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SALVATE IL SOLDATO RYAN regia di Steven Spielberg

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     9 / 10  22/02/2011 21:38:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La scena di battaglia che dà inizio a "Salvate il soldato Ryan" é assolutamente spietata. Due esili fermalibri compaiono all'inizio e alla fine del film come facile espediente emotivo, e Spielberg incoraggia il suo compositore di fiducia Jonh Williams ad abbandonarsi alla sua vena strappalacrime. Le stesse tecniche usate per descrivere gli orrori della guerra nella maestosa scena della battaglia iniziale vengono usate dal regista anche per mettere in moto il più tradizionale conflitto bene-male del finale. Ma la familiare dicotomia finisce per trasformare il messaggio contro la guerra in qualcosa di più provocatorii. La guerra é un inferno, spiega Spielberg, ma non per chi vince perché la vittoria in definitiva é ciò che concede il diritto di dettare le regole della morale. "Salvate il soldato Ryan" ha cmq una dose sufficiente di lati oscuri in agguato nella nebbia per allontanare da sé ogni accusa di cieco patriottismo. Guardando le migliaia di tombe, un soldato chiede alla moglie: "Sono stato bravo?", che é un modo ambiguo di chiedere se ne valeva la pena e se c'é una giustificazione a ciò che é successo.