Satyr 5½ / 10 15/10/2007 17:35:44 » Rispondi Peccato, un'occasione malamente sprecata: l'esordiente B. Evans ha tra le mani un soggetto molto interessante, un Kevin Costner mai così convincente negli ultimi 10 anni e un devastante Wiliam Hurt, alter ego "diabolico" capace di instaurare un'alchimia semplicemente perfetta con il suo partner di scena... i duetti tra i due protagonisti rappresentano i momenti migliori della pellicola, ma purtroppo non tutto funziona a dovere:
1- la sceneggiatura imbastisce varie sottotrame, rovinando un ruolo fondamentale come quello della Moore (i guai post-coniugali della detective uniti alle inutili sequenze dell'assassino evaso di prigione, legano pochissimo al resto della faccenda)
2- forzature sparse tra una sena e l'altra e incongruenze a go go
3- Finale stupendo e controfinale capace di rovinare tutto in appena 30 secondi
Le carte in regola per ridare linfa vitale ad un genere di cui ormai è già stato detto tutto non mancavano di sicuro, ma l'happy-end a Hollywood è sempre in agguato e del buon Mr. Brooks tra un paio d'anni non si ricorderà più nessuno.
IO13 16/10/2007 10:30:51 » Rispondi ma come fai a [vedi spoiler]
a dire che guai post-coniugali della detective legano pochissimo al resto della faccenda se sono il filo conduttore che portano all'omicidio del quasi ex marito, scena del delitto dove Mr Smith lascia le sue tracce organiche, punto fondamentale per indicarlo come "killer delle impronte"?
L'assassino pazzo sulle traccie della Moore e'una sottotrama del tutto inutile,fuori contesto e soprattutto forzata(quasi un'action movie alla bruce willis inserito in un thriller),cosi come i guai coniugali della protagonista,capaci di minare il disegno della sua personalita'con cadute di tono e situaziononi alquanto risibili.La scena del delitto popolata da traccie organiche e'irrilevante,visto che gli sceneggiatori potevano benissimo inserirla nell'appartamento dell'automobilista individuato come prima possibile vittima.