Ciumi 7 / 10 04/10/2009 12:00:21 » Rispondi L’ho rifatto ancora, senza troppe scusanti, infrangendo per l’ennesima un giuramento contenuto in uno dei miei tanti ridicoli decaloghi: “non commentare mai un film di Rocha, che tanto sai che non ti piace”. D’altronde, dio lo fece con Abramo. Gli ordinò di dare alle fiamme il proprio figlio, Isacco, chiedendogli così di violare il quinto dei comandamenti che egli stesso dettò a Mosè. Mettendo a dura prova con ciò anche il quarto: “onora il padre e la madre”. Non so, riserbo qualche dubbio sull’osservanza di questo da parte di Isacco, dopo che il padre lo ebbe portato in cima ad una montagna per bruciarlo, si mise ad armeggiare a lungo con un pugnale, e finì con lo sgozzargli davanti un malcapitato ovino di passaggio. Ai quali se ne aggiunge qualcun’altro sulla provenienza di quella bestiola. Voglio dire, facile che l’abbia rubata a qualche pastore del luogo. E con questo farebbero già tre.
In verità, prima d’infrangere il mio comandamento, io stesso ne avevo violati altri due, ovvero: “non scaricare mai un film di Rocha” e “non guardare mai un film di Rocha”. Entrambi seguiti dalla medesima didascalia: “che tanto sai che non ti piace”. Maledette didascalie! Una volta passatoci sopra, la suddetta è diventata: “ecco, io ti avevo avvertito”
Sono stato colto da narcolessia epilettica convulsiva (non credo esista) durante la visione di questo film. Il neorealismo del cinema novo brasiliano non fa per me. Questa poetica barbara del disgusto mette a dura prova il mio "palato fino" (cioè, mentre lo guardavo stavo stravaccato a letto sotto una montagna di patatine miste a cenere). Ma vi prego, non state ad ascoltare i vaneggiamenti d’un peccatore. Giuro che il film merita una visione… per quanto un mio giuramento possa ancora valere.