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SHINING regia di Stanley Kubrick

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Goldust     9 / 10  12/02/2013 10:47:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Siamo arrivati a quasi 900 commenti, cosa dovrei aggiungere d'altro rispetto alla miriade di utenti che mi hanno preceduto? Direi quasi nulla, le sue atmosfere malate lo rendono un capolavoro assoluto ed è uno dei film di Kubrik che ho preferito. Nel cast spiccano le interpretazioni di Scatman Crothers e di un immenso Jack Nicholson.
Goldust  12/02/2013 10:50:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una cosa non mi è ben chiara:

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FurFante9  15/05/2013 17:01:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dalla recensione:

"...In effetti, per tre quarti del film non si sa come collocare il fenomeno delle apparizioni; se per Danny possono semplicemente prefigurare la follia del padre e oggettivizzano crimini avvenuti nell'hotel in passato, per Jack si potrebbero considerare semplici visioni, nient'altro che vaneggiamenti, allucinazioni di un folle. E' solo nel momento in cui qualcosa lo libera dalla dispensa che risulta chiara la presenza di forze sovrannaturali. Alcuni critici hanno affermato che potrebbe essere stato semplicemente il figlio Danny a liberarlo, ma a parte il fatto che il gesto risulterebbe contraddittorio e gratuito, come spiegare ciò che vede Wendy per le scale? La presenza di fantasmi è quindi certa e lo stesso Kubrick sottolinea come l'albergo fu costruito su un cimitero indiano, puntando molto sul fattore sacrilego della cosa. Baxter osserva che «la Johnson scrisse anche una scena aggiuntiva nella quale Barry Nelson visita Danny dopo che il bambino è sopravvissuto e gli lancia una palla che è apparsa in precedenza nel film come un simbolico simbolo di possessione diabolica. Nelson viene così identificato come una creatura dell'Overlook, condannato a ripetere un ciclo di follia e morte all'interno dell'albergo. Questo prepara l'ultima inquadratura del film, in cui la cinepresa, con una carrellata avanti verso una delle numerose fotografie incorniciate che decorano i muri, scopre Nicholson come uno dei partecipanti sogghignanti di una festa del 1921. Quest'immagine va al cuore della visione manichea del mondo di Kubrick. Il male esiste. E' sempre esistito. Esisterà per sempre»."