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IL NASCONDIGLIO regia di Pupi Avati

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atticus     6½ / 10  18/03/2011 01:07:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il ritorno di Pupi Avati all'horror gotico fu un tristissimo fallimento critico e commerciale (memorabile la lettera diffusa su Dagospia in cui il regista rimproverava i componenti della troupe, rei di non aver saputo creare un giusto passaparola tra parenti e amici...), francamente immeritato.
Il film ha tutti i limiti di una produzione italiana malamente trasportata all'estero ma il giochino di mistero, seppur improbabile (lei, fresca di rilascio da una clinica psichiatrica e vedova di un marito suicida, si improvvisa detective nella speranza di poter aprire un ristorante in una magione losca e disabitata, teatro di macabri delitti anni orsono...) e pieno di ingenuità (penoso il personaggio dell'avvocatessa interpretato dalla Sciò), regge piuttosto piacevolmente e l'Avati's touch è riconoscibilissimo, dalla suspense cercata a suon di bisbiglii infantili e atmosfere lugubri a quel sano disprezzo verso suore e pretacci vivo sin dai tempi de "La casa dalle finestre che ridono".
In più c'è un cast di vecchi glorie da museo delle cere che di per sé sarebbe imperdibile.
Un volenteroso tentativo di cinema di genere degli anni 2000 da uno dei suoi padri, prova che in Italia film così non sono del tutto impensabili.