emans 7½ / 10 21/05/2020 20:20:14 » Rispondi Stiamo entrando negli anni '60 ma sembriamo ancora lontani dal boon economico, piu' vicini sicuramente a quello che la guerra ha lasciato nel nostro paese...la disoccupazione. Per un semplice annuncio da dattilografa si presentano centinaia di ragazze, disperate, chi cerca di cambiare vita, chi deve mantenere anche il marito disoccupato, chi ha lasciato un lavoro precedente perche vessata dal titolare...e tante altre sotire che si intrecciano alla perfezione sopra una scala prima, in ospedale poi. L'avvenimento tragico non viene certo tenuto nascosto dal regista che decide di illustrarci giornali d'epoca e una dettagliata cronaca dell'accaduto proprio durante i titoli di testa. Scelta discutibile. Ho preferito la prima parte, dove conosciamo la storia delle ragazze, rispetto alla concitata seconda parte dove avviene anche una sorta di processo poco interessante. Resta comunque un film da vedere che offre uno spaccato dell'italia post-neorealismo ma ancora dentro la crisi economica.