Granf 10 / 10 02/01/2009 14:47:36 » Rispondi ...Rosabella... Si apre con questa parola pronunciata in punto di morte dal protagonista, il magnate della stampa Charles Kane, il film d'esordio di Orson Welles. Un giornalista ripercorre il passato dell'uomo, attraverso le testimonianze delle persone che lo conoscevano, per cercare il significato della parola. Nel 1941 il regista e interprete della pellicola che segnerà per sempre il cinema, aveva solo ventisei anni (se non è un genio lui). Gia famoso per aver dato il suo contributo in ambiti teatrali e radiofonici, Welles fu il primo, con questo film, ad attuare notevoli e nuovissime tecniche di ripresa, del tutto differenti da quelle che avevano caratterizzato il cinema dalla sua nascita. Prima cosa: la profondità di campo, che possiamo notare, ad esempio, nella scena del puzzle dove avviene un dialogo a distanza tra Kane e la sua seconda moglie. Essa si aggiunge al tradizionale campo-controcampo nel montaggio e ai vertiginosi piani sequenza che rappresentano l'altra novità del cinema di Welles. Il modo in cui le vicende vengono narrate è assolutamente avanti coi tempi, impensabile per il 1941. Diverse prospettive e punti di vista si mescolano attraverso l'uso del flashback: potente mezzo per ricostruire la storia dell'uomo che ha rivoluzionato l'utilizzo del giornale. Un uomo che ama se stesso e nessun altro (Solo una persona può decidere il mio destino, e quella persona sono io), che non ama il denaro ma ama la fama (io sono un'autorità su come far pensare la gente), che non ama aiutare i deboli ma ama che i gionali dicano che "Charles Forster Kane aiuta i deboli". Un uomo che è stato definito un nazista e allo stesso modo un comunista; che colleziona gioielli e fredde opere d'arte . Chi è Rosabella? E' l'opera d'arte più bella che possedeva: la sua infanzia, o meglio, il ricordo della sua infanzia.
Truffaut ha detto: "Appartengo a una generazione di cineasti che hanno deciso di fare film avendo visto Quarto potere". Non serve aggiungere altro per far capire l'influenza, che più di qualunque altro, questo film ha avuto nella cinematografia mondiale. Si potrebbe dire che esistono i film creati prima di Quarto Potere e i film creati dopo "Citizen kane". Il miglior esordio di sempre...il miglior film della storia. Un'opera che resterà attualissima ancora per anni. Emozionante e ammaliante come nessun'altra.
"Lo sa, signor Bernstein? Se non fossi stato molto ricco, forse sarei potuto diventare un grand'uomo."
wega 21/01/2009 15:15:47 » Rispondi In realtà la profondità di campo e tutto il resto, compresa la narrazione a flashback anche se non in questo modo, era già stata fatta prima, almeno 15/20 anni.
Granf 21/01/2009 20:18:26 » Rispondi Si, diciamo che anche i Lumiere l'avevano utilizzata, però in modo quasi inconsapevole se non sbaglio (parlo della profondità di campo). E comunque ho letto che era stata quasi vietata a hollywood e Welles la ripropose per la prima volta, insieme ai piano sequenza, in maniera consapevole appunto. Ed era decisamente un azzardo per il periodo. E secondo me in pochi riescono ad avvicinarsi al suo stile ancora oggi. Poi c'è l'espressionismo, l'utilizzo del flashback in questo modo come dici tu, ecc. Un film comunque rivoluzionario...
ULTRAVIOLENCE78 03/01/2009 17:40:21 » Rispondi Peccato di "lesa maestà". Prima di pstare questo commento, dovevi chiedere il permesso al "guardiano-alieno" di Welles.
Ebbene sì. Il mio ardire è stato punito -vedi la risp. alla rece "il processo"- e sono stato conseguentemente iscritto nella sua personalissima lista di proscrizione. Poi però -e non so per quale ragione- pare che sia stato graziato.
Quanto a te, non so che fine farai: dipende dal suo umore...
Allora sono perduto visto che mi sono dato al cinema di Welles... A proposito de "Il Processo", c'è qualche spoiler nella recensione? Che dici lo guardo prima e poi la leggo? Il prossimo commento sarà L'infernale Quinlan! Si salvi chi può...
In realtà ti consiglierei di leggere prima Kafka -se non l'hai ancora fatto o se la sua lettura risale a parecchio tempo fa -e poi di vedere il film, che a mio avviso è grande ma non paragonabile al referente letterario. Peraltro, come Mauro Lanari ha segnalato, Welles nella sua trasposizione ha omesso il nono capitolo, che è uno dei più cruciali del romanzo in quanto mette in luce -attraverso il buio paradossalmente - il contrasto Fede/Ragione. Mi sa che questa volta la Megalomania di Welles ha un pò toppato...
Di spoiler penso che non ce ne siano, e anche se così fosse sarebbero relativi dato che lo svolgimento della trama in sè non è importante. In ogni caso io leggo libri e guardo film sempre e soltanto indipendentemente dalle critiche altrui. Queste le leggo me le guardo solo a "a posteriori". Ciao e buona futura visione.
Granf 03/01/2009 19:20:38 » Rispondi Si anche io guardo film indipendentemente dalle critiche, ma visto che l'avevi citato e che ultimamente mi sto guardando tutti i film di Welles mi sono incuriosito non poco, anche perchè mi trovo spesso d'accordo con le tue recensioni. Il libro di Kafka purtroppo non l'ho letto, a questo punto vedrò di procurarmelo e di rimandare la visione. Ciao.