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MANHUNTER - FRAMMENTI DI UN OMICIDIO regia di Michael Mann

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frine2     8½ / 10  13/03/2006 01:30:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film che, più che sottovalutato, mi sembra stranamente ignorato. Anch'io lo vidi per caso con amici....e il commento generale fu "Ah, però!"
Ottimo il taglio dato alla figura di Hannibal (qui ribattezzato Lektor): lo psichiatra folle esprime concetti filosoficamente ineccepibili, ancorché moralmente disturbanti e addirittura inammissibili (se D.io uccide indiscriminatamente, perché non dovrebbero farlo gli uomini?). Un problema complesso, con cui i filosofi del diritto si confrontano da secoli.
Ma il pezzo forte del film è l'analisi psicologica del criminale: di particolare interesse la rappresentazione della sua storia d'amore con la donna cieca, che non può riconoscerlo e che proprio per questo ne apprezza senza pregiudizi l'istintiva gentilezza di carattere.
Il percorso psicologico è analogo a quello proposto in "Heat": scomodo, originale, provocatorio.
Ben strutturato e ben intepretato, è una delle migliori traduzioni cinematografiche della saga di Thomas Harris, anche se personalmente ho preferito le potenti maschere tragiche di Demme. Ma dai libri di Harris sono stati tratti anche film piuttosto mediocri... su cui preferisco sorvolare.