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MANHUNTER - FRAMMENTI DI UN OMICIDIO regia di Michael Mann

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The Gaunt     10 / 10  26/12/2016 23:09:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le linee d'ombra dell'animo umano, non distinto nettamente tra bianco e nero e bene e male. Solo in maniera tardiva il Manhunter di Mann è stato valutato in maniera più corretta. Solo a posteriori si è scoperto il reale valore di un film a cui in molti casi ci si deve riflettere come le superfici di specchi spezzatti dove vola la fantasia di Dente di Fata. L'isolamento di Wll Graham ha come scopo quello di essere di nuovo in gioco per catturare un mostro e per farlo deve diventare un mostro anche lui. La solitudine, tipica condizione dei personaggi di Mann, è quella lasciare fuori tutto, famiglia compresa, e affrontare quel lato perverso della sua personalità così terribile, ma anche indispensabile alla cattura del serial killer. Tecnicamente è un film straordinario, una fotografia che lascia di stucco per la sua bellezza, le regia di Mann molto misurata e la scelta azzeccata di un cast perfettamente all'altezza. Petersen al cinema ha fatto molto meno rispetto ad altri attori, ma basta questo film e Vivere e morire a Los Angeles per affermare che ha lasciato il segno. Noonan, la migliore intepretazione della sua carriera. Un serial killer sfaccettato ed affascinante, che vive in una realtà parallela alla nostra ed in un delirio sanguinario che ne riproduce le sue ossessioni. E da tenere conto anche di Joan allen e Dennis Farina. Un film semplicemente perfetto per un regista perfezionista come Mann.