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LA PASSIONE DI CRISTO regia di Mel Gibson

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adrmb     5 / 10  28/03/2016 00:21:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mamma mia, ma che filmaccio.

Una bella fotografia, una buona colonna sonora - per quanto non particolarmente memorabile - non bastano assolutamente a nobilitare questo prodottino schifosamente markettaro nella sua rivoltante autocompiacente violenza.
Scie di sangue, frustate, segni nella pelle e nella carne, rallenty per enfatizzare i momenti di dolore (che mi son sembrati assolutamente ridondanti e inutili, proprio per questo patetici): ma dove sarebbe l'arte cinematografica in tutto questo? Io personalmente ci ho visto solo un furbastro tentativo per scandalizzare e parlare di sè - obbiettivo purtroppo raggiunto, ricordo i dibattiti alla sua uscita, non si parlava d'altro). Tutto insomma assolutamente volgare e gratuito.

E poi anche la storia in sé, bah; dopo anni e anni di messe e catechismi da buon bambino ingenuo francamente lo svolgimento e personaggi non mi hanno detto più nulla, ma neanche perché non sia diretto male, intendiamoci: Gibson segue fedelmente lo svolgimento della storia e calca dove più ce n'è bisogno per enfatizzare le reazioni dei personaggi. Ma proprio questo suo stile di narrare, piatto e pomposo, m'è parso senza guizzi, assolutamente niente di speciale. Ergo: contenutisticamente il nulla, o perlomeno, niente di più che già si sappia (fatta eccezion due cosine che riporto in spoiler).

Cosa mi rimane insomma, dopo la visione? Gusto del macabro e dello splatter, che ha rappresentato appunto un'abile mossa di marketing. Artisticamente nullo.

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adrmb  28/03/2016 19:24:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco, hghgg ha evidenziato due punti salienti su cui io personalmente mi trovo perfettamente d'accordo.

"[...]come Gesù, Tito e Dimaco potevano esserci Mariella e Aldo Pizzaballa[...]"

Io sono ateo. Ma di Gesù, della religione cattolica, dei vari dibattiti, vangeli apocrifi e non, etc. etc., non me ne frega una beata mazza, per dirla proprio esplicitamente. Il mio giudizio si basa esclusivamente su quanto ho visionato in questo film e quanto ho recepito. Ma vi fossero stati altri soggetti, del tutto misconosciuti, il mio giudizio non sarebbe cambiato di una virgola, e le varie sequenze splatter mi avrebbero ugualmente infastidito/irritato.
Seconda cosa: io non nego che le fustigazioni/malmenazioni non siano avvenute, e che la crocifissione non fosse un'esperienza dolorosa. Ma cinema non è realtà, trattasi di un mezzo espressivo: e quindi non mi aspetto di vedere ridondanza e retorica (perchè, appunto, le varie pene etc. mi son parse ridondanti e retoriche, vacuamente calcate diciamo (vedasi il rallenty)).
Perchè uso l'avverbio "vacuamente"? Perché appunto il background narrativo appunto NEL FILM non mi ha restituito nulla. E qui entra in gioco il secondo punto:

"preferisco le visioni personali e i simbolismi".

Mi è parso un film che svolge - come appunto ho già scritto nel commento originale - banalmente il suo compitino, seguendo la storia dei vangeli alla lettera, ma personalmente non ho trovato alcunché, né suggestione, né personalizzazione - salvo appunto briciole, come l'impiccagione a Giuda -, che con me in un film del genere devono essere fondamentali. Per questo: se il film non riesce a restituirmi (ovviamente parlo sempre soggettivamente) la portata sacrale della passione, crogiolandosi in un facile e sicuro convenzionalismo, tutto il sangue versato mi pare.. gratuito, ribadisco.
Ovviamente per i credenti giustamente non deve valere lo stesso discorso, lo posso riconoscere assolutamente; con il mio 5 evidenziavo esclusivamente una MIA personalissima recezione del film.

Insomma, è un tipo di cinema che non mi è piaciuto. Artisticamente ovviamente inteso a livello di storytelling e rappresentazione del contenuto: ci mancherebbe che la fotografia non fosse buona, col budget milionario XDD
hghgg  28/03/2016 21:30:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco, le riprese al ralenty (che adesso nemmeno ricordo tanto tempo fa l'ho visto...) però sono davvero una brutta cosa che tra l'altro se uno stesse cercando il realismo e si trovasse davanti un ralenty ecco appunto Gesù aiutaci tu.
adrmb  28/03/2016 21:35:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, esatto, in questo contesto non non li ho proprio graditi: sono assolutamente inutili, non aggiungono più di quanto le immagini e la storia non facciano. Che mi serve il ralenty nel mentre la croce viene ribaltata in avanti (con la preziosissima aggiunta della cagna Bellucci e la sua formidabile espressività)? So già che Gesù si farà tanto male e bestemmierà in aramaico, suvvia ahahah
hghgg  29/03/2016 11:44:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quelle sono tutte scelte estremamente furbe e ruffiane di un pessimo regista come Gibson, al di la di cosa tratti il film. Io Gibson come regista non lo posso proprio vedere.
adrmb  29/03/2016 12:30:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto, càzzo. L'aggravante poi nel mio caso è stata quella di pompare il nulla, quindi...
Comunque bas!, non ne posso più di sprecare tempo su 'sto filmetto. Devo al più presto commentare 'Il labirinto del fauno', che m'ha tanto ricordato perché amo il cinema.

Ah, neppure Braveheart merita?
Invia una mail all'autore del commento thohà  30/03/2016 00:47:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un gioiello di film. Ofelia mi è rimasta nel cuore.
adrmb  30/03/2016 13:08:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mamma mia, davvero, un estro e visionarietà da ogni poro *^*

E tra l'altro non lo ricordavo neppure così intenso, visceralmente parlando.
adrmb  28/03/2016 00:22:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
*kitsch
hghgg  28/03/2016 12:53:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh be discorso complicato, film che fa incàzzare gli atei, che ci hanno visto solo eccessi di violenza fine a se stessa e che fa incàzzare i cattolici che si incàzzano con gli atei, tipo fiera dell'est.

Lo dico subito: nemmeno a me è piaciuto. Perché ? Perché non me ne frega una mazza del tema, perché sull'effettivo realismo degli avvenimenti e della veridicità storica ce ne sarebbe da discutere parecchio (e sottolineo che non sto negando l'esistenza di nessun tale, profeta, uomo, Gesù o chi pare a voi) e perché è effettivamente vero che se uno non crede alla sacralità degli eventi mostrati a vedersi 'sto film si vede solo una delle tante brutte cose perpetrate, nel caso specifico, dai romani ad altra gente, che come Gesù, Tito e Dimaco potevano esserci Mariella e Aldo Pizzaballa. Con un realismo, nell'immagine, decisamente crudo è vero.

Ai credenti invece pare esser piaciuto perché mostra gli avvenimenti in cui credono in maniera realistica. Mah e boh, se certo quest'uomo e gli altri due hanno fatto la fine che hanno fatto allora effettivamente si è probabile che le cose mostrate nel film siano accadute, certo non gli davano i buffetti e i pizzicotti sulle guance. Più difficile tramandarlo come effettivo e indiscutibile fatto storico in quanto evento antichissimo e tramandato attraverso scritti di discepoli religiosi fanatici come tutti i discepoli religiosi, sia per via orale che per via scritta ma in diverse versioni. Uno a voler essere malizioso potrebbe prendere per buono questi fatti tanto quanto quelli di Gilgamesh. Ma diciamo che una parte di verità è quantomeno, dal punto di vista UMANO del personaggio, verosimile. Poi se uno è credente crede anche alla storia del figlio di dio la resurrezione e come dice NikoG l'apice della lotta tra Bene e Male quindi per me non è fonte attendibile pur rispettando quello in cui ha scelto di credere.

In pratica ecco, di questo film è interessante discuterne ma del film in se non me ne è fregata una mazza beneamata, per farmi interessare a un tema così devono ribaltarmelo e sconvolgerlo, magari creando un film fìgo anche dal punto di vista tecnico-visivo-musicale, che tanto della "verosimiglianza" nel caso specifico poco mi importa, preferisco le visioni personali e i simbolismi.
Invia una mail all'autore del commento thohà  28/03/2016 02:22:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, scusa. Dissento. Prima dici "Bella fotografia", in ultimo: "Artisticamente nullo". Qui già sei in contraddizione. Può piacere o meno, ma stilisticamente parlando è perfetto.
Per quanto riguarda il sangue, la ferocia, le sferzate purtroppo le cose andavano proprio in questo modo. Del resto è la "passione", deriva dal greco e significa (cit.) termine greco πάϑος («sofferenza, passività»), p. si contrappone ad azione e indica la condizione di passività da parte del soggetto che si trova sottoposto a un’azione o impressione esterna e ne patisce l’effetto sul piano sia fisico sia psichico.
Quindi è chiaro che qui si sta parlando non della nascita, vita e morte, ma solo delle ultime ore del Cristo.
"La storia in sé", come tu stesso affermi, in realtà non è una storia, ma una vicenda realmente accaduta e che accadeva al tempo del dominio romano. Ricorda che persino il Corano ritiene "profeta" Gesù (parola di Maometto).
Bada bene: i romani non venivano crocifissi. Loro non subivano questa umiliazione, ma riservavano ad altri.

Se non ti ha detto nulla questo è un fatto tuo, soggettivo. Ad altri fa capire che cosa significa dare tutto se stesso fino alla morte,un atto d'amore che porta alla sofferenza accettata ed all'umiliazione consapevole che rende luminoso e salvifico il fatto.
Certo sei liberissimo di non accettare tanta violenza, ma i fatti si sono svolti proprio così, nudi e crudi, ed è questo che il regista ha voluto sottolineare, se no avrebbe fatto uno splatter e buona notte.
Non ci scandalizza di fronte ad un film come "Cannibal holcaust" ("capolavoro" del caciaro Deodato e quella vacca - ma perché offedendere la vacca? - di Barbareschi) e la la passione di Cristo no, deve essere morbida e piacevole, delicata. Se no urta la sensibilità o lo stomaco.

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Quindi non capisco lo scandalo. E' un film realistico. Tutto qua.
Forse sapere come andava a finire ti ha tolto il gusto della "sorpresina" finale.
hghgg  28/03/2016 12:56:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
" Lui cerca di mediare e spedisce Gesù a Erode. A sua volta, Erode, non trova niente di sconvolgente in Cristo il Nazareno" Stiamo parlando sempre di quell'Erode lì ? Per quanto possano essere contraddittori tra loro questi testi, quello che ne esce è che Erode è uno degli imbecilli number one della storia umana, ma dai.
Invia una mail all'autore del commento thohà  29/03/2016 03:12:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Erode Antipa. Figlio di Erode il Grande. Una famiglia di efferati "erodi".
Ma Caligola pensò bene di fargliela pagare e non per via di Gesù, ma per questioni politiche.
Insomma 'sto Erode Antipa era veramente antipatico a tutti. Uccideva mogli, figli e un sacco, centinaia di persone che lo contrastavano. Lui stesso diceva: "Meglio essere un porco che mio figlio." Tant'è che lui carne di maiale non ne mangiava, non perché fosse ebreo (non lo era) ma perché preferiva i porci ai suoi figli. Bel personaggino. :)
hghgg  29/03/2016 11:42:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah ok ok. Il figlio. Eh ma le religioni sono piene di gente abbastanza instabile mentalmente nelle loro scritture non vorrei dire... XD
Invia una mail all'autore del commento thohà  30/03/2016 00:46:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lasciando perdere la religione, ai tempi dei romani, dei greci , dell'Egitto, comunque in tutte le ere, di personaggi fuori come balconi fioriti ce n'è a bizzeffe.
I tradimenti di corte, gli avvelenamenti dei Borgia (ma giusto per nominare una famiglia famosa), i capovolgimenti di bandiera, Bruto e Cesare, Hitler, etc. ci sono stati e sono tutt'ora all'ordine del giorno.
Pazzi furiosi. xoxoxoxoxo
Niko.g  28/03/2016 01:40:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se ti documentassi sui diari della mistica Anna Katharina Emmerick e sulle modalità con cui i romani usavano flagellare i malfattori, capiresti che il marketing non c'entra proprio niente e parlare di splatter non ha alcun senso, perché quel sangue è stato versato, piaccia o non piaccia.
Stiamo parlando del momento apicale nella lotta tra il Bene e il Male, vorrei capire cosa c'entra il gusto del macabro. E' chiaro che se uno non capisce di cosa si sta parlando o non crede nella portata teologica dell'evento, diventa anche inutile commentare il film.
Danny85  28/03/2016 16:30:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo, quel sangue è stato versato.
Ma Gesù ha subito il trattamento che chiunque avrebbe subito con la crocefissione. Né più né meno.
Ai tempi si faceva così...

Pare quasi certo che Gesù non sia stato inchiodato alla croce, ma, come tutti, sia stato solo legato.
Difatti in molte rappresentazioni della passione dei cristiani del 2-3° secolo (quando venne progressivamente adottato come simbolo la croce, prima era il pesce) i polsi di Gesù erano legati e non inchiodati.
I chiodi sono nati solo successivamente e solo per dare man forte all'idea che ha sofferto per espiare i peccati dell'umanità.
All'epoca non si usavano chiodi perché gli arti del crocefisso non avrebbero retto il peso del corpo e si sarebbero sfaldati i polsi, facendo cadere il condannato.
Infatti sulla croce si muore per asfissia o per le ferite procurate della persone e dalle lance dei soldati.

Altra cosa: Gesù era un profeta itinerante apocalittico, in perfetta linea con il pensiero religioso ebreo dell'epoca (e dei mille anni precedenti).
Gli ebrei pensavano che prima o poi ci sarebbe stata l'apocalisse sulla Terra, ovvero un cambio totale delle regole: Dio, al momento soggiogato dalle forze del Male, (motivo per cui vivere all'epoca era un inferno tra fame, malattie, razzie, romani...) avrebbe vinto e avrebbe cambiato il mondo, trasformandolo in un paradiso in terra.
Dunque, come dice Gesù stesso, gli ultimi sarebbero diventati i primi.
Tutti i profeti erano apocalittici, tutti. Incluso Giovanni Battista.
E se noi fossimo stati ebrei all'epoca, avremmo pensato esattamente le stesse cose. L'ebraismo, all'epoca e tutt'ora anche in misura minore, era una religione apocalittica, (termine inteso nel senso opposto a quello che pensiamo noi oggi), nel senso comune. Cioè era il pensiero normale dell'epoca.
La differenza fra i vari profeti (ed erano migliaia) e Gesù consiste nel fatto che Gesù avvertiva (nei suoi viaggi ititneranti) il popolo, informandoli che a breve sarebbe arrivato il regno dei cieli: lui, Gesù, sarebbe salito a fianco di Dio (suo padre) e insieme ai 12 apostoli prediletti avrebbe governato sulle 12 tribu di Israele. Appunto storicamente 12, come il numero degli apostoli. Per questo motivo si definiva il Re dei Giudei: lavorava in prevenzione, convintissimo che tutto sarebbe accaduto molto presto.
La cosa, come specificato tramite le parole di Gesù nel Vangelo di Marco, e per ben 2 volte, era infatti imminente: Gesù ripeteva che qualcuno in questa generazione avrebbe visto il Regno dei Cieli (ma sulla Terra, non in Paradiso dopo la morte, come intendiamo noi oggi!),
Era tutto normale. Gesù era il tipico profeta e sostituiva Giovanni Battista, decapitato dai romani, i quali non erano affatto interessati alle teorie apocalittiche di Gesù, perché all'epoca in Israele era pieno di profeti, ognuno con la sua teoria personalizzata, E ai romani non gliene poteva fregà de meno...
Ma Gesù divenne un agitatore al Tempio di Gerusalemme e quindi è stato semplicemente giustiziato per questo.
Quindi, ciò che ha subito Gesù è esattamente quello che subivano i condannati a morte. Tutti, ma proprio tutti, venivano frustati, umiliati, lapidati, scarnificati e poi alla fine, e solo alla fine, venivano decapitati, bruciati, o crocefissi.
Quindi Mel Gibson ha solo fatto vedere cosa succedeva a un condannato a morte, aggiungendo qualche fattore mistico tanto caro al credente. Solo questo, nient'altro che questo.

Ora, queste cose ovviamente non le dico ma sono gli storici moderni, gli accademici. Gli storici ufficiali.
Ripeto: gli storici accademici ufficiali. Non gli invasati.
E non ci sono nemmeno dubbi. E' una cosa accettata, così come è accettato che Cesare ha passato il Rubicone.
Sulla vita di Cristo, sulla sua epoca, sul pensiero degli ebrei di quegli anni, e addirittura sulla vera dottrina di Gesù, noi oggi sappiamo tantissime cose. Davvero tantissime! E' stupefacente la quantità di informazioni che abbiamo.
Soltanto che non sono troppo esaltanti per la massa, quindi risultano poco conosciute.
Per assurdo, sappiamo di sicuro qual è il suo pensiero da profeta, l'intera sua dottrina, quella vera, reale, , conosciamo gli usi e i costumi dell'epoca, sappiamo addirittura che molto probabilmente Gesù aveva un fratello gemello (il tutto basato su documenti storici o sui vangeli), ma, appunto per assurdo, c'è ancora una possibilità che quel Gesù effettivamente non sia mai esistito come lo intendiamo noi e che sia solo un mito fuso con un qualcuno di reale, un semplice profeta, che ha vissuto in quell'epoca e che, per un motivo o per l'altro, dopo la crocifissione, è diventato un Dio fino ai giorni nostri.

Vi prego, non crocefiggetemi...



Invia una mail all'autore del commento thohà  29/03/2016 02:54:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehm. Gli ebrei non hanno riconosciuto Gesù come profeta. Non lo considerano proprio. Lo stanno ancora aspettando.

Tranquillo, sarai fucilato all'alba. I metodi sono cambiati e tecnicizzati. un colpo e via, senza tante sofferenze. :)
hghgg  29/03/2016 11:43:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma nooo, con la crocifissione potevamo metterci a cantare "The Bright Side of the Life" tipo i Monty Phyton.
Invia una mail all'autore del commento thohà  30/03/2016 00:50:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oddio, adoro i Monty. Dissacranti quanto vuoi ma terribilmente intelligenti e di un greve humor nero. Dio mio, quanto ridere con Mavco Pisellonio e il suo "Giudeo mavamaldo" - "No, dico... Ha covaggio."