madre! regia di Darren Aronofsky USA 2017
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madre! (2017)

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locandina del film MADRE!

Titolo Originale: MOTHER!

RegiaDarren Aronofsky

InterpretiJennifer Lawrence, Domhnall Gleeson, Michelle Pfeiffer, Javier Bardem, Ed Harris, Jovan Adepo, Cristina Rosato, Brian Gleeson, Stephen McHattie, Kristen Wiig, Stefan Simchowitz.

Durata: h 1.55
NazionalitàUSA 2017
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2017

•  Altri film di Darren Aronofsky

Trama del film Madre!

Madre!, il nuovo film di Darren Aronofsky, racconta di un poeta in crisi creativa che vive con la giovane moglie in una casa isolata che era quella della sua infanzia. Lei si occupa di lui in tutto e per tutto, e ha rimesso in sesto la villa con le sue mani dopo che un incendio l'aveva distrutta quasi completamente. Ma la devozione della ragazza e l'idillio del loro isolamento vacillano quando suo marito accoglie in casa uno sconosciuto, e quando poi questi fa arrivare lì prima la moglie, poi i due figli perennemente in lite. Fino a quando un evento traumatico sembra sbloccare la situazione, con conseguenze impensabili e apocalittiche.

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Voto Visitatori:   6,74 / 10 (78 voti)6,74Grafico
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Voti e commenti su Madre!, 78 opinioni inserite

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Cinder  @  10/03/2024 21:22:16
   10 / 10
Gran metafora. Bellissimo!

Oskarsson88  @  06/04/2023 22:33:21
   7 / 10
Film piuttosto pazzoide incentrata sul rapporto di una giovane donna che vorrebbe essere madre e fa di tutto e dà tutto l'amore possibile al marito artista che però sostanzialmente la usa per i suoi scopi creativi, il tutto in salsa horror e grottesco. Mi è piaciuto anche se non è spaziale. Avevo intuito vari punti, soprattutto nel suo intento circolare...

Signor Wolf  @  17/06/2022 22:12:07
   6 / 10
Sono all'antica, per me un film di due ore va comrpeso nelle due ore di film.

Se bisogna scervellarsi per capirlo, dopo aver visto il film, significa che lo sceneggiatore (che qui è anche regista) non è riuscito a fare il suo lavoro.

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Ultima risposta 17/06/2022 22.44.05
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marcogiannelli  @  04/01/2022 00:21:04
   8½ / 10
Che genio sottovalutato Aronofsky. Un autore con il proprio stile e i propri temi. Capisco che per un film coraggioso e ambiziosissimo si possa varcare una linea di arroganza che rende Madre un prodotto anche respingente. Ma è cinema vero, di uno che sa di essere bravo e te lo fa vedè.
E' un film metaforico e ovviamente la metafora va capita e assimilata in un tempo utile per essere ancora nella visione. Non sto qui ad elencare cosa Aronofsky abbia voluto rappresentare, il web è pieno di particolari e lo stesso regista ha raccontato la sua idea del film.
La regia è ossessionante, come spesso gli capita di fare Aronofsky sta addosso ai propri protagonisti con delle inquadrature in primissimo piano togliendoci proprio il respiro e immedesimandoci tantissimo con il personaggio che seguiamo.
Bravissima la Lawrence, una musa, una dea per il regista. Ovviamente sempre superbo Bardem.
Comunque scendi da quel ***** di lavello perfavore.

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Ultima risposta 16/12/2022 15.38.52
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alex94  @  28/07/2020 20:15:59
   6½ / 10
Progetto ambiziosissimo questo film di Aronofsky, progetto nel quale il regista credeva fortemente visto che se lo è sia sceneggiato che coprodotto.
È un film che fino ad un certo punto diverte ed intriga, per poi crollare nella mezz'ora finale sotto il peso di troppe metafore e simbolismi che non fanno altro che confondere lo spettatore.
Personalmente proprio a causa di questo non riesco a dire se l'ho apprezzato o meno,una pellicola che divide e fa discutere...

gemellino86  @  09/02/2020 19:32:39
   7½ / 10
Direi che mi è piaciuto. Questo è un film che va compreso perchè trasmette una metefora importante sulla follia umana. Bravissima Jennifer Lawrence. Bardem e Pfeiffer ben calati nella parte. Ci tengo a sottolineare che non è per tutti.

Jokerizzo  @  28/01/2020 10:40:24
   7 / 10
Mother! è ingabbiato soltanto nel suo formalismo e tutta la serietà con cui vorrebbe disturbare e colpire gratuitamente lo spettatore si trasforma in un'arma a doppio taglio che si fa involontariamente ridicola. Neanche attori formidabili come Jannefer Lawerence, Javier Bardem, Ed Harris e Michelle Pfeiffer possono salvare il film dal tracollo, risultando soltanto la copia sbiadita e isterica di loro stessi.

al3Viste  @  21/10/2019 15:50:43
   7½ / 10
Metafora biblica fin troppo esplicita, argomento che mi prende davvero poco. Ma film realizzato secondo me in maniera davvero impeccabile nelle atmosfere che riesce a creare.
Un film che ripercorre la storia (dal punto di vista biblico ovviamente) dell'umanità, ma senza riuscire a toccare le corde che riesce ad esempio a toccare Malick in The tree of life (va beh non è che ci siamo paragoni da fare a riguardo). Ma la parte "home invasion" crea la giusta ansia e disagio che si richiede a situazioni del genere. Fosse stato un thriller forse gli avrei dato 9. L'ultima mezz'ora è in effetti notevole e disturbante come dovrebbe essere la fine del mondo. Magari se lo rivedessi gli darei 8, chissà.
Scusate il commento noioso e confuso.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  16/09/2019 19:12:30
   10 / 10
E niente... dopo lo spossamento post visione che ho subito, e dopo alcune riflessioni sentenzio Madre! come capolavoro..... impeccabile in tutti gli aspetti, un film che certamente verrà rivalutato in futuro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  28/08/2019 23:15:16
   6 / 10
Hanno già scritto tutto negli altri commenti.
Un film che nella prima parte è quasi un teatro dell'assurdo, molto lento e con un'atmosfera disagevole. La seconda parte picchia giù duro, un'apocalisse biblica con scene decisamente esplicite.
Il reparto tecnico e scenografico è impeccabile, così come il cast attori, bravissimi.
Ma il film non lo consiglierei a tutti, né ho voglia di rivederlo. Mi ha lasciato troppe emozioni scomode.

Thorondir  @  11/02/2019 10:17:11
   8 / 10
Si intuisce fin dall'inizio che c'è qualcosa che non va nella coppia e nella casa e la prima parte è un crescendo di sensazioni, dubbi, paure, e psicologia che Aronofsky riesce a rendere benissimo grazie all'utilizzo superbo, quasi ossessivo della camera a mano, con cui di fatto gira l'intero film. Poi arriva un'esplosione di avvenimenti in una sorta di Gilliam-Bunuel sotto acidi e il film prende una piega ancora più grottesca e particolare. Cosa voleva dirci Aronofsky? La Lawrence è la nostra madre terra che l'uomo non sa preservare e distruggere? Madre è un attacco diretto alla prepotenza e alla follia dell'uomo, incapace di prendersi cura di ciò che dovrebbe amare? Forse il reale messaggio, al di là delle possibili inerpretazioni, lo sa solo Aronofsky. Certo è che Madre è un film coraggioso, unico, avvincente, fuori dagli schemi dell'attuale spettacolarizzazione computerizzata che vuole far spegnere il cervello allo spettatore dandogli solo intrattenimento spicciolo e magalomane.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  05/11/2018 19:36:39
   7½ / 10
Aronofsky si conferma un grande autore offrendo un film non semplice che offre chiavi di lettura e spunti di riflessione. Brava Jennifer Lawrence, su cui poggia tutta l'opera.

Macs  @  05/08/2018 21:50:42
   9 / 10
Dopo "The Fountain", "Requiem for a dream" e "Black Swan", altra genialata del buon Darren che non delude quasi mai. Il film è complessissimo, nel senso che può essere letto a infiniti livelli; quindi se si sceglie un livello superficiale, in realtà è semplicissimo. Ma è questo il pregio delle opere complesse, la capacità di fare discutere e parlare di sé senza che si possa effettivamente arrivare a una soluzione che vada bene per tutti. Forse è un approccio un po' presuntuoso, arrogante, ma se l'opera è poi di questo valore e spessore, in realtà è l'unico modo di porsi possibile. Chiaramente ho anch'io una interpretazione, o più correttamente una marea di interpretazioni, che preferisco e che metterò nello Spoiler. Di certo, senza spoilerare, si può dire che è un film che viaggia almeno su due binari a livello "profondo": l'isotopia biblico-religiosa, e quella ecologista. Sempre senza spoilerare, si può parlare del lato tecnico: eccellente, regia ispirata e attori diretti in modo fantastico, la Lawrence poi qui è praticamente... divina. Fotografia calda, assenza di colonna sonora se non per un battito/ticchettio metallico che accompagna alcune scene e che batte sul senso di angoscia che è la cifra essenziale dell'opera. La regia di D.A. poi, con lunghi piani sequenza e close-up continui che seguono Jennifer nei movimenti, con rarissimi campi larghi, contribuisce a ricreare claustrofobia e senso di oppressione. Un ritmo discontinuo che accelera vorticosamente nel finale. Miriadi di citazioni. Filmone.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

krystian  @  04/08/2018 08:23:46
   10 / 10
Che film! Mamma mia, niente ti può preparare alla visione di Madre! Un'opera a dir poco inenarrabile, delirante e travolgente, secondo dopo secondo, minuto dopo minuto, via via sempre più sconvolgente sino ad un finale esplosivo. Il tutto girato all'interno di una casa! Sembra quasi una presa in giro, ma in quella casa accadde di tutto e di più, dalla pace al caos più totale, sino a sfiorare l'apocalittico!
A tratti si ride (la scena degli ospiti che dipingono il muro e quella dove sfondando il lavabo), a tratti si rimane angosciati, a tratti non si capisce un c**** e, giusto per non essere da meno, a tratti si rimane violentemente disturbati. Per l'appunto, non si tratta di un horror, ma piuttosto un thriller-drammatico-psicologico, benché sia davvero arduo catalogarlo sotto un genere cinematografico.

Al di là del completo delirio visivo e dello svolgimento apparentemente senza senso, sotto sotto ce l'ha eccome, Madre! può esser visto come un'allegoria e il bello è trovarne tutti i significati e attribuirgli un senso, senso che io ho trovato (in parte) nel finale. Una seconda visione è d'obbligo per catturare le sfumature e le citazioni nascoste (che possono essere frasi che prima apparivano insensate, alcuni fatti etc.).
Voglio spendere due parole per la sublime e intensissima interpretazione di Jennifer Lawrence, calata perfettamente nella sua parte!

Madre! è stato un viaggio delirante, assurdo e spiazzante, qualcosa di mai visto prima. E per fortuna che ci sono ancora dei registi così visionari e geniali. Registi che rischiano.
Il risultato è uno dei miglior film della decade. Centodieci e lode!

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Ultima risposta 14/03/2020 21.35.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  03/06/2018 14:20:16
   7½ / 10
Dopo il pessimo passagio di "Noah" Aronofsky torna ad inserire il tema biblico nei suoi film e lo fa dalla prospettiva (tutti i 120 minuti di film!) di una donna che sta per mettere alla luce il figlio del "poeta". Questo D.io che creca di gestire l'Eden in modo che l'uomo non possa distruggerlo. Ma i peccatori Adamo ed Eva sono dietro l'angolo. Malgrado la bonta' del poeta il caos prima o poi arriva. E lo fa con mezz'ora di pura follia, ricca di metafore e molto disturbante.
Molte cose del film non saranno chiare ma come si puo' sparare addosso ad un regista che riesce a fare qualcosa di diverso dal solito?
Per me il cinema è anche questo. Bentornato Darren!

Filman  @  09/05/2018 13:45:21
   8 / 10
Lodi e ammirazioni andrebbero dovute ad alcuni registi anche solo per il loro tentativo di battere una strada amabilmente controcorrente, forse anche controproducente, giustificata solo ed esclusivamente dalla loro volontà artistica, meglio se non relegata al semplice addobbo tanto chic quanto inutile ma con il compito di essere la stessa spinta intenzionale del film. Darren Aronofsky espone un esercizio anarchico di questo tipo sotto i riflettori più luminosi dei palcoscenici più in vista, e tanto basterebbe per rendere MOTHER! un film estremamente interessante, vista anche la tenacia necessaria a concludere un progetto ermeneutico in un periodo in cui la stessa piazza d'avanguardia preferisce non avvicinarsi ad un surrealismo concettuale. La dipendenza dai passati maestri è sinonimo di maturità e l'indeterminabilità degli intenti, compresa ma non precisamente posizionata tra una stravolgente rielaborazione filologica (quella dell'Antico Testamento), un'ambigua disamina morale (sulla noncuranza dell'essere umano) e una speculazione professionale (sulla crisi artistica), non è una criticità: tutt'al più una debolezza messa in scena con una follia tale da vanificare ogni tipo d'equilibrio. La bravura del regista nel provocare sensazioni di malessere è dimostrata dalla continua esplorazione di nuovi percorsi per arrivare allo spettatore, così come la sperimentazione più macroscopica, un testa coda stilistico che arriva quasi improvvisamente, renderà questa pellicola un modello narrativo quasi a sé.

jek93  @  16/04/2018 10:57:48
   9 / 10
Dal mio punto di vista sono possibili 3 tipologie di atteggiamento verso questo film:
1)O non lo si vede perché si è consapevoli di non avere lo stomaco e il gusto da cinefilo per vederlo;
2)O lo si odia per scene esageratamente grottesche, apparentemente senza senso, e per il generale grosso punto di domanda che sorge spontaneo alla fine del film;
3)Oppure lo si ama per quello che è: un film unico, con analogie teologiche mai viste trattate con queste tecniche cinematografiche, un gigante puzzle le cui risposte non sono poi così difficili, e con recitazioni superbe.

Io, personalmente, mi trovo nell'ultima categoria: un capolavoro, nel suo, unico, genere, anche se non penso sia un film adatto al mainstream

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Ultima risposta 30/07/2018 12.51.41
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Invia una mail all'autore del commento mistress999  @  02/04/2018 19:39:14
   8½ / 10
La follia di Aronofsky raggiunge l'apice in quest'opera estrema, violenta, cruenta, paradossale, ansiogena, claustrofobica. E' una pellicola che ti tiene incollato allo schermo dall'inizio alla fine, ricco di interpretazioni possibili (oltre a quelle già date). Ce ne fossero di più di film coraggiosi come questo, invece siamo fin troppo abituati a film ''comodi'' ed ad un modo di fare cinema standard e classico.
In definitiva: bello nel suo totale e meraviglioso squilibrio.

kosè82  @  02/04/2018 09:14:15
   6 / 10
Film troppo pretenzioso. Due ore e una miriade di tematiche affrontate, non sempre al meglio. Bardem non mi è piaciuto, meglio la Lawrence. Forse il meno riuscito dell'ottimo Aronofsky.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  01/04/2018 03:46:40
   7 / 10
Anorofsky tiene incollato lo spettatore alla sedia fino all seconda parte quando subentra, diciamo, troppa carne al fuoco. Non si puo' dire certo che giochi di sottrazione anzi... Tra Polanski e lo Yuzna di Society un thriller blandamente horror che si arrampica tra gli specchi edipico-biblici di un raffazzonatissimo finale.
Eppure "Mother!" e' un film sconvolgente e coinvolgente nel suo Delirio e la rediviva Pfeiffer e' davvero da antologia.
Pur essendo un film "contro" finisce per inglobare parametri o trucchi da mainstream movie. Difetti? Oh tanti ma va visto. E la Lawrence in pericolo di dimora stile Cane di paglia e' assolutamente perfetta

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  31/03/2018 14:14:32
   6½ / 10
Rinchiudete Aronofsky, dopodiché godetevi la follia pura del suo cinema.

KINGLIZARD  @  26/03/2018 10:26:02
   6½ / 10
Film ben interpretato e diretto egregiamente..cast di prim'ordine.
è un film molto duro da digerire, Aronofsky dopo una serie di film normali torna al genere allegorico stile "L'albero della vita",ecco, se avete apprezzato tipo, quest'ultimo film, ve lo potrei consigliare..altrimenti statevene alla larga..
Nel complesso posso dire che mi è piaciuto...a qualcuno può risultare sconvolgente..anche se sono genitore io non l'ho trovato poi cosi sconvolgente..ormai ero entrato nell'allegoria "seppur fastidiosa" e avevo capito dove voleva andar a parare..
Non credo sia un capolavoro..certo dopo i primi 60 minuti il film ha cominciato secondo me ad essere eccessivamente ridondante ed andava a mio parere risolto prima..come minimo 20 minuti potevano essere tagliati ed al limite aggiunti ad una versione "UNCUT"

antoeboli  @  17/03/2018 16:19:35
   6 / 10
Film di difficile comprensione ,a meno che non si vada a spulciare la sua chiave di lettura profondamente religiosa . in caso contrario rimane un film che emana un'atmosfera malata ,dove il personaggio della Lawrence sembra scritto per far arrabbiare lo spettatore per via di quel suo comportamento troppo buonista fino alle battute finali .
Tra i fattori positivi va citata la regia e la fotografia che offre scenari anche surreali , dove non capiremo mai in che anno ci troviamo , ma soprattutto in un film che tende la sua corda a svolgersi sempre in questa grossa villa di campagna .
Bardem invece un pò così così che poi hanno fatto la coraggiosa scelta di optare su due attori con grosse differenze di età , cosa che si nota anche in un dialogo del film .

markos  @  11/03/2018 12:55:26
   8 / 10
E' un film strano, difficile e complicato. Jennifer Lawrence attrice del momento, bella e brava. Ottima interpretazione. Ci si immedesima in lei con una facilità impressionante ( io sarei sclerato subito).
Dopo aver letto tutti i commenti positivi che negativi in questo sito sono arrivato ad avere un voto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  06/03/2018 17:45:00
   8 / 10
Film coraggioso,potente a tratti invasivo e disturbante ,dalla trama complessa dalle diverse sfacettature e interpretazioni ..merita sicuramente un aseconda visione .
Molto bene la Lawrence , anche Bardem che all'inizio mi sembrava la solita statua di cera poi cresce nella sua sottile follie ..
Benissimo la regia , con la scena dell'invasione veramente claustrofobica e angosciante.

The BluBus  @  25/02/2018 22:02:49
   8 / 10
Avercene di film così, non esente da difetti ma ambizioso ben girato e fuori dagli schemi.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  31/01/2018 12:06:01
   6 / 10
Sono molto in difficoltà a valutare un film del genere. Fra due o dieci anni, quando lo rivedrò, magari lo considererò un film da 10 o un film da 2. Poco Importa.

Ad oggi, per me, è un film da 6.

Perché un metaforone così urlato e compiaciuto è davvero difficile da apprezzare in toto.

Però una cosa me l'ha insegnata: non dare in pasto alla folla le proprie idee. E' per questo che non scriverò una recensione dettagliatissima, utile e ispirata. Ma solo 'ste quattro righe del catzo.

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Ultima risposta 01/02/2018 08.53.39
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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  31/01/2018 02:08:31
   10 / 10
Segue SPOILER.

Di tutte le interpretazioni che ho potuto scovare nei meandri del web, sono giunto ad una mia conclusione.

Jennifer Lawrence, intesa come ******* Vergine e Addolorata.
Una domanda viene posta, secondo me, da Aronosfky ad ognuno di noi: saremmo in grado di ricoprire il suo ruolo? Veniamo messi nei panni di LEI.
Lei viene raffigurata come musa astrale, sotto esame, pronta ad assorbire il dolore di Cristo Redentore, consapevole di dover sopportare tutta quella sofferenza.
Il cuore dell'essere umano poi, che si inasprisce con il passare del tempo, fra pigrizia, indifferenza, insulti, sevizie, barbarie e mancata forza di volontà. La ******* non è riuscita a mantenersi pura, viene spogliata dell'aura mistica, e si fa donna come Gesù si è fatto uomo. Sotto gli strati di cenere, in un cuore marcio però...rimane il cristallo, ovvero l'amore che Dio ha infuso in noi. Bardem interpreta un Dio misericordioso, inattaccabile, l'opposto di ciò che caratterizza la sua musa.
Abbiamo già appurato all'inizio che lei è la *******... quindi perché cede senza combattere, se nelle sacre Scritture è sempre stata un modello di figura femminile solida e di incontrastata purezza?
Ecco che entra in gioco la nostra contemporaneità. Una reinterpretazione della Bibbia, però ai nostri tempi, inglobata in una casa/non luogo sospeso nel tempo e lo spazio...dove bisogna ancora riscoprire un'anima innocente, ma tenace, infallibile, in un presente ricolmo di massacri, calamità e barbarie in crescente aumento, che non si spiegano. In verità i protagonisti siamo noi.

Madre! è un concentrato di delirio ottimamente orchestrato. Rappresenta la prova definitiva per la donna moderna (come può essere l'uomo in generale, però i riflettori sono puntati sulla Lawrence), abituata al lusso e alla vita agiata, attaccata ai beni materiali, che non si degna di sacrificarsi per un bene superiore. Noi Potremmo sopportare tutto ciò che ha subìto la *******? Riusciremmo a ricoprire il suo ruolo? Molto probabilmente no. Allora subiremo, ancora. Un ciclo continuo, una casa che si ricostruisce, riparte la sfida ultima per la nostra generazione. Dio intanto sarà pronto ad accoglierci ogni volta, la sua infinita pazienza può essere un'arma a doppio taglio: porta alla redenzione, o all'esasperazione.

E si ricomincia da capo. Si resetta il test, avanti un'altra cavia. Questa volta sarai vittima degli eventi, o contribuirai a rinnovare l'umanità cosi come la conosciamo?

Aronosfky firma il suo Magnum Opus. Uno straordinario viaggio, frastornante per i nostri sensi, e devastante per la nostra sensibilità. Un film come questo ne esce in media uno ogni trent'anni. Non vi è alcun dubbio.
Corrano ai ripari coloro che lo hanno disprezzato senza ritegno. Il capolavoro è servito, secondo i miei gusti ricercati.

jason13  @  18/01/2018 20:11:36
   7½ / 10
Uno dei miei registi preferiti. Un'attrice da una bellezza travolgente. CI sono tutte le premesse per godermi lo spettacolo...conoscendo a meraviglia Aronofsky so' gia' cosa aspettarmi. Il film affascina coinvolge in una serie di avvenimenti che ti lasciano perplesso confuso ma soprattutto infastidito perche' si e' inermi alla situazione che si viene a creare. Alla fine l'interpretazione e' nota, gia' scritta da molti in questo forum...Molto bello.

TheLegend  @  13/01/2018 22:44:19
   8 / 10
Darren Aronofsky torna a fare il cinema a cui ci aveva abituati; lo fa creando un film capace di far pensare,di dividere e di metterci nella condizione di trovare delle risposte.
Possibile che a fine visione si resti un attimo senza parole se non si sono colte tutte le metafore presenti,ma pian piano,informandosi e ragionandoci su, si riusciranno a mettere assieme tutti i pezzi(o quasi) e la sensazione sarà di aver visto un film come se ne vedono pochi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/12/2017 11:08:46
   8 / 10
Allegorico e tracotante Darren Aronofsky torna a livelli di eccellenza dopo quell'obbrobrio di "Noah".
"Madre!" è lavoro violentemente simbolico destinato a dividere, utilizza la crisi di coppia come metafora drammatica, surreale ed eccessiva. Alfa ed omega, creazione e inevitabile apocalisse riflesse nella figura di un dio che crea a sua immagine e somiglianza, di conseguenza destinato a fallire nella sua opera suprema.
Un'opera che sarebbe poi l'uomo, destinato come nel più nichilista dei prospetti futuri all'estinzione messa in atto da una Natura stremata dai continui oltraggi. Sbagliato tuttavia ridurre ad una sola lettura questo stratificato ed enigmatico script, altre situazioni di complicità e rapporto intimistico potrebbero essere ascrivibili, anche se poi indubbiamente ad ergersi a protagonista sono la voluttuosa bellezza della Natura interpretata dall'intensa Jennifer Lawrence, e un dio compiaciuto (l'altrettanto convincente Bardem) incapace, narciso, ma anche pronto a perdonare come solo un'entità suprema può fare.
Le scenografie in interni respingenti e il senso di spaesamento si sposano alla perfezione, regalando sprazzi di grande cinema allergico a qualsiasi rigidità logica. Coordinate grottesche ed oscure utilizzano il non luogo per definire il pensiero dell'autore capace di cogliere attraverso un'idea bizzarra e trascinante le origini del mito sino a sfociare nel fatto storico per poi spingersi oltre fino al futuro, dove la ciclicità è dettata da una volontà che si rinnova: se contrassegnata dagli stessi errori non ci è dato sapere.

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Ultima risposta 21/12/2017 10.13.53
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Mattealus  @  15/12/2017 19:42:41
   8 / 10
Non capisco cosa ci sia di caotico e incomprensibile in questo film quando ovviamente la messa in scena ha valenza metaforica... un mistero siete. Il film è potentissimo e interpretato come meglio non si potrebbe.
Per me davvero imperdibile

7219415  @  14/12/2017 22:01:02
   7 / 10
Beh abbastanza pazzo ma non mi è dispiaciuto

VincVega  @  09/12/2017 09:26:23
   7½ / 10
L'allegoria filmica di Darren Aronofsky, che è stata bistratta al Festival di Venezia. Bisognerebbe avere l'idea di cosa si va a vedere, se non si ha la minima idea si può pensare che questo film sia una c****a. Mai pensiero più sbagliato.
Una pellicola non per tutti, forse eccessivo, ma che vuole proporre qualcosa di nuovo e solo per questo va assolutamente premiato. Denso di particolari e di simbolismi, da vedere e rivedere a più riprese per capirne il significato, non sempre intuibile. Si, forse molto pretenzioso, ma anche inquietante e disturbante.

Sorprendente Jennifer Lawrence, che ho sempre reputato un'attrice sopravvalutata. Qui da una bella prova. Ottimo anche il resto del cast.

Dopo il passo falso di "Noah", sono curioso di vedere se negli anni, "Madre!" sarà rivalutato dal pubblico e diventerà un cult. Certamente ha avuto coraggio a fare un film del genere, destinato a dividere il pubblico in questo momento. Chissà nel futuro.

suspirio  @  01/11/2017 00:22:18
   9½ / 10
Mi ha coinvolto e destabilizzato molto. Ha molti significati, tra cui spicca quello riferito al narcisismo a volte malato delle persone che prese eccessivamente da se stesse, finiscono per non vedere ciò che di bello hanno vicino a loro.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  28/10/2017 01:50:12
   7 / 10
Se c'è un regista ambizioso quello è Aronofsky ed ogni tanto cerca di raccontare pure idee che gli frullano per la testa. Stavolta ha osato di più ha deciso di mostrare il suo processo creativo mettendolo in paragone a quello del Padre Eterno per poi raccontarcelo sotto forma di una doppia metafora....un delirio. Un delirio perfettamente riuscito se non fosse che il pubblico si perde ed una volta perso difficilmente si riesce a portarlo in salvo. Si resta prima incuriositi, poi divertiti per arrivare ad uno stato di straniamento che diventa infine profonda irritazione. Madre è una vera esperienza cinematografica che non lascerà indifferenti.

Invia una mail all'autore del commento marlamarlad  @  26/10/2017 05:56:22
   10 / 10
Ci ho messo due giorni per pensare, e mi restera' in mente per ancora. E' la prima volta che assisto a qualcosa cosi'. Ad un certo punto, ho avuto l'impressione che il film descrivesse una mia tipica giornata di lavoro. Questo film con me ha centrato il segno. Il film racconta di amore donato per intero, e di amore preso senza essere ricambiato, di odio e invasione. Non ho trovato difetti. Personalmente, mi ha destabilizzato, dovro' lavorarci ancora.

Veppe96  @  25/10/2017 16:09:23
   8 / 10
"Madre!", più che guardare una pellicola cinematografica mi è sembrato di osservare un quadro. Un bellissimo quadro. Intenso, caratteristico, che racconta una storia. Una grande storia sotto forma di una grande metafora che dura circa 2 h.

Assolutamente non consigliato a chi non sopporta viaggiare con la mente/interrogarsi/fare introspezione e che si aspetta che un Film debba raccontare per filo e per segno tutto quello che vuole esprimere. Non è assolutamente un horror, nè tantomeno un thriller o un film d'azione. È la trasposizione di un quadro/di una storia in ambito cinematografico. Forse non è il mezzo adatto? Secondo me il risultato è invece notevole, ma sicuramente non adatto a molti. Il tema religioso e quello del rapporto Uomo-Terra è poi impegnativo anche per i più sensibili.

Jennifer Lawrence intensa e adeguata. Piccolo gioiellino contemporaneo sottovalutato, in mia opinione. Promosso.
Forse starò esagerando, ma questo è quello che definisco ARTE.

gringo80pt  @  23/10/2017 07:58:25
   7 / 10
A metà del film avrei dato un 6, ma nella parte finale si migliora (e meno male!!!). Guardabile, ma senza pretese; spaventoso, ma senza sconvolgersi.
Buon colpo di scena finale.

FUMANTE

Crabbe  @  14/10/2017 19:06:48
   8 / 10
Il vertice cinematografico di Darren Aronofsky.

JOKER1926  @  10/10/2017 01:04:41
   8 / 10
Prima di prendere la visione di alcuni film, specie quelli di regie strane, bisognerebbe prendere informazioni in merito.

Darren Aronofsky , ad esempio, è una regia che va presa con le molle. Ha prodotto diversi film con risultati variegati; Aronofsky non sempre ha incantato, ma ha stoffa da vendere.
Si tratta, generalmente, di proiezioni spinte ove la trama si ferma a favore di un processo pazzoide ed imprevedibile.

"madre!" è l'ultimo lavoro in ordine cronologico di questa particolarissima regia.
L'analisi circa questo prodotto non è semplice, questo film è un miscuglio di generi, o meglio di sfumature. In effetti classificare "madre!" in un filone e sigillarlo in uno specifico quadro diventa impossibile e pure inappropriato. Per una chiara analisi, in questi casi, bisognerebbe, andare immediatamente oltre i crismi della regolarità. Oltre la convenzionalità.
Le regole, in questo spaccato orfano di regolarità, sono quelle di accettare il disegno registico e di immergersi in una visione senza preconcetti. Su questo Aronofsky non deluderà. Infatti , "madre!" , inizia subito alla grande, la tensione e la curiosità, già dalle prime battute, saranno i perni del gioco.
La storia, come spesso capita con il regista, non è altro che una maschera fuorviante, qui le mansioni importanti sono svolte da una sceneggiatura tracotante. Le situazioni palesano prontamente una certa distanza dalla verosimiglianza, molti passaggi sono forzati e assurdi, ma in questo risiede il succo della questione.
Il film basandosi anche su due grandi attori, Jennifer Lawrence e Javier Bardem, fa trasparire una grande completezza anche sul piano tecnico; la fotografia, le inquadrature (spesse volte fastidiose) sono gli altri strumenti che veicolano "madre!" verso i massimi apprezzamenti.

La visione tortuosa e spasmodica porterà sconcerto e sensazioni strane nella mente del pubblico. Dopo la visione è importante far passare qualche minuto, utile per riordinare il caos che è nella mente, lo spettatore può trarre le sue considerazioni e carpire, a mente fredda, le tante simbologie adoperate dal regista.

"madre!" oltre la visione

Sicuramente questo di Aronofsky è quel classico prodotto cinematografico da vedere solo a compimento di un personale percorso cinematografico. Essendo questo un film , non solo ricco di simbologie e metafore, ma anche un grande e prodigioso richiamo ad altri film (e soprattutto a specifiche regie) , è legato ad una corrispondenza (costruita nel tempo magari) con lo spettatore. Prima di "madre!" , in teoria , il pubblico dovrebbe essere a conoscenza degli stili cinematografici di Bergman, Polanski e Lars Von Trier.
Tutte le tre regie sono citate , in qualche modo, in questo ambaradan scenico . Senza queste solide basi, parlare circa "madre!" risulterebbe essere un fisiologico eccesso, se ne potrebbe parlare malissimo , o ancor peggio, si potrebbe credere che Aronofsky sia l'iniziatore di determinati schemi. Per vedere e commentare film squilibrati occorre avere un devoto equilibrio.
"madre!" ha la forza di catturare la mente e ha quel cinismo di impaurire lo spettatore; i silenzi e le inquadrature sono da antologia, la scena si ferma e cala un mistico silenzio. : Jennifer Lawrence incarna perfettamente l'icona del dramma metafisico.

Il viaggio di Aronofsky non conosce sosta , la storia si sviluppa su un manico di personaggi principali e va a scagliarsi in circuiti addomesticabili; nel frangente la tracotanza della scena , specie gli ultimi 20 minuti, offre un qualcosa di spettacolare e solo apparentemente di no sense.
Si ha la sensazione, alla fine, di aver visto qualcosa di più di un film. Il corpus delle simbologie perfeziona e modella un qualcosa che già solo sul suo procedimento artistico, meriterebbe lodi infinite.

"madre!" è quell'opera che riesce una volta nella vita. Al di la della stessa regia.

Spera  @  09/10/2017 09:30:40
   7½ / 10
Mettiamo subito in chiaro che questo non è un horror e non ha gli elementi per esserlo.
Spoiler inevitabilmente presenti.

Il poeta "creatore".
Madre natura.
Un' allegoria allucinatoria e blasfema sull'umanità.
Un film difficile, criptico e pieno di simbolismi a cui potrebbe giovare una buona conoscenza della religione in generale e della bibbia, cosa che io non possiedo, anche se certi riferimenti sono molto chiari (i primi uomini sulla terra, il fratello che uccide il fratello, il perdono, la "ferita", il figlio del "creatore" divorato, il divieto di entrare dove vi è l'oggetto proibito, eccetera).
Puntualizzo che queste sono solo mie idee ed interpretazioni, molti elementi sono difficili da riconoscere e incastrare nel puzzle se non si hanno certe conoscenze (tra l'altro mi sembra che questo regista che apprezzo tanto sia di origine Ebrea e anche in lungometraggi come "Pi Greco" è presente la componente religiosa).

Basta poco tempo per capire che ciò che stiamo vedendo non è reale ed è una enorme allegoria sull'umanità, la sua pazzia, il suo fanatismo e soprattutto sulla vanità di un "creatore" maligno e compiaciuto che commette per primo gli errori dei suoi stessi discendenti.
Sotto questo punto di vista ho trovato il film molto blasfemo ma la vera bravura di Aronofsky sta nel far sentire questo senso di oppressione, spesso presente nei suoi film, e capace di far venire il mal di stomaco: vedi "Requiem for a dream" e "the Wrestler".

Un altro elemento che mi ha fatto godere è come viene dipinto il nostro "poeta creatore" (è chiara dalla prima comparse all'inizio del film alle spalle di lei che siamo davanti a un personaggio ambiguo e pericoloso), un essere vanitoso, compiaciuto del suo operato e bisognoso di sentirsi adorato, che crea mostri al suo cospetto: l'umanità che fa le peggio cose in nome di un "padre" che in fondo è come loro, se non peggio.
Guerra, violenza, fanatismo, ignoranza e chi più ne ha più ne metta per descrivere ciò in cui dovremmo riconoscerci, Aronofsky ci va giù pesante e molto.

L'unico appunto che gli faccio è, nella parte centrale, di essere stato forse un pò sbrigativo e superficiale nella messa in scena, anche se certe scene sono stupende per come sono costruite e ho trovato la regia molto efficace.
Questo film ha anche il merito di non svelare molto nella prima parte facendoti fare un sacco di ipotesi su quello che sta accadendo; all'inizio mi ha ricordato altri film che in fondo non c'entrano niente con lo sviluppo della seconda parte di quest'opera, quindi riesce a rimanere anche originale e unico.

Attori bravi, soprattutto la Lawrence che si conferma un'ottima attrice ma anche Bardem non è da meno.

Che dire in conclusione, un film atipico e a livello concettuale molto potente e violento.
Un film che non mi aspettavo di vedere nelle sale italiane e che mi fa uscire soddisfatto.

Lo sconsiglio vivamente a chi ricerca sul grande schermo una trama lineare e realistica, se capitate al cinema, andate a vedere "Dunkirk"... ma anche no.

atreides  @  08/10/2017 12:40:09
   6 / 10
Capisco chi lo boccia come capisco a chi grida al capolavoro, personalmente l'ho trovato eccessivo, in tutto, ho amato The wrestler e il cigno nero, questo a mio parere è nettamente inferiore, un loop che collassa su se stesso.

Silvia888  @  08/10/2017 11:57:11
   10 / 10
Parto col dire che in sala a film concluso quasi tutte le persone intorno a me erano critiche, disgustate, ironiche e persino arrabbiate per aver buttato i soldi del biglietto. Io però ho apprezzato moltissimo questo capolavoro, anche perché mi ero informata un minimo prima di vederlo e sapevo che si sarebbe trattato di un'allegoria. Si tratta di un viaggio intenso

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airpix84  @  08/10/2017 01:13:10
   7½ / 10
Ho preferito aspettare un paio di settimane prima di approcciarmi a questo commento ed informarmi un po' meglio sulle analisi e sui TANTI contenuti.
Non l'ho fatto tanto prima in quanto temevo di potermi spoilerare qualcosa e di conseguenza falsare la mia visione.

La spiegazione definitiva per cui

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER funziona.
Certamente non è un film per tutti e bisogna essere almeno un minimo documentati prima di approcciarne la visione altrimenti si potrebbe rimanere completamente spaesati e disgustati (se ce la fate evitando spoiler meglio per voi).

Non siamo di fronte ad un film complesso dove basta non distrarsi ed usare il cervello, siamo davanti a qualcosa di più anche se non arriva agli estremismi alla Malick.

Per questo alla fine il mio giudizio è sicuramente positivo ma non eccellente.
Ottima la prova da parte di tutti gli attori, regista e fotografia. Il pacchetto funziona, ha ritmo, tensione, curiosità ed anche un po' di disgusto.
È una visione che lascia il segno.

Le spiegazioni però sono a parte.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/10/2017 18:55:45
   8 / 10
Alla fine della proiezione per la stampa c'è stata una divisione netta tra applausi e fischi. Più i secondi che i primi. Una cosa certa è che un film come Mother! è nato per dividere e non solo. Mother! è un film che non lascia indifferenti e ti entra inconsciamente come pochi. Un film da vedere, poi poco importa se lo si ama o lo si detesta perchè è difficile rimanere indifferenti di fronte ad una visione del genere.
un film che perde gradualmente la sua linearità, dapprima legata alla quasi soggettiva dello sguardo della Lawrence che ci guida nei meandri di questa magione che sembra sconfinata e da cui non si esce per almeno un terzo del film quando c'è la prima panoramica dall'esterno della casa.
Una casa che richiede continui lavori di rifacimento e dalle cui fenditure scaturisce sangue. Continue cure richiede lo scrittore intepretato da Bardem, alle prese con una nuova opera che non vuole nascere e davanti a lui la pagina bianca. Sembra una situazione equilibrata, ma in realtà è uno stallo. Uno stallo tranquillo, ma improduttivo di cui la casa in qualche modo rappresenta il barometro che ne registra gli umori.
Quando l'esterno (Harris/Pfeiffer) inizia a penetrare all'interno della casa inizia quel processo che dallo stallo porterà il film ad un delirio visionario fino a scene apocalittiche e caotiche. Il parto letterario e umano viene smembrato e cannibalizzato da una folla in mille pezzi. La follia pura che porta alla distruzione e poi alla rinascita.
Tuttavia è un errore, secondo me, puntare su un'unica chiave interpretativa: allegoria della creazione di un'opera, chiave biblica, rapporto marito/moglie, uomo/donna, musa/scrittore. Ci può stare tanto di questo come di altro ancora. Forse persino citazioni su Polanski o anche il Von Trier di Antichrist, anche se Aranowski non mi è mai sembrato un gran citazionista. Lui ha una visione precisa di quello che vuole e quindi le citazioni o presunte tali, possono essere incidentali.
Ciò che è importante è il fatto di un film che fa discutere, nel bene o nel male.

InvictuSteele  @  05/10/2017 12:19:50
   7½ / 10
Il classico film destinato a dividere il pubblico. Aronosky osa, e molto, raccontandoci sotto forma di metafora il processo creativo, la ciclicità della vita, la parabola religiosa di Adamo ed Eva e l'arte in generale, cioè il mezzo che eleva a divinità l'artista. Un film difficile, a tratto horror, molto spinto, suddiviso in due parti: la prima inquietante e ricca di mistero, la seconda delirante e folle. Epilogo meraviglioso. Per me un film bellissimo, girato da dio.

ADreamer  @  03/10/2017 11:41:18
   10 / 10
E' un capolavoro.
L'ansia che esce dalla camera e attanaglia con gentilezza, si contrappone al naturale scorrimento di eventi apparentemente astratti. Lawrence e Bardem sublimi, interpretazioni infinite. Era da tempo che non dovevo andare a ricercare un filo dietro a delle immagini e ho adorato tornare a casa e fermarmi a pensare. Bentornato Darren!

Theo  @  03/10/2017 11:07:45
   7 / 10
Film disturbante, terribile, intenso, profondo e commovente.
Purtroppo non risulta immediato cogliere l'elemento allegorico (elemento principale) su cui si basa questo film, anche perché, da un punto di vista prettamente estetico e narrativo, questa pellicola si presenta come un horror psicologico girato in maniera piuttosto mediocre (una nausea di primi piani per quasi tutto il film, scene che toccano il ridicolo, montaggio dozzinale).
Fischiata al Festival di Venezia 74, l'opera non risulta nulla di nuovo per ciò che riguarda il messaggio finale rivolto allo spettatore, ma bisogna riconoscere che, una volta compresa la profonda allegoria che sta dietro a questo film, ci troviamo di fronte a qualcosa che vale davvero la pena di vedere, forse anche più volte.

Strix  @  03/10/2017 02:03:22
   9½ / 10
CA-PO-LA-VO-RO

Uno dei film più disturbanti dell'ultima decade. Regia impetuosa e storia impietosa.

L'allegoria, una volta compresa (perchè c'è il rischio che la si comprenda non subito, o addirittura solo dopo la visione) mi ha lasciato esterrefatto.

Invia una mail all'autore del commento dollydolly  @  02/10/2017 12:18:55
   8 / 10
Vabbè, prima guardatelo, fatevi un'opinione, poi leggetevi le spiegazioni confermate dal regista. È tutta una grossa allegoria.
Fate attenzione al fatto che potreste effettivamente odiarlo all'inizio, sia perché "insensato", sia perché "angosciante".

Manticora  @  01/10/2017 16:48:17
   9 / 10
Dopo tre anni di asenza Aronofsky torna con un film che può essere definito in molti modi, ma sicuramente non come l'ha definito la critica(vuoto e pretenzioso). Il pubblico americano non ha provato neanche a introiettare le molteplici metafore e riferimenti biblici che costituiscono l'ossatura e la struttura portante della pellicola. Detto ciò, il film è eccezionale nella sua interezza, sarebbe da vedere più volte, soltanto per apprezzare e comprendere il lavoro di incastro che il regista ha costruito con un opera non certo facile, ma soprattutto un ritorno alle origini, parliamo di Requiem for a dream e soprattutto il cigno nero. Come in quest'ultimo Aronofsky parte da un concetto quasi sempre presente nel suo cinema L'OSSESSIONE. Nel cigno nero era per essere scelta e interpretare la prima ballerina, in Requiem era l'ossessione della droga e per la madre del protagonista di partecipare al programma in tv. Qui c'è l'ossessione femminile per la casa della madre, e l'ossessione della CREAZIONE per l'uomo. Parliamo di questo, se Bardem oltre ad essere il poeta-creatore e anche in cerca di ispirazione Jennifer Lawrence

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E se nella prima parte l'ossessione si manifesta in una casa, che è anche l'unica location del film non è un caso. Il luogo in cui la madre si è rifugiata

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Scomodare Rosemary Baby mi sembra un pochino azzardato, comunque la coppia viene visitata e come ha scritto qualcuno più sotto gli sconosciuti che la madre guarda con sospetto effettivamente rappresentano

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E qui che la storia diventa un allegoria della bibbia, ma non solo anche della società umana, e dell'uomo

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Dio ha sempre perdonato l'uomo e la donna, perchè sono stati creati a sua immagine e somiglianza. Infatti le primissime immagini del film sono anche la sua fine, forse quella era la parte più scontata, ma Aronofscky non si ferma è dopo

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Assistiamo alla parabola della storia umana, perchè la creazione non si ferma

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il poeta scrive qualcosa di sublime, e i suoi ammiratori l'umanità intera accorre per vederlo, fotografarlo, ascoltarlo, e infine ADORARLO. IL LIVELLO DI SCRITTURA DEL REGISTA AUMENTA A QUESTO PUNTO. Non possiamo capire tutto perchè Aronofsky costruisce un vero flusso di coscienza, il poeta vuole CONDIVIDERE, ma così facendo l'umanità diventa preda delle sue passioni ed egoismi: violenza, invidia, lussuria,follia, e anche

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Il tutto continua fino alla guerra

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Questo è il culmine, la madre non vuole che il creatore mostri il bambino(Gesù) all'umanità, ma ovviamente

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Il corpo è il sangue di cristo, condiviso tra i peccatori, così l'umanità ne è sazia, e la madre

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La catarsi finale si compie, ma la fine non è che l'inizio, perchè tutto rinasce, per sempre.....(forse).
Penso che almeno qualche candidatura agli oscar Madre! possa e debba ottenerla, ma ovviamente non sarà così, Javier Bardem è perfetto, ma su tutti primeggia Jennifer Lawrence, ormai la ragazza è un GIGANTE, la candidatura per lei sarebbe il minimo, il resto dei personaggi sono dei comprimari ma di lusso, ed Harris e Michelle Pfeiffer, oltre alla breve parte di Kristen Wing. La regia è solida, matura, gli effetti speciali sono un pò invasivi

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ma comunque funzionali, la colonna sonora quasi assente, delinea bene certi momenti, col tempo il film verrà rivalutato e diventerà l'ennesimo capolavoro incompreso, non adatto ad un pubblico superficiale.

5 risposte al commento
Ultima risposta 10/03/2018 21.27.19
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farfy  @  30/09/2017 02:00:16
   8 / 10
Credo che questo film sia interpretabile a livello metaforico, con una connessione molto religiosa e mistica sulla vita e l'essere umano. È una continua nascita, lotta estrema e fine, Che non è mai conclusiva. È una pellicola disturbante, il sangue e la carne delle pareti mi hanno ricordato un racconto di King che ho letto da piccola. Mi fa pensare a quanto sia corrosivo e corrotto il mondo per le anime pure e quanto l'amore possa far miracoli.

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4 risposte al commento
Ultima risposta 02/10/2017 10.12.38
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Vax87  @  29/09/2017 23:28:17
   7 / 10
Assolutamente visionario, appena visto al cinema e devo dire che è un film non per tutti, l'ho trovato a tratti disturbante e lascia parecchie domande, voglio dare la mia chiave interpretativa personale e a caldo ripesando a tutti i simbolismi presenti in diverse scene, innanzitutto la chiave di lettura per recepire il messaggio di fondo è in salsa prettamente religiosa-cristiana, la madre, ovvero il personaggio principale altri non è che la *******. Negli spoiler i dettagli.

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6 risposte al commento
Ultima risposta 05/10/2017 19.38.11
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Invia una mail all'autore del commento kampai  @  28/09/2017 09:27:26
   7½ / 10
Premetto che mi è piaciuto molto. Iniziamo col dire che non è un film per tutti, ci vuole un certo bagaglio culturale per vederlo e capirlo. Non è assolutamente un film da guardare staccando il cervello, andrebbe visto anche più di una volta altrimenti non lo si capisce e lo si valuta come un horror confusionario. Questo film ti parla x simbolismi. Detto ciò, è la rappresentazione del processo creativo di uno scrittore in crisi,della messa in scena dei suoi demoni e delle certezze del suo io.visivamente la prima parte è sublime mentre dopo un pò troppo pasticciato. Bravo l'intero cast. Diciamo che si avvicina di più a requiem e the fountain che al resto della sua filmografia.da vedere ma solo per pubblico esigente

wuwazz  @  24/09/2017 21:33:48
   8 / 10
Aronofsky in stato di grazia ci regala questo lavoro (horror?) visionario e surreale.
Inquietante, violento, ben diretto e per niente banale.

Notevole metaforone.

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