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A.I. INTELLIGENZA ARTIFICIALE regia di Steven Spielberg

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Invia una mail all'autore del commento piernelweb     7 / 10  02/02/2008 22:32:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spielberg e Kubrick discussero a lungo, già a partire dalla metà degli anni 80, su come potesse prendere forma cinematografica la sceneggiatura di A.I., in continua rielaborazione nell'immaginario dallo stesso Kubrick. Kubrick propose adirittura a Spielberg la regia mentre lui si sarebbe "accontentato" del ruolo di produttore. Il progetto non andò mai in porto, e solo dopo la morte del regista di "2001" Spielberg si decise a dirigerlo personalmente. Il risultato è un film che è segnato profondamente dalle personalità dei due registi: vi è un'anima introspettiva che filosofeggia su ipotetici scenari legati allo sviluppo dell'intelligenza artificiale tipicamente Kubrickiana; vi è un'anima da favola senza tempo, di chiara impronta Spielbergiana, che si concretizza nella vicenda del bimbo-robot David, un neo-Pinocchio nel futuro, che rincorre il sogno impossibile di diventare un essere umano e di essere amato come tale. La pellicola è tutt'altro che perfetta perchè Spielberg, oltre a pagare la sua solita generosità narrativa, vira troppo il timone verso un buonismo Disneyano allungando fatalmente il finale per ingigantirne la fruibilità emotiva. Nel complesso rimane però un'opera da vedere perchè oltre ad una prima parte inquietante e affascinante vi sono tanti passaggi visionari di notevole livello (in particolare alla città dei balocchi, e nella New York sommersa). Impressionante la bravura di Haley Joel Osment (la sua recitazione evolve via via nel film ) mentre Jude Law si ritaglia il bel ruolo in un personaggio di contorno difficile da dimenticare.