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L'ODIO ESPLODE A DALLAS regia di Roger Corman

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  07/10/2011 19:22:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dimenticatevi i vari "Mississippi burning" così tronfi e ipocriti nel dividere buoni e cattivi (esempi), questo di Corman è il film sull'odio razziale più potente e devastante che io abbia mai visto. Shatner anima un personaggio memorabile nella sua crudeltà, ora rassicurante e avvenente bastardo, ora oratore da comizio politico, ora spietato fomentatore di tensioni e linciaggi. Il tutto nell'America "liberale" di Kennedy, e nelle stesse dimore dove è stato ucciso (!?). Uno di quei film che, come "La caccia" o "Il silenzio si paga con la vita" (ultimo di Wyler) scatena nello spettatore civile una rabbia implosa, davanti all'escalation dell'"intruso" (anche nei gesti più innoqui, come quando si arrotola le maniche della camicia).
Il tutto è volutamente sopra le righe, e a volte prevale un pò di gigionismo, o di effettismo forzato (la carrellata di auto con la croce appresso è decisamente grottesca).
Ma basterebbe la sequenza, semplice nella sua "verità" della marcia degli studenti neri verso la scuola "dei bianchi" (solo a dirla così l'indignazione è fortissima) per recuperare un film così duro e avvincente (fra l'altro comprensibilmente ritirato dalle sale all'epoca della sua uscìta)