ALLA DERIVA regia di Hans Horn

come i sei imbecilli finiscono in acqua senza che nessuno pensi che poi non riescono piu' a risalire e prima di buttarsi non mettano una scala.......come muoiono,il primo dando una testa ridondante contro lo scafo della barca rimanendo prima intontito e non riuscendo a parlare e poi,dopo che hanno appurato che si e' rotto il cranio,miracolosamente riprende i sensi e le forze e prende a pugni l'altro per poi "ricordarsi" che si e' rotto il cranio e morire......l'altra che stare li',che forse e' lunica possibilita' di salvezza,decidee di affrontare il mare aperto e come una noutatrice olimpica saluta tutta li abbraccia e va a morire al largo dove non si vede una barca per migliaia di km. ma lei affronta il mare perche' e' impavida,e l'altro che prende una coltellata nello sterno che,essendo sott'acqua e l'acqua fa notoriamente almeno un filino di attrito,riesce comunque,addirittura involontariamente,quindi non mettendoci neanche tutta la forza,a conficcargli tutta la lama , fino al manico,nel costato !! Incredibile....e infine,con tutti i casini che ha fatto decide che non puo' vivere con quel rimorso e allora,dopo aver salvato l'ultima ragazza rimasta,non sale sulla barca per andarsi ad ammazzare al largo.Ma la ragazza,una volta salita sulla barca,ragazza che ricordiamo era rimasta trumatizzata da piccola e non volev a neanche andare uslla barca,alla fine,vedendo il tipo che si vuole ammazzare,con il mare in tempesta e una pioggia indescrivibile,tra onde che nemmeno Maiorca o Soldini,sarebbero riusiti a sopravvivere,fregandosene di tutto si butta in mare,e non si sa come,perche' non lo fanno vedere,riesce a portare in salvo se stessa,e anche l'uomo che era il doppio di lei,sulla barca.