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SALVATE IL SOLDATO RYAN regia di Steven Spielberg

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Niko.g     10 / 10  06/07/2012 12:24:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cinque premi Oscar, uno più meritato dell'altro.
Questo film è un capolavoro di regia e di tecnica realizzativa. Si fa sentire come il fischio di una pallottola che ti sfiora l'orecchio. Picchia pesantemente quando deve farlo e ti risolleva infine da terra.

Le critiche principali che riceve, sono essenzialmente due:
1. costruito per l'Oscar;
2. pieno di retorica.
Sulla prima non dico niente, perché la considero semplicemente inconcepibile.
Riguardo alla seconda, posso dire che personalmente non mi frega nulla se nel film gli americani sono buoni e belli e i tedeschi brutti e cattivi. Primo, perché questa è la guerra di liberazione dell'Europa dal nazismo e se qualcuno associa il patriottismo e la bandiera americana alla retorica, è solo perché ha la fortuna di sentire gli spari e le bombe in dolby surround, ciancicando pop-corn su una poltroncina di velluto. Secondo, perché l'eroismo incarnato dal capitano Miller e dai suoi soldati, non è patinato e becero, ma sincero e sofferto, come il pianto del caporale Upham. Terzo, perché ciò che conta è che la narrazione diventi lo strumento per superare in modo catartico l'abominio della guerra, non permettendo che lo spettatore si perda in un asfissiante nichilismo (a questo ci pensa spesso la guerra reale). Il cinema è il mezzo per andare oltre, per esorcizzare il dolore recuperando slanci vitali e punti di riferimento esistenziali, indipendentemente se l'eroismo sventoli su una bandiera a stelle e strisce.
Tutti amano lo spietato e feroce sergente Hartman firmato Kubrick. Non è forse anche quella una dannata forma di retorica? Sono forse tutti così spietati e bastardi i sergenti?! Quindi è ora di piantarla di tirar fuori la retorica solo quando emergono i buoni sentimenti e il senso del dovere!
Spielberg, vivaddìo, ci racconta una guerra dove i soldati non pensano solo alla fìga, come in Full Metal Jacket, ma anche alla patria, alla famiglia e a nostro Signore. Perché, da che mondo è mondo, certi valori non si tradiscono. Gratitudine e riconoscenza comprese.
rain  10/07/2012 17:09:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandissimo commento, mi hai rubato le parole di bocca!
Niko.g  10/07/2012 17:51:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie :-)
Vick S. Bateman  29/01/2013 21:25:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gran commento, era ora che qualcuno dicesse le cose come stanno.
Sentenza  27/09/2012 02:08:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravo..gran bel commento..