisi di ispirazione. Egli agisce violentemente sia contro il figlio Danny molto amato dalla madre Wendi (Shelley Duvall) che contro la moglie. La violenza esplode irrazionalmente dopo che Jack è entrato in contatto con il paranormale per una insolita via erotica. Il contesto ambientale claustrofobico allenta pericolosamente il controllo delle pulsioni edipiche. L’albergo in cui rimane per mesi rinchiusa la famiglia per esigenze di lavoro di Jack è molto isolato. Ciò favorisce la formazione di svincoli psicologici dai condizionamenti etici positivi. Condizionamenti normalmente attuati dalle istituzioni sociali presenti nel territorio in cui si vive in comunità.
Il paranormale presente a tratti nel film è un modo per Kubrick per sviare la questione edipica dai suoi binari psicanalitici più scorrevoli ma poco spettacolari e presentarla quasi irriconoscibile come metafora sul piano della follia schizofrenica di Jack. La potenza edipica apre nel Io di Jack squarci sempre più grandi di storia primitiva mettendo in moto un meccanismo di follia che va oltre l’edipo. Le allucinazioni visive che ne conseguono assumono forza figurativa e motoria portandolo sia al piacere immaginifico che all’esecuzione pratica dell’assassinio. L’assassinio assume il significato di tentativo di distruzione della struttura edipica. Quest’ultima agisce in forme anamorfiche legate agli spostamenti e alle condensazioni e coinvolge, con un disagio non più contenuto, tutto il nucleo familiare. E’ una struttura in tensione di cui è saltata attraverso l’intervento del paranormale significante ogni possibilità di razionalizzazione. L’inconscio invade spaventosamente tutto la coscienza di Jack prendendo un sopravvento reale colmo di morte. Il suo scopo è di uccidere la moglie e il figlio per liberarsi da tutta l’ansia della questione edipica a vantaggio di una struttura sessuale nuova priva di un padre faticosamente impegnato in un ruolo autorevole. Una rivoluzione del costume a vantaggio della creatività espressiva artistica che può avvalersi di una sessualità libera. Kubrick crea uno spettacolo edipico rivoluzionario portando lo spettatore dalla sua situazione di normalità psichica che si avvale della rimozione del complesso edipico a un campo psichico di orrore forte dell’immagine edipica fantasmizzata. Avviene quindi una caduta provvisoria della rimozione dello spettatore a vantaggio dell’insorgere di un suo inconscio scosso dalla provocazione e aperto per un attimo alle verità più originarie della propria sfera primaria. Lo spettacolo culturale è assicurato in particolare quando la pulsazione provvisoria dell’inconscio dello spettatore fa intravedere a ciascuno nuove possibilità di vivere le pulsioni sessuali e creative che ci costituiscono. Al di là della famiglia istituzionalizzata. Per Kubrick è possibile rivivere per un attimo aspetti della nostra sfera originaria e intravedere tutto il piacere dell’andare oltre la razionalità conservatrice. I suoi film portano a immaginare la costruzione di identità sessuali più congeniali alla nostra sensualità e ragione. Per il regista lo spettacolo culturale passa attraverso le sensazioni ambigue dell’orrore visivo presente in un’opera d’arte. Kubrick riesce in questo raccomandandoci di vedere l’opera filmica nel suo insieme trascurando la concentrazione visiva sui dettagli della pellicola. Quest’ultimi studiati subito possono portare troppo presto alla critica cinematografica senza passare dall’effetto di impressione di realtà che il film suscita. Il regista sembra proporci che per cogliere per un attimo l’orrore edipico che il nostro inconscio può mostrarci occorre calarsi in uno stato di ingenuità infantile. Ciò è possibile quando l’orrore edipico è ambiguo: prossimo al piacere. La critica all’opera d’arte si può fare in seguito a freddo. Anche a distanza di anni. Essa è indispensabile per un contributo alla conoscenza di ciò che il civile rimuove e forgia. Un civile che deforma mostruosamente i desideri più autentici che ci hanno costituito rendendoli a volte irriconoscibili.







Heyitsmeuthere  05/08/2005 10:33:12 » Rispondi
14 volte "edipico"
Elaborato ordinario senza infamia nè lodo
Enfatizzare troppo determinate cose da una parte e non dall'altra finisce solo che si crea un'informità di idee e una forma abbastanza equivalente generale
Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  05/08/2005 16:53:39 » Rispondi
Penso che inparte la sua critica sia giusta. Tenga presente però che non considero questa mia opinione definitiva. E' uno scritto da rivedere e migliorare nell'equilibrio.
Saluti
Biagio Giordano
megg  13/08/2005 15:55:08 » Rispondi
un bel commento ma gia' sentito, la cosa piu' difficile per chi vuole fare delle buone critiche, ora come ora dove tutto è gia' stato detto e scritto è di dirlo in modo differente. In piu' ci si dimentica il come una cosa è stata fatta, una buona crirtica ha sempre una parte tecnica perche' l'inconscio è importante ma il come kubrick arrivi a fartelo percepire attraverso l'uso dell'immagine è quasi piu' importante per chi non si ferma alla superficie.CIUSSSSSS
Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  07/09/2005 22:12:44 » Rispondi
Certo il film può essere visto da un punto di vista esclusivamente visivo. Come l'immagine può divenire pensiero. Se ho tempo farò un lavoro anche in quella direzione.
Grazie e buone visioni
O.D.  06/08/2005 21:11:34 » Rispondi
Ma che lavoro fai nella vita? Sei psicologo vero...? Oppure qualcosa del genere...., 'mazza....., che mattonata di recensione!!!!
La devo legger almeno 6/7 volte prima di capirci un qualcosa.....
:-)
Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  09/08/2005 10:45:32 » Rispondi
Mi dispiace per le difficoltà che ha incontrato nell'intendere la mia recensione. Probabilmente alcune difficoltà comunicative sono dovute alle mie incapacità di scrittura, Ma è proprio sicuro di non avere anche lei qualche limite di conoscenza riguardo a quello che ci offre oggi l'orizzonte culturale? Qualcosa che la porta quindi a qualche difficoltà d'intendimento? Non sarebbe meglio allora limitarsi a chiedere ulteriori spiegazioni su punti specifici che non risultano chiari?
Grazie per la risposta e buona giornata.
Biagio Giordano
thohà  09/08/2005 12:28:15 » Rispondi
Veramente travolgenti i tuoi commenti. Ottimi, come sempre. Una proprietà di linguaggio non comune, devi ammetterlo. Quindi, qualcuno, potrebbe non essere all'altezza. Non è consueto trovare chi riesce ad esprimere con tanta dovizia il suo pensiero. E desueto è pure il fatto che persone come te spendano il loro tempo in modo così esauriente. Per quanto mi riguarda trovo appassionanti le tue espressioni e la tua capacità d'introspezione e ti leggo sempre con gran piacere.
Alla prossima, quindi, e buona giornata anche a te, Biago. (Perdona il tu confidenziale).
Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  10/08/2005 10:57:50 » Rispondi
Ti ringrazio thohà per la risposta. Il mio scopo è di dare qualche stimolo perché chi legge trovi anche lui qualcosa che lo riguarda rispetto al cinema. Mi sembra che per il momento ciò stia funzionando.
Buona giornata.
Biagio
O.D.  12/08/2005 13:52:47 » Rispondi
NO, no...., ha frainteso quello che stavo dicendo..., intendevo dire che sono una mazzata, ma riceverne di mazzate così!!!!
Per me è un piacere leggere 6/7 volte la sua recensione per afferrare poi alla fine il suo gusto e la sua opinione.
In questo sito si avverte fin troppe volte una superficialità nel dire le cose (come a volta faccio anch'io non escludendomi dalla cerchia) che ci si trova davanti ad una persona che da un 1 od un voto basso senza elencarne minimamente il perchè di tale scelta..., questo mi fa imbestialire!!!
Invece leggere un suo commento, come quello di "2001" "Eyes Wide Shut" ed latri sono una manna dal cielo..., almeno c'è ancora gente che ama il cinema non solo come oggetto di massa ma anche e soprattutto come arte che può far riflettere.
Se poi in negativo o positivo non importa, almeno non importa a me.
Anzi..., aspetto altre sue opinioni su altri film!!!!
Saluti
Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  17/08/2005 10:12:25 » Rispondi
Scusa tu per la mia suscettibilità presuntuosa.
Buona giornata
Biago
O.D.  18/08/2005 12:43:40 » Rispondi
Ah..., nessuna scusa, non ce n'è assolutamente bisogno!!!!
E poi ora sono diventato un tuo fan!!!!
Saluti
O.D.

Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  07/09/2005 22:14:08 » Rispondi
Saluti e arrivederci al prossimo commento.
Biagio