andreapau 8 / 10 26/11/2007 13:08:24 » Rispondi l'inquieto spirito degli anni '60 raccontato con il senno di poi e l'ingenuità del periodo,attraverso l'arte e la musica dei Beatles. Un cammino sinusoidale,fatto di onde che viaggiano separate e periodicamente si incontrano,influenzandosi vicendevolmente,con l'eterno dubbio che gli avvenimenti influenzino l'arte,ma anche che l'arte stessa influenzi gli avvenimenti. Il senno di poi,permette all'arte dei Beatles,la possibilità di assurgere al grado di premonizione o almeno di testimonianza dell'epoca,ma come per ogni racconto storico,la forzatura sulle testimonianze è evidente e d'obbligo, necessaria a "far tornare i conti. ecco che una ingenua e inconsapevole"girl",diventa(con il senno di poi) una perfetta introduzione al racconto degli anni '60,"littel girl" è la fotografia della serenità americana prima della tempesta vietnamita,"all my loving" e la sua carica sorniona sono la sigla ideale per ogni lungo viaggio,"i want to hold your hand" si tarsforma in un inno all'amore tout court,anche omo e bisex,"whit a little help from my friend" suggella l'amicizia maschia,"let it be" è la chiamata a madre maria nel momento del bisogno,"helter skelter" è il mondo che va sottosopra...magia del senno di poi,rendere attinente e calzante cio' che con buona probabilità fu frutto del caso. discorso a parte meritano "revolution",e "i want you",con maggiori prerogative di testimoni coscienti dei tempi. Questo è un film per Beatlemaniaci,per spettatori che i baronetti li VIVONO fin nelle sfumature,nel cuore e nel cervello,dall'infanzia all'età adulta,che sui quattro di Liverpool si sono formati il carattere,un film per adepti. Bellissimo quando assume coraggio lisergico e artistico musicale,piu' debole, ingenuo e retorico nel raccontare le vicende sociali,coreograficamente e stilisticamente impeccabile come il migliore e patinato dei musical. innovativo nella scelta degli artisti che reinterpretano lennon e co,incisivo quando molto didascalicamente imprime alla vicenda il ritmo del videoclip di denuncia a la "the wall". Lennon e co non è casuale,ma una stigmatizzazione della risoluta scelta di far raccontare gli anni '60 a lennon e relegare mc cartney harrison e starr al ruolo di comprimari...geni musicali,ma impiegati del catasto come spessore artistico. gli interpreti hanno grande forza fisica,ma non potenza lirica e vocale,e questa è una nota stonata in un ottimo film.soprattutto il giovane jude è a disagio vocale nei confronti di lennon e mc cartney..e non supplisce con personalità e carisma.meglio ma molto meglio,il coprotagonista biondo.
Jellybelly 26/11/2007 14:30:18 » Rispondi Oh, che piacere trovarti concorde...Anche se a me il protagonista non è dispiaciuto affatto, al pari del resto della crew.
andreapau 26/11/2007 14:59:27 » Rispondi sono concorde ma anche polemico.come al solito. secondo me jude si specchiava troppo,non è un vero attore.
Jellybelly 26/11/2007 15:11:19 » Rispondi Beh, ma va anche tenuto presente a cosa è stato sottoposto: per un esordiente non è certo facile recitare, cantare e ballare dal vivo (tutti i pezzi sono infatti interpretati live per scelta, tanto rischiosa quanto azzeccata, della Taymor). Io ho trovato l'intero cast piuttosto convincente e calato nella parte, per quanto in effetti una certa nota di autocompiacimento sia rintracciabile nel protagonista.
andreapau 26/11/2007 15:29:30 » Rispondi io tengo presente che le difficoltà del giovane jude sono le stesse che hanno incontrato gli altri,che ad uguali difficoltà,hanno opposto risultati differenti. far esordire un dilettante in una prova da attore completo che recita,canta e balla,è scelta della regista,che ci ha azzeccato con tutti gli altri ma non con jude,il cui disagio è sovente palpabile.. vorrei che mi dicessi qualcosa sulla mia teoria del senno di poi:la condividi o no?
Jellybelly 26/11/2007 17:02:33 » Rispondi Beh, ma lui era il protagonista, il più visibile dal punto di vista dela recitazione. Quanto alla tua teoria del senno di poi, è un punto di vista piuttosto interessante, riscontrabile tra l'altro nel punto di vista scanzonato ma maturo con cui la Taymor osserva alcuni dei fenomeni tipici degli anni '60 - quale ad esempio la contestazione tout court.
andreapau 26/11/2007 20:48:26 » Rispondi analizziamo le prove nei pochi minuti di celebrità concesse ai comprimari,ovvero nei momenti in cui la scena era tutta per loro.la orientale ha fatto una "i want to hold...",da brividi. la bionda ha fatto sua "if i fell". e il balletto del biondo in "i want you"?..perdonami,jude non era all'alyezza degli altri,e non certo per sovraesposizione.
Jellybelly 27/11/2007 12:30:33 » Rispondi Aspe', ci stiamo incasinando, riorganizziamo le idee: 1) recitazione. Qui posso essere d'accordo con te quanto ad un certo autocompiacimento da "mejo figo der bigoncio"[cit.] del buon Jude, comunque giustificabile con la sovraesposizione cui accennavo sopra, e che tutto sommato non mi ha dato fastidio nè credo abbia danneggiato il film in sè. 2) interpretazioni. Quanto alle doti canore di Sturgess, le ho trovate assolutamente adeguate: in più di una circostanza si ritrova a cantare senza accompagnamento (girl iniziale ed All you need is love conlusiva), e lo fa in modo assolutamente intenso; non demerita inoltre nemmeno negli altri pezzi, con I've just seen a ace su tutti: scoppiettante, allegra, perfetta. Sul valore assoluto degli altri interpreti siamo d'accordo.
andreapau 27/11/2007 15:12:12 » Rispondi lasciamo perdere,è inutile discuterne:a me non è piaciuto,a te invece si.
norah 26/11/2007 16:43:01 » Rispondi il coprotagonista biondo ha una faccina vispa niente male,l'ho pensato per tutta la durata del film. in effetti avrebbero potuto prendere lui per il ruolo di jude. mappoi sarebbe stato un altro film...
andreapau 26/11/2007 20:49:11 » Rispondi mmmm...la faccina vispa mi sa che te la sei pensata pure oltre la durata del film...
"Un cammino sinusoidale,fatto di onde che viaggiano separate e periodicamente si incontrano,influenzandosi vicendevolmente,con l'eterno dubbio che gli avvenimenti influenzino l'arte..."
e poi il componente "lisergico" urca!!
spero che tutti i lettori notino che tutti i film visti da te sono per adepti!
che cosa avranno in mente questi registi!
dai, che alla fine sono solo due ore della vita!
andreapau 04/05/2011 15:46:22 » Rispondi Forse non ci hai fatto caso, ma la tua speranza è VANA.. Infatti, tutti i lettori intervenuti hanno parlato del film senza manifestare alcun segno di poca comprensione del mio commento. L'unico a muovere ridicole obiezioni sei tu... Ti dice niente tutto cio'? Te lo hanno spiegato che se vai contromano in autostrada e alla radio senti la notizia che " un pazzo ha imboccato l' Autosole in senso opposto", quel pazzo sei TU e non GLI ALTRI?
Credimi, non c'è bisogno di umiliarti..provvedi BENISSIMO in autonomia. ps: per tua cultura generale, LISERGICO è un termine MOLTO appropriato in area Beatles. ps2: Adepti, in questo caso significa Beatlesiani incalliti, che conoscono a menadito l'opera dei Fab Four ps3 Arte e avvenimenti sociali, negli anni '60 hanno camminato parallelamente,tra vette e abissi, incontrandosi e influenzandosi, creando talvolta un cortocircuito. Dai, che magari impari qualcosa, co glio nazzo
outsider 04/05/2011 15:52:38 » Rispondi Un cammino sinusoidale,fatto di onde che viaggiano separate e periodicamente si incontrano,influenzandosi vicendevolmente,con l'eterno dubbio che gli avvenimenti influenzino l'arte
andreapau 04/05/2011 15:53:56 » Rispondi non posso ripetertelo all' infinito.. ti ho già detto che tua sorella è una tro ia?
outsider 04/05/2011 17:45:21 » Rispondi non ti preoccupare caro, non devi ripetere nulla. ti accontenteremo fra pochissimo. a pi scia ta sulla tua testa quando sarai ansimante mi farà straripare di goduria
andreapau 04/05/2011 20:58:44 » Rispondi addirittura il pissing?? sei proprio monello allora...