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SLUMBER PARTY MASSACRE regia di Amy Holden Jones

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phemt     6½ / 10  19/12/2011 10:57:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Slasher semplice e diretto privo di sovrastrutture che va a chiudere la prima grande ondata cinematografica degli slasher americani (da lì in poi molti film del genere saranno, anche, e a volte soprattutto, pensati per il mercato home video) che incassò benino anche perché spinto da una pubblicità particolare… E' infatti il primo slasher ad essere diretto da una donna, Amy Holden Jones poi sceneggiatrice della saga Beethoven (quella col cagnone), e scritto da Rita Mae Brown attivista per i diritti delle donne, non per nulla uscì con la tagline "il primo slasher femminista della storia"…
In realtà di femminismo qui non è che ce ne sia tantissimo visto che la Jones indugia spesso e volentieri sui corpi femminili per attirare il pubblico maschile, ma si sa, il genere slasher ha le sue regole!
Rimane però la metafora della simbologia fallica del trapano mediante il quale vengono perpetrati gli omicidi e una certa visione del maschio come sesso debole!

Lo spunto di base è lo slasher classico soprattutto l'Halloween di Carpenter compreso il maniaco spione e silente… Il problema è che il volto scoperto e la mancanza totale di espressioni facciali rende la sua figura a volte ridicola se non addirittura inquietante (in senso però non troppo positivo)… Probabilmente con un killer mascherato il film ne avrebbe notevolmente giovato!
Dove il film da il meglio di se è in un body count alto, una discreta dose/fattura dello splatter e in una serie di omicidi nel complesso non male!

Così così la regia, discreta la fotografia, cast da dimenticare… La protagonista Robin Stille (dopo una carriera avara di soddisfazioni) si suiciderà nel 1996 a 35 anni; da anni lottava contro un serio problema di alcolismo!

Il successo al botteghino portò ad un paio di seguiti più un altro apocrifo… Nulla di imperdibile ma calato nel suo contesto è un prodotto onesto! Difficilmente deluderà gli appassionati!