caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA PASSIONE DI CRISTO regia di Mel Gibson

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
MarkTheHammer     5 / 10  05/05/2011 23:19:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'unica parola che mi viene per descrivere questo film è "inutile".
Il film narra le ultime ore di Cristo: dopo, credo, 10 minuti dall'inizio del film e vai di sangue come se piovesse per due ore di fila, salvo un paio di flashback... come se il regista si fosse per un attimo ricordato di chi fosse realmente Gesù, per poi tornare alla violenza.
Innanzitutto vorrei dire che questo è il film più splatter che abbia mai visto. E sono un grande appassionato di horror. Sul serio, sapreste indicarmi UN film in cui ci siano torture dall'inizio alla fine senza sosta? ..la risposta è sì, è un film giapponese di nome Man behind the sun (occhio, non guardatelo... ci sono torture vere ad animali).. ma quello era uno splatter. Punto. Questo dovrebbe essere un "drammatico/storico a tema religioso".
Ma tralasciamo un attimo il discorso d'appartenenza al messaggio religioso. Mi dite che bisogno c'è di fare un film storico, riproponendo le ultime 12 ore di Gesù se le ultime 12 ore sono solo ed esclusivamente torture...?! Voglio dire, sono stanco anch'io delle solite rappresentazioni quasi fiabesche di (quasi) qualsiasi altro film sulla vita di Cristo, ma mi sembra che questo sia solo un pretesto per far piovere sangue. Che bisogno c'è, visto il personaggio, di fare questo film? Non si tratta della storia di Batman, di Superman o di chissà che supereroe e di cosa ha passato per avere i superpoteri... stiamo parlando di una figura sacra (per chi ci crede ovviamente), i cui messaggi non hanno niente a che fare con questo film. E tra l'altro il regista si dice molto credente, indi non capisco le sue intenzioni. Cosa volesse comunicare (piccola nota, NON sono cristiano).

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Sulla veridicità delle barbarie, tra l'altro, ce n'è di cui discutere: sì che il film è, tra i quattro, ispirato soprattutto al Vangelo di Giovanni, ma ho letto (nel libretto che davano assieme al dividdì) che per moltissime scene (per non dire la quasi totalità...) s'è preso spunto dalle VISIONI di Anna Katharina Emmerick, una visionaria del 1800..... la cui veridicità è leggermente dubbia. Quindi somma, tutto questo non fa che confermarmi che il sig. Gibson voleva solamente fare un film diverso sulla passione di Cristo, eliminandone quasi completamente i messaggi positivi e concentrandosi sulle barbarie immaginate da una tedesca della fine del XVIII secolo.
Piccolo appunto, tecnicamente è superbo: fotografia eccezionale, effetti speciali perfetti (migliori di qualsiasi altro splatter in circolazione) e interessante l'idea della lingua originale sottotitolata. Musica angosciante, un po' ripetitiva, ma questo non fa che contribuire all'ansia.
Detto questo, scusandomi per la lunghezza, concludo citando un altro utente, Jellybelly, che ha scritto: "cosa esprime meglio l'amore tra un uomo ed una donna che si baciano, il dettaglio delle lingue che si cercano con insistenza di un porno o il bacio tra cary grant e ingrid bergman in Notorius di Hitchcock?".
Niko.g  06/05/2011 23:58:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ancora la storia dello splatter. Non è un film splatter!
I film splatter hanno un contenuto molto più esplicito. Il sangue non c’entra niente. Negli splatter il sangue è l’antipasto per gustare visioni ben più disgustose, come la fuoriuscita di interiora (ad esempio "La casa" e "La casa 2 "di Sam Raimi). Altrimenti anche "Salvate il soldato Ryan" sarebbe uno splatter, invece è uno straordinario film di guerra, con uno stile particolarmente realistico (il che non vuol dire necessariamente splatter!).
Nei commenti su questo sito al film "Le iene" di Tarantino, tranne il sottoscritto e pochissimi altri, nessuno si è lamentato della scena di tortura al poliziotto. Nessuno si è scandalizzato di fronte a quella schifezza di scena (quella sì inutile!!). Tu stesso gli hai dato 8 e 1/2. Nessuno si è sognato di dire che è un film splatter, eppure il sangue schizza che è una meraviglia e tutto il film è bagnato dal sangue. Ma davanti a Tarantino tutti si inchinano: ohhhh… grande genio del Cinema.
Questo film è prettamente religioso, quindi tutte le spiegazioni andrebbero cercate in quest’ottica. Chi non crede nel Cristo Redentore lo analizza da una prospettiva sbagliata o parziale.
Dal punto di vista religioso l’intento di Gibson è di rendere “visibile” e quindi “partecipata” la sofferenza e il dolore fisico provato da Gesù che sempre in ottica religiosa poteva in ogni momento rifiutarla e “scendere dalla croce”. Ma quella sofferenza e quel dolore estremo, nel suo significato più religioso, è il dolore di tutta l’umanità: il dolore e la sofferenza di tutti gli uomini della terra, sopportato e offerto da un solo uomo! Il film si apre con una citazione di Isaia, in cui viene detto che grazie alle ferite ed alle torture di Cristo, l'umanità si è potuta salvare. Qui è la chiave per capire il film e per capire l'enfasi posta sulle sofferenze che Cristo ha dovuto ricevere per poter salvare noi stessi dai nostri peccati. E' il suo sangue che ci ha redento. Le immagini dell'ultima cena si alternano a quelle della Passione, creando un parallelismo fra il sangue ed il corpo di Cristo, con il vino ed il pane dell'Eucaristia. Ecco spiegata la presenza salvifica del sangue lungo tutto il film.
Se Tarantino usa litri di sangue per raccontare una rapina ad un grossista di diamanti, a maggior ragione lo può fare Gibson per raccontare il calvario di Gesù.
MarkTheHammer  13/05/2011 13:55:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono d'accordo.
Intanto, mi dici che il sangue nello splatter è l'antipasto per gustare visioni ben più disgustose, citando giustamente La casa. Non mi pare proprio che in questo film ci sia solo sangue, ricordo la scena in cui si conficca nella pelle la frusta per poi essere strappata via, o quando al finale gli slogano la spalla... belin se non è splatter questo! In più per quanto riguarda Salvate il soldato Ryan, quello è un film di guerra che non ha sole scene splatter... in quel film la violenza non è un'ossessione, non è l'unica cosa che si vede, il film ha una sua trama e il suo scopo è raccontarci il tentativo di riportare a casa il soldato. Poi per carità, è un film di guerra e credo ci stia avere ANCHE delle scene splatter, giacché la guerra è questo. A parte che come ho scritto, dubito fortemente della veridicità di queste torture, giacché nel Vangelo non c'è certamente questa cura maniacale nei dettagli, ma tornando alla pellicola, al contrario di Salvate il soldato Ryan, in questo film l'unica cosa che si vede sono torture. Indi, se fosse stato un film sulla vita di Cristo e in più ci fosse stata qualche scena cruenta non avrei assolutamente dato lo stesso voto.

E poi.. è vero che nelle Iene la scena del poliziotto è inutile ai fini della trama. Ma stesso discorso, rimane il fatto che il film parla di ben altro e che ciò che si vede per un'ora e mezza non è solo scene come quella del poliziotto. E comunque, un conto sono i film di Tarantino, un conto è un film a carattere religioso. E' come mettere a confronto Via col vento con Jackass.
Niko.g  16/05/2011 11:00:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quello che sto cercando di dire, anche ad altri utenti che la pensano come te, è che in molti film spesso la violenza è gratuita (non ha caso ho portato l'esempio del film "Le iene"). Il film di Gibson, invece, è coerente con quanto egli si propone di rappresentare (The Passion), nel senso che la violenza e la sofferenza rappresentate, hanno un significato che ho provato a spiegare precedentemente.
D'altra parte va considerato il fatto che, per ciò che si propone di raccontare, questo film non ha molte varianti per poter "alleggerire" la visione. Si tratta di una manciata di ore che separano Cristo dalla morte e credo, anzi, che Gibson abbia utilizzato al meglio i flashback, proprio a questo scopo.
frine  04/04/2012 01:52:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il problema è proprio questo. L'eccesso di violenza distoglie lo spettatore dal significato mistico del sacrificio di Cristo. Il sangue di Cristo è un sacro mistero, ma non se ne può spargere sul pavimento una quantità tale da richiedere l'intervento delle donne delle pulizie! Quel sangue andrà amorevolmente raccolto da chi ne conosce il valore.
Niko.g  15/04/2012 23:43:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi accorgo solo ora di questa tua perla. Spero che ti renda conto della volgarità della tua battuta. Quel sangue caduto sul pavimento è stato raccolto proprio da chi ne conosceva il valore ed è un gesto di altissimo significato ben rappresentato da Gibson.
E' la scena più commovente del film e fu proprio quella in cui nel cinema ho sentito piangere più persone.
Se vuoi "il sacro mistero" non hai che rivederti la parte della Passione descritta da Pasolini, dove Irazoqui ha un solo taglietto sulla fronte, fa un urletto e muore, tutto in una manciata di secondi.
L'intento di Gibson è stato quello di descrivere il dolore immenso patito da Gesù, offerto per la salvezza degli uomini, in continua lotta con la tentazione di abbandonare la croce! L'eccesso di violenza è l'eccesso dei nostri peccati! Se lo vuoi capire bene, altrimenti non so cosa dirti.