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SALVATE IL SOLDATO RYAN regia di Steven Spielberg

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Dom Cobb     6 / 10  15/01/2017 14:31:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Europa, 1944. Lo sbarco in Normandia è avvenuto e le truppe americane hanno iniziato la lenta conquista del continente, strappandolo via ai tedeschi. Ma ecco che giungono notizie dall'alto: bisogna trovare un tal soldato James Ryan, ultimo sopravvissuto di quattro fratelli, e riportarlo a casa. Una squadra capitanata dal severo Miller viene inviata in territorio nemico per portare a termine la missione...
Se qualcuno mi chiedesse se sono un fan del cinema di Spielberg, allora risponderei di sì senza esitazione; ma se quella stessa persona, fino a poco tempo fa, mi avesse chiesto quanti dei suoi film ho visto, allora mi sarei visto costretto a rispondere che si tratta solo di una minoranza: le opere sue con le quali sono cresciuto si limitano fondamentalmente ai tre Indiana Jones, e solo in un secondo momento mi sono cimentato in altri lungometraggi più impegnati. E dopo aver guardato a molte di queste opere, la mia risposta non cambierebbe affatto: sono ancora un grande fan di Spielberg, ma più guardo i suoi film, più sono convinto che, fatta qualche eccezione come Schindler's List, innegabilmente il suo capolavoro, lui valga più sul lato tecnico che su quello emotivo o narrativo.
Salvate il soldato Ryan rientra, per me, nella stessa categoria di film come Jurassic Park o lo Squalo o Incontri ravvicinati del terzo tipo, dove a brillare sono qualità tecniche come fotografia, montaggio, effetti speciali e sonori, per non parlare delle musiche, ma quando si tratta di esaminare la storia o i personaggi, le evidenti falle vengono a galla.
Come ho già detto, il lato tecnico è a dir poco impeccabile, ed è anche il motivo che fa guadagnare a questo film un voto tutto sommato positivo: è davvero ammirevole il grado di realismo con cui Spielberg è capace di infondere le scene d'azione, in particolare quella iniziale dello sbarco in Normandia, anche se forse mi trovo nella minoranza nel dire che quelle immagini non mi hanno mai veramente sconvolto. Forse sono strano io, o forse mi riesce tollerabile guardarle perché so che si tratta solo di un film;


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o più semplicemente, le immagini non sono niente di così terrificante e ci sono altri film che hanno fatto di peggio in termini di gore e violenza (cito un Tarantino a caso, giusto per fare un esempio). Difficile inoltre non menzionare la colonna sonora del sempreverde John Williams, che ancora non ha perso il suo smalto.
Purtroppo, per quanto riguarda la storia e i personaggi, è lì che tutto crolla come un castello di carte: molti, leggendo la sinossi della trama, potranno immaginare a che cosa mi riferisco. Per cominciare, non ho parole per descrivere l'implausibilità della premessa, che davvero porta la sospensione dell'incredulità a nuovi livelli: davvero dovrei credere che il governo intenda mettere a rischio le vite dei propri uomini per salvare un tizio soltanto perché è l'ultimo figlio sopravvissuto di una vedova? Insomma, anche se credessi che il governo, tanto più quello americano, non è la mostruosità che molti pensano, da qui a credere che si comporti come un buon samaritano che ha a cuore la vita di ogni singolo uomo, donna e bambino del proprio paese va ben oltre la semplice forzatura, è quasi un insulto all'intelligenza... in effetti, adesso credo di capire perché il film agli americani piace così tanto. Un tale concentrato di retorica da nausea è abbastanza raro da trovare.


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Di conseguenza, qualsiasi ambizione il film possieda a livello emotivo o tematico svanisce e tutto si riduce soltanto a un involucro dal bell'aspetto ma terribilmente, inevitabilmente vuoto. Non ci sono temi interessanti da sviluppare perché la trama è così improbabile, non c'è nulla sotto la superficie di realismo e violenza che si intende comunicare, e quando alla fine molti dei protagonisti si sacrificano per il nostro prode soldato, si ha la sensazione che non ci sia peso nella loro morte, perché è avvenuta per una causa completamente campata per aria. Perciò cosa c'è qui, oltre le qualità tecniche?
I personaggi, direte voi, se non che ad eccezione di Tom Hanks e Matt Damon nel ruolo del soldato del titolo, non si ricorda praticamente nessuno, e anche questo, soltanto perché i due sono bravi attori che ce la mettono tutta per infondere i propri ruoli di un minimo di empatia; e il fatto che ci riescano, a dispetto della fragilità dello script, è davvero notevole. Per il resto, se ne distingue solo un altro, ma questo soltanto in negativo.


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E il tutto viene contornato da un ritmo altamente incostante, anche se la fonte del problema risiede ancora una volta nella sceneggiatura: il fatto è che non c'è abbastanza storia per sostenere quasi tre ore di film, anche se, visto il modo in cui più di un terzo della durata sono occupati dalla lunga battaglia iniziale e l'ancora più lunga battaglia finale, uno potrebbe supporre che un'ora e mezza sia in fondo sufficiente. Ma ecco il punto: queste scene di battaglia non hanno bisogno di essere così lunghe, e il più delle volte finiscono per somigliare a dei puri esercizi di stile, prolissi e auto-indulgenti. Non sto mettendo in discussione le intenzioni di Spielberg, perché sono convinto fossero buone, ma è chiaro come in molti punti si sia lasciato prendere la mano.
Perciò, alla fin fine, forse ho lasciato che il film sembrasse più brutto di quanto non lo sia davvero, ma anche se si guadagna la sufficienza per l'abilità della troupe (Oscar meritati in tutte e cinque le categorie), si tratta più che altro di rispetto per le persone che ci hanno lavorato. Se dovessi misurare la qualità di un film solo badando al mio coinvolgimento emotivo, il voto finale sarebbe stato molto più basso.
Mildhouse  16/01/2017 13:34:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Trovo che il giovane codardo sia uno degli elementi che mi ha permesso di apprezzare maggiormente il film : Come tu stesso hai giustamente sottolineato, é piuttosto raro in questi film scovare un personaggio che non sia in grado di riscattarsi ma che addirittura peggiori col tempo
In poche parole, ho trovato la sua presenza non strettamente necessaria ma tutto sommato utile a donare al film una maggiore drammaticità
Dom Cobb  16/01/2017 23:10:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certe cose si basano tutte sul gusto personale, posso capire che a te sia piaciuto quell'elemento. Mi spiace solo di non essere della stessa opinione.