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IL RITRATTO DI JENNIE regia di William Dieterle

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Niko.g     9 / 10  10/04/2014 14:15:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
MESSAGGIO PER CHI INSERISCE LE TRAME DEI FILM:
DOPO IL COPIA E INCOLLA, LEGGETE ED ELIMINATE GLI SPOILER!

Bellissimo film di Dieterle sulla dimensione spirituale dell'amore, sentimento puro fortificato nell'attesa fino a diventare immortale.
Raramente l'amore platonico è stato messo in pellicola in modo così deciso e poetico. Inteso a volte solo come amore non rivelato e non corrisposto, qui è molto vicino a quello che il Poeta definisce "unimento spirituale de l'anima e de la cosa amata" e dunque contemplazione della bellezza e impulso di elevazione morale (come la dottrina platonica insegna).

La narrazione tipica del noir sfuma nei tratti peculiari del melodramma e viceversa, in modo quasi impercettibile. Le stesse sfumature è possibile coglierle sul piano estetico, nei favolosi giochi di luce e nelle gradazioni di grigio del candidato all'Oscar Joseph August (giusto per rendere l'idea: http://img802.imageshack.us/img802/1637/portraitjennieportraito.jpg).

Completano il quadro, tre pezzi pregiati della Hollywood dei tempi d'oro: Jennifer Jones (Madame Bovary, L'amore è una cosa meravigliosa, Bernadette), magistralmente doppiata dalla più grande doppiatrice che abbiamo avuto (Lydia Simoneschi), Joseph Cotten (Quarto potere, Il terzo uomo), Lillian Gish (star del cinema muto).

Sull'orlo del baratro esistenziale, Eben Adams troverà l'ispirazione per la sua arte, per la sua vita. Perché "non c'è vita, non c'è vita finché non si ama e non si è riamati. E poi non c'è morte".