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KILL BILL - VOLUME 2 regia di Quentin Tarantino

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Gabo Viola     3 / 10  31/10/2011 14:46:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tarantino, ad esclusione della sua unica gemma Pulp FIciton, è un autore pedante e prolisso. Lo dico perchè questa sua ennesima fatica rabberciata ne è la massima riprova. Sono stanco di questi continui rimandi ai film spadaccini orientali (cinque dita di violenza, lady snoowblood), al pulp italico di Lenzi, Di Leo, Deodato, ai blaxploitation con Pam Grier e allo spaghetti western di Sergio Leone. In questo suo loop di rimandi più o meno colti si staglia la figura di un vero chirurgo della cinematograia moderna. Un volto volpino, con la spocchia del bullo da bar che restaura a suo piacimento le più disparate idee altrui. Non ce l' ho con Tarantino perchè omaggia o copia ma solo perchè ha travisato il senso totale di quelle opere. Se "cinque dita di vioenza" è divantato un cult lo si deve allo sporco della pellicola, alle luci difettose, agli attori-mendicanti, ad un modo del tutto semplice e leggero di fare film. Loro, caro il mio Quentin, non si prendevano sul serio, facevano il loro mestiere. Era cinema di intrattenimento che giocava con se stesso e non si ammantava di autoralità. L' esatto opposto della magniloquenza con scarse idee che vuoi vendere tu. Il mondo aveva bisogno davvero di una summa dei b-movie, del tuo frankestein del cinema popolare con il naso di Milano Calibro 9, le mani di Rabid Dogs, i piedi di Graveyard of honor? Io mi annoio nel sapere che Sion Sono in giappone brucia tutta la tua filmografia con i 15 minuti finali di Cold Fish. Mi rompo a sapere che la commistione fluida di generi di Love Exposure (sempre di SIon Sono) si beve i tuoi manga da 2 lire, gli abiti di Bruce Lee e la barba finta del tuo maestro tartaruga. Sei un cineasta vecchio che si è pure montato la testa. Ho paura che per il prossimo "capolavoro" andrai a rivisitare anche Bruno Mattei e Paolo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento. Cinema che guarda indietro per stare indietro. Componi per deja-vu. L'uomo del monte ha detto no.
wallace'89  31/10/2011 16:52:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un commento molto interessante!
Anche se non condiviso poni in questione elementi totalmente veri.
Questo è sicuramente cinema-remix. Eppure anche nel remix (e qui utilizzo per metafora il suo corrispettivo musicale) esiste lo stato dell'arte che differenzia per esempio un David Guetta da un Dj Shadow (in favore di quest'ultimo o dei precedenti Public Enemies, Beastie Boys...).
Se il remix porta ad avere un significato differente dagli originali in questo caso non è propriamente una copia posticcia e inutile. Nel caso di Tarantino il significato è proprio quello di farsi prendere sul serio ribaltando i canoni ufficialmente intesi di cinema alto/basso.

Gabo Viola  31/10/2011 17:05:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao wallace, il problema è che secondo me Tarantino non è un buon narratore di storie universali, tarantino è b-movie al 100x100. Ma quei film, alcuni bellissimi, facevano dello sporco e del low budget un valore in più. Non puoi omaggiare creando un giocattolone patinato ne viene fuori, così come è stato con kill bill, un'opera senza alcun afllato vitale. Tarantula Tarantino non ha idee ed è palese nella scena del kung fu spadaccino portato quasi al limite del morboso. Fallisce pure nel cinema ludico, dove ad esempio sono eccellenti i fratelli Coen, perchè T. non ha eleganza. Se di cinema di intrattenimento parliamo ha valore quanto i trasformers, freddy vs jason, piranha 3d. Per me pulp fiction è stato l'unico suo momento degno di nota, nato e morto nel 1994.
wallace'89  31/10/2011 18:05:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è vero che Kill Bill non ha la stessa "granulosa" poetica dei film a cui si ispira, ma facendo suo un immaginario già fondato e fecondato il film esplicita fino a farne protagonisti invece i suoi diversi linguaggi assemblati insieme, una riflessione "pop" sulla sua struttura mediatica, in linea con certo post-modernismo (che è un po' puro modernariato) e coi tempi della comunicazione di massa ( vedi Mcluhan: "il fine è il mezzo") di cui sfrutta più canali, in maniera totalmente ludica.
Sicuramente ci si è già un po' stancati di un'approccio che ha già dato e reiterato fino allo sfinimento le poche intuizioni fino a diventare una scusante di mancanza d'inventiva, eppure Kill Bill rimane un momento importante di questa inflessione negli anni '00 e del suo immaginario patinato-digitale in cui internet ha avuto il suo ruolo ponte nell'assemblare diverse fonti e far sì che tali "patchwork" incontrassero il gusto del pubblico.

Comunque qui le nostre strade possono benissimo divergere, benché ti riconoscono che il film sia svuotato di una qualunque integra poetica.
Giusto consigliare piuttosto "La mano sinistra della violenza". :-)
m3tal  26/11/2012 08:09:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
D'accordissimo su Sion Sono!!
Tarantino molto sopravvalutato anche a mio parere, e questo film ne è la dimostrazione.
alan  31/10/2011 15:12:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
l'unico pedante e prolisso qua mi pare sia proprio tu
Gabo Viola  31/10/2011 15:47:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gne gne gne gne gne. Sei riuscito a leggere il mio commento in una volta sola o hai dovuto fare una pausa per cercare sul vocabolario i termini che ho usato?
Clint Eastwood  31/10/2011 16:29:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Della serie "la mia mèrda profuma" ... o sbaglio ?
Gabo Viola  31/10/2011 16:56:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Leggi quello che vuoi clint
Leonardo76  02/11/2011 21:22:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
complimenti bellissimo commento