kowalsky 1½ / 10 30/07/2007 23:20:03 » Rispondi Dunque, avrò avuto sì e no otto anni, e al Patronato i maledetti preti danno questo film: la storia imbarazzante (disgraziatamente VERA) di una Suora canterina... una sorta di figlia degenere del già deprimente Fra' Giuseppe Cionfoli che cantò a Sanremo decenni fa. La chiamavano "Suor Sorriso" e guardacaso le canzoni cantate da Debbie Reynolts sono state tradotte nientemeno che dalla nostra Oriettona Berti Nazionale. Se poi aggiungiamo a cotanto kitsch un film che è l'emblema della demenza umana, trionfo di melassa e buoni sentimenti, e che oltretutto ha un cast da capogiro (li avranno pagati almeno?), ecco che nel mio ricordo codesto pseudo-musical (?) rimane una delle esperienze cinematografiche più terrificanti di sempre. Disgraziatamente ho avuto modo di rivederlo dopo tanti anni, e il disgusto s'è trasformato in una specie di raptus omicida (nei riguardi del regista o della Reynolts, che pure mi era e mi è sempre stata simpatica). Inoltre Koster non è esattamente un regista di serie z, tutt'altro, ma qui deve aver venduto "qualcosa" di sè per realizzare una simile porcheria. C'è da augurarsi comunque che non accada più: che preti e suore non si improvvisino chitarristi o cantanti, e che emettano i loro velenosi acuti solo nello spazio silente e monastico dei conventi