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ALFIE (1966) regia di Lewis Gilbert

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DankoCardi     7½ / 10  02/05/2024 13:44:47 » Rispondi
Avevo letto da qualche parte che questo era un film "non memorabile" invece è molto interessante, a modo suo estremamente peculiare; di sicuro per l'epoca una pellicola scabrosa che trattava temi tabù come il sesso facile, il libertinaggio, l'aborto, l'abolizione del concetto di famiglia (pure nel doppiaggio italiano viene usato con disinvoltura il termine "picchie"). Magari non è un film leggero da seguire ma il geniale utilizzo dell'abbattimento della quarta parete rende il tutto più snello e soprattutto stempra nell'ironia una storia che tocca picchi decisamente drammatici. Alfie è un maschilista cinico ed egoista, un "bastardo" per cui pare non esista amore od amicizia che celandosi dietro la sua concezione usa le donne come oggetti anche se vi è da obbiettare che le donne presenti nel film si comportano esattamente come tali. A modo suo le ama tutte mantenendo un atteggiamento da eterno Peter Pan anche quando diviene padre. Il protagonista compie una analisi delle donne ma allo stesso tempo fà una analisi su se stesso in un modo che nel finale mi ha ricordato leggermente "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo: non ci si può comportare allo stesso modo e fare le stesse cose per sempre, alla fine arriva sempre il momento in cui bisogna cambiare e/o smettere.
Un film molto attuale anche nel modo in cui è realizzato e che andrebbe riscoperto.
Ora mi toccherà vedere il remake.