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L'AMORE RITORNA regia di Sergio Rubini

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly     8 / 10  20/03/2006 13:22:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gran film, checchè se ne dica. Poetica e disillusa visione della terra di origne come unguento capace di favorire la riconciliazione con la propria identità e di lavare via lo strato di ipocrisia che l'uomo per sua natura si costruisce addosso. Fotografia magnidfica, ottime interpretazion i di tutti i protagonisti, decisamente in stato di grazia. Commovente ed originale, piccola gemma nella filmografia italiana che, purtroppo, è ormai tanto asfitticamente oberata dalle boiate di Boldi-De Sica o Pieraccioni perdare il giusto lustro ad opere vere. Mi spiace che non sia stato capito.
nextam  16/09/2007 20:52:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
secondo me non e' cosa tua. non so come fai a scrivere recensioni.
scusa ma e' quello che penso.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  16/09/2007 21:16:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Potresti spiegarti meglio, per cortesia? Così magari ti rispondo.
nextam  07/10/2007 19:13:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"piccola gemma nella filmografia italiana..." "opere vere..."
ti commenti da solo
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  07/10/2007 19:36:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non credo, prova ad usare parole tue.
Sempre che tu le trovi.
nextam  07/10/2007 22:28:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti rispondo a parole mie, cioe' come uno che nn ha la presunzione di essere un critico cinematografico ma solo un comune spettatore.

innanzitutto sei un membro dello staff, un moderatore, e quindi la risposta da tifoso di stadio che hai dato al mio commento su questo film e' del tutto fuori luogo.
il mio invito a trovare un lavoro serio era generico e senza nessun riferimento specifico: volevo solo dire cio' che predico in molti commenti e cioe' che il cinema e' americano (o comunque anglosassone) come la pizza e' napoletana, la cassata e' siciliana e la piadina e' romagnola. tutto il resto e' imitazione, fiction. che poi i registi italiani di oggi trovino qualche soggetto interessante (come lo stesso rubini fa, sia chiaro) non significa che il film che ne consegue sia un buon prodotto (sempre gli stessi attori, battute scontate, regia mediocre).
tu invece sei stato diretto con me e l'hai messa sul personale (...trovatelo tu un lavoro serio"...); non sei stato corretto.

ma a volerla mettere sul piano squisitamente tecnico rileggiti il tuo commento su "the village": ti e' piaciuto? non ti e' piaciuto? non si e' capito. secondo me ti e' sfuggito davvero cio' che il regista voleva rappresentare con questo film. e poi nel dare le spiegazioni ai commenti al tuo commento ti sei addirittura "arravogliato" (come si dice da noi a napoli) cioe' ti sei ingarbugliato senza dare una logica conclusione. ti rimando al commento di lagavulin70 per un'analisi come si deve sui film di Shyalaman, che in fatto di regia puo' dare lezioni a parecchi.

con questo ho voluto spiegare cio' che penso. ora replica e poi per me e' chiusa la polemica.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  08/10/2007 00:11:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Andiamo per ordine.

1) Avevo completamente rimosso quella risposta al tuo commento; rileggendolo però noterai che riale al marzo 2006, ovvero appena due mesi dopo la mia iscrizione a questo sito, quando non ero ancora nemmeno collaboratore. Mi scuso comunque per la veemenza sicuramente ingiustificata; nulla di personale, s'intende.

2) Entriamo nel merito.
Il cinema NON E' assolutamente americano nè anglosassone; spero non la prenderai sul personale se ti dico che chiunque conosca un minimo (non dico tanto, eh, giusto un minimo) il cinema e la sua storia non può abbandonarsi ad un'affermazione tanto superficiale.
Il cinema italiano per anni ha fatto da scuola al cinema hollywoodiano, con De Sica in un primo momento, con Fellini, Monicelli, Comencini, Scola ed Antonioni in un secondo momento, quindi con Bertolucci per arrivare agli anni dorati del cinema di genere, nei quali Bava, Lenzi, Argento, Fulci e De Leo venivano assunti a maestri di un certo modo di fare cinema. Questo chiaramente senza voler in alcun modo togliere i meriti propri di Hollywood; solo non mi piacciono i giudizi affrettati e caustici.

3) Precisato ciò, non metto in dubbio che il cinema italiano attualmente versi in uno stato di crisi; ciò non toglie che siano proprio i Rubini, i Sorrentino ed i Crialese a dargli linfa vitale. In quesi termini, il tuo giudizio a "L'amor ritorna" è caratterizzato da una sconcertante superficialità; un simile sprezzante invito ad uno d migliori autori/attori italiani ad andarsi a trovare un lavoro serio è assolutamente fuori luogo, dal momento che senza entrare nel merito di un film si limita a dare un giudizio i valore sui suoi autori. Un simile atteggiamento non è nè da critico nè da spettatore comune, ma solo da censore sprezzante.

4) Il mio commento a the village è perfettamente in linea col film: perfettamente anonimo; un buon commento non si distingue da uno pessimo in base al fatto che rispecchi o meno i tuoi gusti. Sei liberissimo di contestarmi quanto vuoi, è nella logica delle cose e non pretendo di essere il depositario di alcuna verità; sta di fatto che non ho francamente bisogno di critiche che si limitino a dire: "non sei capace", dal momento che una simile affermazione, se svincolata da critiche di merito, è un sassolino contro un'onda.

nextam  10/10/2007 21:31:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
premesso che per me le tue scuse bastano, sono ben accette e che quindi la polemica e' definitivamente chiusa (inoltre ritiro le mie considerazioni su di te e i tuoi commenti) , vorrei solo fare delle ulteriori riflessioni.

obiettivamente e' vero quello che tu dici su alcuni registi italiani. nn si puo' disconoscere che lo stesso Spielberg piu' volte ha dichiarato di ispirarsi a De Sica. pero' a parte quest'ultimo, Rossellini, un po' Bertolucci e Dario Argento (nel suo genere), converrai che gli altri sono abbastanza stereotipati: stesso copione, stessa fotografia, stessi attori.
d'accordo con te anche sul fatto che Rubini sia quello che piu' di tutti abbia cercato di ritagliarsi una propria identita' insistendo sull tema da te citato nel tuo commento (La terra, ad esempio, e' un buon film) ma non confondiamo pero' il soggetto con il film stesso.
Ad esempio Castellitto. bravo attore per carita': ma con un soggetto come Non ti muovere, doveva vincere l'Oscar anche quello che vendeva i pop corns al cinema. invece secondo me da resista ha fatto disastri, pur avendo un cast eccellente (lui compreso).
se lo stesso film lo avesse girato, che ne so, Forster (neverland) avrebbe sfasciato i botteghini.

non ti contesto affatto su The Village ma ammetto di nn aver capito se il film ti e' piaciuto o no. ovviamente non si trattava di un horror, alla pari di Signs che non voleva essere proprio un film sugli alieni. ma devi ammettere Andrea che Shyamalan e' un regista come pochi. ti rimando al commento di Lagavulin perche' lo sposo in pieno. dovrei copiarlo e riportarlo. Comunque mi piacerebbe conoscere le tue considerazioni sul significato del film e yn giudizio sulla regia. io ritengo che se di questo film avessero dato il copione in mano a Castellitto o a Faenza penso che avrebbero dovuto scapparsene di notte scortati per evitare un linciaggio.
scherzi a parte aspetto le tue riflessioni sul tema ribadendo che nella mia risposta non esiste nessuna venatura polemica, solo la vooglia di confrontarsi.
saluti

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  12/10/2007 17:29:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, lieto che l'acredine sia rientrata e che la polemica sia chiusa!
Entarndo nel merito di the village, lo trovo un film tremendamente banale, pur riconoscendogli enormi meriti: innanzitutto è indiscutibile che tecnicamente Shyalamacoso dia le piste a parecchi colleghi, ed inoltre le atmosfere amish sono veramente affascinanti e ben rese.
La visione d'insieme pecca però un po' troppo di inconcludenza, oltre che dell'ormai conclamata schiavitù di Shyalecc. dal finale ad effetto. Rimane un film gradevole, sia inteso, ed a mio avviso dopo il sesto senso rimane la sua prova migliore; ciò non toglie che da quelli bravi bisogna sempre aspettarsi di più.