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PEPPERMINT CANDY regia di Chang-dong Lee

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     9 / 10  03/01/2008 00:17:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
" Tu credi veramente che la vita sia bella?"

Una domanda a cui il grande Chang-dong Lee dà una semplice e pessimistica risposta: la vita non è bella bensì è caratterizzata da momenti drammatici e di immenso dolore.
Il regista di due piccole perle come Oasis e Green fish sforna quello che è, a mio parere, il suo personale capolavoro Peppermint Candy.
Un film sulla memoria e il dolore, il tutto narrato con l'inconfondibile stile di Chang-dong Lee, privo di retorica e immerso in quel dolore esistenziale che stringe il cuore dello spettaore fino a provare la stessa sofferenza del protagonista della pellicola.
Il film si apre col suicidio del protagonista, seguito da una serie di flashback (in stile Memento per intenderci) che raccontano le origini dell'immenso dolore del protagonista. Violenza, tradimenti, e soprattutto la perdita di un sentimento come l'amore che il protagonista non riuscì mai a trattenere vivendo nell'infelicità. Chang-dong Lee sembra quasi ammonire lo spettatore evidenziando come il sentimento amoroso è fondante e fondamentale per una vita serena, l'unico rimedio al male di vivere e alle difficoltà del quotidiano. Ma tale messaggio è soffuso e nascosto tra le pieghe di una pellicola intrisa di dolore e di sofferenza ma anche di poesia.
Un film straordinario, con una regia ottima assolutamente essenziale che non si perde in virtuosismi ma ci permette di entrare nel protagonista nella sua psicologia complessa resa magnificamente da un bravissimo Kyung-gu Sol (già protagonista di Oasis).
Un film assolutamente consigliato ma difficilmente reperibile
Tom24  14/02/2008 22:57:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
uh l'ho fatto aggiungere io se non sbaglio... del regista devo vedere ancora tutto...