Peter Parker ritorna in Spider-Man: Far From Home, il secondo capitolo della serie di Spider-Man: Homecoming! Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature che stanno creando scompiglio in tutto il continente.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Spettacolare, divertente e con qualche buon momento comico. Non che il canovaccio si discosti molto dai soliti film di supereroi, ma questo "Far From Home" è comunque un passo avanti rispetto al precedente "Homecoming" oltre ad essere un divertissement decisamente migliore rispetto alla media dei film del MCU. La parte action del film rimane la più riuscita con delle sequenze adrenaliniche e veramente ben realizzate. Purtroppo rimane sempre un po' quel senso di dejà vu a cui l'overdose di film supereroistici ci ha abituato, volenti o nolenti. Poi io sono un po' di parte perché Spiderman è sempre stato il mio supereroe preferito tra quello dei fumetti americani. Buono il villain di Gyllenhaal/Mysterio.
Non certo un fan dei cine-comics, ma guardo ogni tanto quelli di Spider-Man. Bah che dire, se non si e' addentro all'MCU, e io non lo sono, si perde il 50% del film e dei suoi continui riferimenti. Mi sono sempre chiesto se questa sia stata una strategia vincente da parte della Marvel, quella appunto di escludere dalla fruizione completa dei propri film tutti coloro che non si sono sciroppati tutti i vari (20?30?) film del baraccone. Evidentemente se continuano su questa stradam, siginifca che la strategia si e' dimostrata vincente. Probabilmente puntano a un pubblico che ha il tempo e la voglia di farsi tutto lo sciroppamento, ma quelli come me se li perdono. Ad ogni modo il film puo' anche essere guardato a se stante, in fondo intrattiene e strappa qualche sorriso per via della leggerezza del tono generale. Resta comunque un prodotto che, all'interno anche dell'MCU, e' rivolto prevalentemente a un pubblico di teenagers.
Ebbene si eccomi a recensire il film post "fine"... un piacevole, divertente film, ricco di trama. Non il solito film Marvel. Un degno finale, il nuovo MCU è alle porte. Location europee ottime sia scenograficamente che effetti speciali, curati davvero bene. Azione ricca di adrenalina, molto scenografiche e ricche di effetti speciali.
Tutto non è come sembra e questo bisogna ricordarlo fino alla fine. "il nuovo mondo è una illusione...."
Tom Holland, una garanzia in Spider Man, cresciuto, si prende tutto sulle spalle Samuel L.Jackson: brevi e modeste parti... quasi una comparsa... Jake Gyllenhall: un villan di tutto rispetto, buona recitazione, una garanzia la sua presenza. Zendaya: welcome alla "bella" di turno di Spider Man... fascino e carisma !!! (resto del cast secondario e utili alla buona causa...)
Il regista dopo aver indovinato Homecoming, centra in pieno anche questo capitolo di Spider Man, un capitolo più importante del precedessore... ottimo lavoro il suo in tutte le sue parti. Promosso.
Decisamente un film che bisogna vederlo per gli amanti della Saga Marvel.
Vengono confermati i pregi del precedente episodio, l'ironia, gli effetti speciali senza l'esagerazione della CG, e il buon cast. E anzi credo che questo film sia anche migliore del precedente dal punto di vista della trama. Non solo un semplice cattivo ma qualcosa di piu. Il giovane Spider-man cresce cosi come i suoi problemi di adolescente, sempre in perfetto equilibrio con l'azione.
Collocato cronologicamente dopo gli eventi di "Endgame", la nuova avventura di Spider-Man getta un'aria di ventata fresca nell'Universo Marvel. Il film è spiritoso quanto basta e ricco di effetti speciali ed action che fanno passare anche troppo in fretta le due ore di durata. Bravo Tom Holland ad impersonare il supereroe diviso tra la prima cotta adolescenziale e le sue responsabilità derivate da grandi poteri. Jake Gyllenhaal come villain se la cava egregiamente. Marisa Tomei sempre carinissima...
Che Spiderman fosse il nuovo Iron man c'e ne eravamo accorti dai tanti indizi sparsi nel primo film e in EndGame, qui lo dice spudoratamente e forse trova in questa cosa il maggior difetto : fornire al nostro eroe un gadget in grado di risolvere ogni cosa al momento giusto; detto questo il film è abbastanza godibile, migliore del Coming Home che sapeva un pò troppo di commedia adolescenziale, le battute arrivano nei momenti giusti e non guastano mai e anche il villain è all'altezza. Ottimo anche Tom Holland. I titoli di coda meritano come sempre. Consigliato
I film della Marvel hanno un editing ormai ben definito. Bravi nell'essere commercialmente molto trasversali nei confronti del pubblico, intercettando i gusti più variegati. Far from home è migliore di Homecoming, ha un villain convincente come Mysterio anche per il tipo di implicazioni che evoca ("La gente ha bisogno di credere in qualcosa"). Notevoli inoltre le sequenze lisergiche del film, autentico trip fatto di illusioni, sogni e cadute. In fondo come la vita di un teenager che vorrebbe rimanere tale e vivere una vita normale, tuttavia consapevole del suo enorme potenziale e delle responsabilità che ne conseguono. Un bravo a Tom Holland, Gyllenhall ed agli altri attori capaci dare qualche sfumatura superiore alla monodimensionalità.
L'eredità di "Endgame" peserà come un macigno sul futuro dell'universo Marvel e questa forse ne è la prima dimostrazione. Si passa da battaglie intergalattiche con strumenti magici e ineluttabili ad una disavventura molto più umana e terrestre, aggiungerei anche secondaria nell'universo di Spiderman. Bene Tom Holland, forse anche sprecato Jake Gyllenhaal (una delle migliori interpretazioni di villain Marvel). Ora non resta che capire come continueranno questa storia…
…la scena dopo i titoli di coda con la rivelazione dell'identità di Spiderman non so onestamente che scenario possa aprire…
Insomma, film carino e con qualche buono spunto, ma molto meno spettacolare di tutto quello che abbiamo visto negli ultimi anni. A mio avviso la Marvel se vuole continuare a macinare soldi e produrre qualcosa di interessante deve tirare dal cilindro qualche personaggio/villain di spessore importante (Venom/Carnage? Ma da quanto ho capito li vedremo nello spin-off di Venom, peccato onestamente…) perché altrimenti finisce a fare robette quasi standardizzate e take-away come Captain Marvel.
A me quest'atmosfera scanzonata nei film coi supereroi proprio mi dà noia, ma cosa c'entra? Soprassiedo sui dialoghi e la solita orda di ragazzini protagonisti con seri problemi mentali che proprio non si possono vedere e sentire. Al netto di questi madornali difetti, la storia è abbastanza originale anche se troppo inverosimile perfino per questa specie di cartone animato. Consigliato ai bimbi.
finalmente qualche nuova idea nel comparto super eroi , dall'ambientazione dinamica a una sceneggiatura frizzante a un villain complesso e decisamente fuori dalle righe . poi c'e' tanta CG , ma vabbè quella fa parte del filone già citato e non si ci può far nulla, ma il risultato è ben bilanciato
La cosa più interessante sembra quella profilarsi nel prossimo terzo capitolo, dove lo spoiler più grande della storia dei supereroi potrebbe dar vita a un'avventura ancora più sfiziosa di questa. Per quanto riguarda FAR FROM HOME c'è poco da dire e quel poco è tutto positivo: effetti speciali ottimi, azione a go-go, qualche spunto simpatico e un ritmo indiavolato che accompagna lo spettatore in una visione ludica di sicuro effetto. Mezzo punto in più rispetto al precedente.
Buona pellicola, non c'è che dire: divertente e tecnicamente ben strutturata. Come già detto da altri commentatori, la parte "teen" non disturba e si mixa bene con la trama avventurosa. Holland esce dall'anonimato e ci regala uno Spider-Man credibile, il villain è decisamente all'altezza e gli effettoni, benchè a tratti risultino un pò caotici, vivacizzano alla grande un film che, nonostante la durata, scorre via come una bibita fresca in piena estate. Come sempre, aspettate la fine dei titoli di coda!
Spiderman, il supereroe del quartiere, il Millenial per eccellenza, sta crescendo e con lui sta crescendo lo stesso film a tema supereroi, pronto a riscattare la Marvel dalla devastante perdita dei suoi pesi massimi: Cap e Tony.
Per fare questo, la sceneggiatura sposta Peter Parker in un territorio a lui sconosciuto. Se prima l'Europa era simbolo di decadenza e di missioni proibite (Sokovia, la ricerca ossessiva del soldato d'inverno), ora assistiamo a un'Europa turistica ma quasi sospesa in un'atmosfera mistica da palla di neve (l'iconografia di Misterio), e per una volta gli Americani optano non per la solita Parigi, che anzi ci viene preclusa allo sguardo, ma segue una linea mitteleuropea, con Venezia per prima, e poi Praga, Berlino, l'Olanda e infine Londra, una scelta che richiama al Cinque-Seicento (si veda la battuta sul Ponte di Praga da cui giustiziavano le persone) e ai secoli bui di un nuovo medioevo informatico e mediatico che segna un po' le paure di un potere tech che senza il guru Stark non si sa bene come controllare.
Il film declina perfettamente la tensione tra responsabilità dell'eroe e sue idiosincrasie (non si può ancora parlare di demoni veri e propri), attraverso gli occhiali di Tony (oggetto non a caso inventato proprio a Venezia) e il passaggio di tanti costumi fino ad approdare a quello definitivo, che coincide con la trasformazione dell'eroe adolescente a quello adulto, con frequenti allusioni proprio alla sfera sessuale. Non tanto l'amore con la compagna intelligente MJ, ma tutte le scene che indicano quanto prioritario sia ascoltare quel "prurito" che è un'evoluzione in senso pedagogico del concetto di "senso di ragno". Tom Holland ha dato a Spiderman una nuova identità, quella dell'adolescente che deve raccogliere l'eredità di un padre scomodo e geniale, quanto tormentato e disastroso (bellissimo il dialogo con Happy). La Marvel, da sempre amante dei reietti, sta virando il suo discorso verso eroi più maturi, meno distrutti dal dolore e dalla perdita: non a caso si è disfatta delle sue anime più oscure, e persino Nick Fury, la spia dai mille volti e dalle mille risorse, sta diventando ben di più che il solito deus ex machina dei film precedenti.
Il villain di questo film rappresenta invece una continuazione delle tante nemesi di Iron Man, da sempre circondato da sciacalli che vogliono il suo potere e la sua classe. In questo senso, alle solide realtà di Stark Misterio oppone un gioco di illusioni straordinario, che metterà in crisi un Peter Parker ancora convinto di poter fare a meno delle sue caratteristiche e che ha ancora un disperato bisogno di fidarsi del prossimo. Poco male: troverà pane per i suoi denti una volta tornato in America.
La stessa compagnia di amici di Peter non riesce a inquadrarlo, e persino la saggezza del suo compagno non riesce a soddisfare la sete di conoscenza di Peter ("uomini e donne si allontanano, ma il viaggio che hanno condiviso rimane dentro di loro"). Vedremo se si svilupperà il personaggio di Flash.
Un film più serio e riflessivo, più maturo, meno scherzoso e più focalizzato. Il cambio di scenario ha giovato molto. Spiderman sarà davvero il futuro Iron Man? Se con Homecoming aveva la mia curiosità, ora ha decisamente la mia attenzione.
D'accordissimo con Digital e gli altri con alto pallinaggio; il film è fenomenale, molto più avanti del prequel.
Parte in sordina con le solite menate teen, ma dall'apparizione del mostro a Venezia (era da Casino Royale che la città non veniva così maltrattata) in poi, complici i superlativi sfx (la parte onirica con i nemici duplicati ed Iron man morto o lo scontro a Londra son da antologia), si capisce di esser di fronte ad un ottimo film.
Bene anche Holland, molto meno anonimo che nel primo film; bene i momenti leggeri, bravo Jake in 130 minuti avvincenti come non mai.
Tra i migliori film del ciclo; il colpo di scena finale che concerne Spidey, poi, è una mazzata colossale.
Jon Watts, solo 38enne, promette grandi cose.
Forse questo è meglio pure dei film di Raimi e Webb.
E stavolta la Marvel inizia a fare sul serio anche con Spider Man: se le varie parti teen continuano ad essere spesso irritanti e stupidine, le sequenze d'azione sono uno spettacolo, ed il personaggio di Mysterio è perfetto (come lo è l'interpretazione di Gyllenhaal).
Come per il primo film di questa terzo reboot dell'Uomo Ragno, abbiamo un ottimo cattivo (cosa che è mancata troppo spesso nell'universo Marvel) ed una storia divertente e mai noiosa. La parte teen magari risulta più interessante per quel tipo di pubblico, ma non rallenta il film e, tutto sommato, ci sta. Migliorati gli effetti speciali (anche se il chaos di certi momenti resta notevole) e simpatico il giro del mondo, Italia compresa. Film ponte tra l'era appena conclusa del Marvel Cinematic Universe e quella successiva.
Prima parte che fà molto teen movie, dove ci sono anche i soliti clichè pensati dagli adulti sul mondo dei liceali, resta comunque godibile anche questa parte, poi si alza il livello e la storia prende corpo diventando molto interessante. Da qui in poi il personaggio di Spider-Man dventa centrale e molto coinvolgente, si arriva alla parte finale con Mysterio che è davvero un bel personaggio, i colpi di scena sono pensati bene e rendono tutto più coinvolgente.
do il minimo sindacale per accettare un film (più mezzovo to per la cura con cui è portato in scena il cattivo) perchè il film diverte e non annoia, ma siamo lontani da un film che riguarderei volentieri. se gli effetti speciali sono splendidi e le illusioni di mysterio sono perfette, mi sono trovato davanti ad un film telefonatissimo in quasi tutti i suoi punti chiave di fatti...
al di là della svolta di mysterio che credo tutti sappiano essere un cattivo che cercava di spacciarsi per eroe, una volta capito il giochetto tutte le illusioni in cui casca peter, dopo averlo scoperto credo che fossero abbastanza ovvie
poi non aiuta il fatto che sono andato a vedere un film di spiderman e mi sono trovato davanti un film di ironman, già nel primo tony era una figura centrale, ma qui si vuole trasformare peter in un successore, cosa che rappresenta un tradimento per il personaggio fumettistico, il Peter che io amo è quelo che deve ricurisi il costume dopo le battglie perchè non può farselo uno nuovo dato che non ha soldi e deve pagare l'affitto, non quello che se lo fa con super tecnologia. poi parliamo del senso di ragno, qua citato ma di cui non ne vediamo mai il funzionamento e non capimo se lo ha davvero oppure no, col senso di ragno Peter non doveva capire cosa erano illusioni o cosa no? è un buco di trama enorme a pensarci bene di memorabile ci sono solo le due scene dopo i titoli di coda, ma di sicuro non per queste il film merita di essere rivisto tutto
Appena visto al cinema e devo dire che mi ha soddisfatto in pieno. Questa volta per quanto mi riguarda convincente nel personaggio il buon Tom Holland.
Come nel primo capito, il film si regge sul carisma e la bravura dell'attore che interpreta il villan di turno (in questo caso Gyllenhaal), questo spiderman targato marvel studio è veramente infantile e i personaggi di contorno sono spesso fuori posto e a tratti irritanti, M.J. su tutti. Spettacolari gli effetti speciali ma non basta.
belo per gli effetti speciali ma la trama è un pasticcio dove un nemico vero è proprio non esiste. cambia troppo dal vero spiderman e gli attori non eccedono in prestazioni. evitabile volendo
Film godibile e scorrevole con ottimi effetti speciali, ma i lati positivi finiscono qui. Se gli "Amazing Spider-Man" erano stati (ingiustamente) demoliti dalla critica per il carattere "adolescenziale", qui si arriva ad un infantilismo forzato, improbabile e mai divertente. Sembra di vedere un film di Disney Channel, tipo Lizzie Mc Guire!
Sempre appassionanti le avventure del leggendario "Uomo ragno". Anche questa pellicola non è male, ricca di scene spettacolari, piacevolissima da seguire.
Come i commenti che mi precedono, do anche io tranquillamente un 7 pieno. Una pellicola che inaspettatamente mi ha intrattenuto a dovere, con una buona regia, migliore rispetto a quella del precedente. Attori in gran forma ed una bella dose di azione, ironia ed avventura. Consigliato, soprattutto se siete amanti del personaggio in questione. Credo che oramai con Spiderman abbiano preso una strada finalmente degna, ci voleva
Buon film della Marvel, direi nella media generale. Per chi conosce i comics, purtroppo, il twist ha poco senso perché era sicuro che si verificasse, e questo toglie pathos al film. In ogni caso, cinefumetto perfettamente godibile, consigliato.
Davvero molto carino. C'è tutto il teen drama, la tensione per la mancanza di qualcuno, c'è un ottimo colpo di scena, una regia che ho ritenuto meravigliosa. E Tom Holland è un attore con i fiocchi.