HALLOWEEN - THE BEGINNING regia di Rob Zombie

click     3½ / 10  27/09/2007 13:54:21 » Rispondi
Eguagliare il primo era impossibile. Lo sapevano tutti. Tutti, tranne Rob Zombie, che, conscio degli apprezzamenti ricevuti dai precedentemente lavori si è cimentato in questa titanica impresa e si è abbattuto come un urugano su Haddonfield.
Il regista è stato in grado di fare l'impensabile: con una presunzione che manco Infascelli, ci mette tanto, troppo di suo e stravolge completamente la struttura filmica della serie. Nel primo Michael Mayers faceva paura perchè non era umano, uccideva senza motivo, non parlava, e l'essenza del male si insediava nella borghesia di provincia come un virus. Qui il piccolo Michael (che è uguale agli Hanson) è una vittima del sistema, con una madre spogliarellista, una sorella arrogante, volgare e troi.a e un padre violento e ubriacone. A scuola lo prendono anche in giro, non ha amici, e soffre. Ed esplode. Per un'ora si rimane allibiti di fronte allo scempio fatto da Rob Zombie. Un'ora, una lunghissima, incomprensibile, noiosissima ora in cui si assiste alll spiegazione del perchè Michael è pazzo, un'inutile infinita sequenza ambientata nell'ospedale in cui si vede il bambino a colloquio col dottor Loomis e in cui non succede assolutamente nulla. L'unica cosa bella da vedere è Sheri Moon, che si è bella e brava, ma dà vita ad un personaggio privo di ogni interesse e totalmente inutile.
Dopo questo eterno primo tempo finalmente si entra un pò più nel vivo e (mooolto vagamente) nell'atmosfera del film di Carpenter: si arriva al punto in cui Michael fugge dall'ospedale ( anche qui, vittima della violenza delle guardie e quindi quasi come giustificato a evadere.... mah..), finalmente entra in scena Laurie (che non è più quella ragazza sola e un pò complessata, ma una teenager qualsiasi), peccato che ormai il tempo sia poco e tutto deve essere più veloce. E quindi scordatevi la bellissima parte in cui Laurie torna a casa e si sente osservata, scordatevi le scene di assedio nelle due case. Niente di tutto questo, nessuna costruzione dei tempi, nessuna crescita di tensione, nessun Tommy che vede l'ombra della strega, nessuna scena nella lavanderia. giusto un pò di vento e qualche foglia gialla per la strada, e in una mezzora scarsa Zombie riesce a mettere dentro 3 o 4 omici fatti alla bell'e meglio e un finale arrivato dritto dritto dai polizieschi di fine anni 70, dove manca solo che esca Clint Eastwood. E, dulcis in fundo, velo pietoso sul dottor Loomis, che oltre ad essere interpretato male da Malcom McDowell, dice e fa cose da neolaureato alla facoltà di psicologia.
Insomma un disastro completo.
Concludendo, la prima parte è un noiosissimo dramma sociale, la seconda sarebbe appena appena guardabile se si stesse guardando lo slasherino di mezza estate, il finale è semplicemente orrendo. Cose positive? La colonna sonora, ma quella la conosciamo già da una vita.

SPOILER