Goldust 8 / 10 04/09/2019 17:55:36 » Rispondi Carné continua nel solco del precedente "Il porto delle nebbie" del quale riprende il pessimismo esistenziale dei protagonisti ma alza il tiro nel descrivere l'antieroe operaio schiacciato dal peso dei suoi sbagli e reso disperato dalle difficoltà della vita quotidiana. Cupo, pessimista e allo stesso tempo anche lirico in più di un passaggio, è un'opera matura e dallo straordinario trasporto emotivo: la costruzione a flashback - non così scontata ai tempi - ne esalta il messaggio, il finale non lascia scampo. Grande prova di tutto il cast e della Arletty in particolare.