Il tempo per il nostro mondo sta per scadere, ed alcuni agenti entrano in azione per evitare un evento più catastrofico di una terza Guerra Mondiale o di un Olocausto nucleare. Tenet aprirà le porte giuste – e anche alcune sbagliate – per guardare il mondo con occhi nuovi, sentendolo anziché tentare di comprenderlo...
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La N di Nolan è il centro del film. In un gioco di scacchi tra Nero e Bianco, Eroe e Antieroe, si allunga e contrae il palindromo a N piacimento. Il ragionamento ti fotte, solo il fiuto dei 5 sensi ti aiuta. Cinema allo stato puro, rappresenta la sua essenza e la supera. Memento in 5 dimensioni, da arrotolare e srotolare a T(uo) piacimento. La banalità di Te N eT
Non é molto piacevole dirlo ma purtroppo questa volta Nolan ha diretto un film tutto sbagliato, che non sa coinvolgere lo spettatore perchè inutilmente complicato da una sceneggiatura in fin dei conti banale ma contorta su se stessa in modo da fregare il pubblico alle prime armi. I suoi fan però non si bevono questa confusione assurda mascherata da labirinto studiato; a questo punto, Antani per Antani, molto meglio una serata piacevole rivedendo Amici miei, piuttosto che subire gratuitamente questa lunga tortura di un ex grande regista q quanto pare giunto alla frutta. 3 spaccato, film pessimo, una truffa d'autore!
A Nolan gli si può dire di tutto tranne che non sia coerente nelle sue opere. Tenet, palidromo perfetto che riassume il senso di quel Tempo che per il regista stesso è una vera e propria ossessione. Lineare o invertito comunque il tempo scorre ed è inesorabile. Ogni ambizione di dominarlo mette in scacco il protagonista. L'unica maniera è assecondarlo e raggiungere l'obiettivo attraverso le sue falle. Come concezione è molto vicino ad Inception, ma a differenza di quest'ultimo dove le varie sezioni erano distinte e separate come compartimenti stagni, in questo caso c'è la coesistenza di diversi piani nella stessa azione. Non è al livello dei suoi lavori precedenti, ma sono sempre convinto che Nolan sia uno dei più grandi sperimentatori al mondo, perchè ci vuole coraggio a sperimentare all'interno di un blockbuster.
- Tenet 'o fegat 'uagliò. Chist n'è nu film, è nu rompicap' ca fa ascì pazz'! - Ma ca cazz ne capisc tu! Chist'è Nolàn si capit?! Nolàn! - O saccio ch'è Nolàn, ma Nolàn ha fatt nu burdell tant, a'mbrugliat 'a matassa, i cuont nu tuornn! - Tu si 'na capa sciacqua. Cinq' anni ce so volut, s'capìt?! Cinq' anni ra' vita soja! - E fuss' pur n'ann… mai a' lavorazion 'e nu film ha durat accussì! - Ma ca cazz rici! Te stej a confunn' co' covìdd. Mai 'na cosa cinese ha durato accussì assai. Mai. - Azz, è overo, m'agg sbagliat co'covìdd-19… ma nun se capisc ugual! - Scem! E' propria chess 'a cosa: 'a gnuranz è 'a nuostra salvezz! - Strunzat! - Tu nun bbuo' capì. Nolàn chill è truopp intelligent p'te, chill ha fatt nu meracl miss ncopp' 'a sceneggiatur. - P'me a scumbinat pur 'a capa soja. - Tu tien'a capa sulo pe' spàrtere 'e recchie. Se fai attenzione noterai lo sguardo immersivo di Nolan, a tratti cupo, tagliente e magnetico, capace di sorprendere ogni volta lo spettatore. - ??? Ma cumm cazz parl!! Nun te capìsc! - Mannaggia 'o Pataturc, m'aggi miss'a parla' italiano... 200 milion 'o baggètt 'uagliò! - È cchiù 'a spesa ch'a'mpresa. Chi cazz è iuto o' cinema co' covìdd vurrìa sape'! - Aeh, ma tu o' saje accumm piens Nolàn: sciacqua Rosa e bive Agnese! Vivere alla giornata bello! - Ma quann'mai! Chill mo' sta già piensann'o prossimo film: "O' ciambellon 'e Feliciello Sciosciammocca". - Se vabbuò… mo' Nolàn s'mitt a fa 'a commedia napoletana! - Eh ma o' ciambellon tien'o buco nero al centro 'uagliò, n'ze po' manc' taja, si ce prov' ce fernesce dentr! - Azz! E cumm s'fa nu ciambellon accussì!? - Nun s'fa: dint'o film o'ciambellon sta già n'copp o tavolo, comm o' monolit 'e Kubrìcc. - O' monolit 'e Kubrìcc?! T'agg 'a salutà! C'ca fernesce tutto a tarallucce e vino!
Una scena del film è girata all'aeroporto di Oslo (o perlomeno vorrebbe far intendere che lo sia). Improvvisamente compare il pannello che indica la direzione per i gates. Trasecolo C'è scritto UTÅNG no dico, non UTGÅNG, che significa chiaramente uscita ...c'è scritto proprio UTÅNG, parola assolutamente inesistente!!!! Ma com'è possibile che uno dei film più pubblicizzati, campione di incassi del 2020, abbia preso una cappellata madornale del genere?!?? Se me ne sono accorto io che sono italiano, guardandolo a velocità normale, figuriamoci in Scandinavia, si sbellicheranno dalle risate per un'ora e mezza!!! (e poi, se vogliamo dirla tutta, anche correggendo il refuso, sarebbe altamente improbabile trovare una scritta UTGÅNG a Oslo, visto che è in svedese; in norvegese dovrebbe essere scritta senza il circolino posto sopra la Å, ossia semplicemente UTGANG)
Molto bello, chiaramente non a livello di Interstellar o Inception, però mi è piaciuto parecchio nonostante la trama caotica. Non l'ho trovato -freddo- come molti sostengono, piuttosto eccessivamente frenetico, non ti lascia il tempo di ragionare su ciò che è appena successo o di elaborare un'emozione, che già succede qualcos'altro. Ho apprezzato molto le interpretazioni di Elizabeth Debicki e John D. Washington. Io mi ritengo soddisfatta!
A leggere le stroncature, questa volta Nolan si sarebbe spinto tropp'oltre: un film sul nulla, del nulla e col nulla avrebb'oltrepassato il limite del nichilismo sopportabile finché edulcorato col divertissement del mind game movie. Ora invece l'imperatore sarebbe nudo e dopo due decenni "Memento" del 2000 avrebbe recuperato l'intero titolo originario: "Memento Mori". Il resettaggio gnoseologico della memoria ogni quarto d'ora corrisponderebbe a un decesso dell'identità ontologica del Protagonista, che all'epoca avev'ancora un nom'e un cognome (Leonard Shelby). In "Tenet" svanisce pure l'ultimo gioco di Prestige e il primogenito di Denzel è spogliato di qualsiasi connotazione personal'e geopolitica alla stregua di tutt'i coprotagonisti, mentr'il quadrato di Sator, il diagramma di Feynman ("a positron is an electron travelling backwards in time"), il figlio invisibile, la minaccia apocalittica mai visivament'esplicitata costituirebbero una sequela ininterrotta di MacGuffin dove, al termine dell'ultima matrioska, si disvelerebb'il Grande Vuoto di Senso (GVdS): "We live in a twilight world and there are no friends at dusk". Non è la mia scommessa esistenziale, m'almeno non mi sono sentito pres'in giro. "Morte del cinema"? Era già al rigor mortis, forse la "supina e rassegnata" (cit.) convivenza con Covid e caducità del Tempo riceverà una salutare scarica defibrillatoria.
Ottima realizzazione tecnica, ma personaggi piuttosto piatti. Il dramma della bionda è un "si beh, e quindi?". Simpatico l'attore principale, ma anche lui senza una storia alle spalle. Ma la cosa più grave è che purtroppo il plot twist è fine a se stesso. Assurdamente contorto. Tuttavia capita l'antifona, i veri colpi di scena sono telefonatissimi. Salti di qua e di la tra le location in giro per il mondo. Visto in un cinema con il volume esageratamente alto: esplosioni a gogò. Assomiglia a un 007 nuovo e nemmeno tra i più belli. Fracassone, con il solito villain a capo di qualcosa stile Spectre... però con la missione basata su qualcosa di fantascientifico, non molto ben spiegata.
personalmente non mi ha entusiasmato questo film l idea di fondo è buona ma per me è come viene proposta e realizzata che -fa acqua da tutte le parti- la storia per come viene rappresentata non intriga e non incuriosisce come dovrebbe non ha un crescendo di situazioni che portano realmente a seguire le varie vicissitudini con un ricercato interesse a metà film era ancora sul -chi va là- e l'esclamazione + ovvia è stata -vabbè- Robert Pattinson risulta più -digeribile del solito- e fa in modo sufficente la sua parte ma comunque questo film non porta nulla di che al mondo del cinema con evidenti scene qualitativamente minori di altre una pellicola che si vede e si dimentica il quanto il film è molto -fine a se stesso- nulla a che vedere con altri titoli dalla leggera e somigliante falsariga come Inception-Matrix-il 13esimo Piano-Minority Report-Looper-Source Code- e altri
a me questo film nella sua totalità non è proprio piaciuto
non pretendo che sia comprensibile come un Fracchia La belva Umana, ma nemmeno che uno (circa il 95% degli utenti) esclami di non averci capito una mazza dopo la prima visione!
Definitivo sucidio artistico di un regista che aveva molto da dire in gioventù ma imperversa in una crisi artistica grave da ormai 15 anni. Da anni cercava di svaccare del tutto e alla fine ci riesce. La freddezza della messa in scena è disarmante, la trama è inutilmente complicata all'inversosimile per coprire il vuoto cosmisco del contenuto della stessa.
Probabilmente è costato un miliardo di dollari, che spreco... ci si ritrova a inseguire sullo schermo personaggi che la sanno lunghissima e che si muovono (spesso fastidiosissimamente al contrario) senza un perché ma convintissimi di quello che fanno.. e tu spettatore stai lì, ad aspettare che qualcuno dica un qualcosa che abbia un senso o quantomeno di comunicativo di un emozione... ma niente.. per tre ore. L'orologio dell'Hamilton, da nerd viaggiatore del tempo, appena lanciato sul mercato nelle varianti blu e rosso è probabilemente l'unica cosa che merita un sussulto di attenzione durante le tre ore di visione.
Con Tenet siamo arrivati allo scontro puro, già raggiunto parzialmente con Interstellar e con la tregua nel mezzo di Dunkirk, Nolaniani contro non Nolaniani. Come se il cinema di un autore discutibile, sicuramente, ma di indubbio valore, si potesse solo vedere come bianco o nero, senza la giusta gradazione di grigio che lo contraddistingue. Personalmente non ho mai sopportato chi diceva che Interstellar fosse un capolavoro per il discorso scientifico (o per partito preso) senza vederne i difetti, quanto quelli che gli davano la *****. Tenet ricade in quel genere di film lì, quel film che può oscillare tra il 7 e l' 8, quella soluzione riuscita a metà, godibilissimo ma senza scomodare i livelli superiori. E poi, se non fosse un film di Nolan, ci staremmo a fa tutte ste pippe? Non sarà forse che le aspettative derivano dalla conoscenza dell'autore? Parliamo comunque di Tenet. Io all'inizio faticavo a seguire il filo logico, non riuscivo a capire le prime scene seppure poi i tasselli man mano che il film va avanti vanno al loro posto e diventa abbastanza comprensibile. Però quello spaesamento di 5-10 minuti rischia di far innervosire uno spettatore un pò più disattento. 5-10 minuti girati da Dio eh. Ecco in questo genere di elementi Nolan prova a complicare più del dovuto una materia che di per se non sarebbe difficile, ma lui complica apposta. Come tutti gli autori Nolan non fatica nel citare i suoi vecchi film in più frangenti. Ma, rispetto al solito invece, gira molto meglio l'azione, la sua pecca storica. In generale non è un film che propone una regia particolarmente innovativa o "da candidatura", ma mi ha sorpreso nella crescita nelle sue lacune. Un peccato grosso sono i dialoghi velocissimi che a volte fanno perdere dei particolari. Oltretutto nessuno parla così, è vero che ci sono stati problemi con il doppiaggio italiano, ma le battute sembrano fin troppo scriptate. Perché poi, prendendoli ad uno ad uno, lo spettatore vorrebbe fare 400 domande (a cui non avrà risposta), questo perché la parte fantascientifica è spiegata con dei particolari non ben delineati, tanto che io spesso mi sentivo preso in giro. Non puoi lanciare il sasso e nascondere la mano, devi portarla fino in fondo e devi darmi il tempo di assimilare le informazioni, di digerirle. A rendere tutto più caotico c'è il montaggio frenetico, estremamente frenetico. E' vero che il film scorra via senza annoiare, ma ottiene ciò vendendo un pò l'anima al diavolo. La fotografia aiuta a lanciarsi in questo mondo tetro e misterioso, così come la colonna sonora di un Goransson miracoloso. Questo tema moderno è tra i migliori di quel genere che abbia sentito negli utlimi anni e c'è da chiedersi se l'assenza forzata di Zimmer (impegnato con Dune) non sia stata una fortuna. Il cast è di primissimo livello: John Washington è bravissimo e funziona benissimo con quel mostro di Pattinson. La Debicki è davvero al centro della storia insieme a un sempre perfetto Branagh. A Michael Caine basta comparire in una scena per mangiarsi tutti. Peccato per la loro scrittura, ad eccezione di Kat Sator, hanno tutti un background poco chiaro. Neil viene fuori dal nulla, così come Ives, e siamo noi spesso a doverci fare un'idea sui personaggi. L'idea di voler raccontare nel finale l'autodeterminazione dell'uomo sarebbe interessante ma Nolan sembra sviluppare la Sindrome degli Avengers con un piano di Sator abbastanza cervellotico, l'azione dei "buoni" incomprensibile, delle persone dal futuro che hanno deciso qualcosa che guardacaso si interseca perfettamente con il piano di Sator, alcune scene montate un pò così. I riferimenti al quadrato magico ci sono, ma per me sono davvero tangenziali al film, potremmo anche farne a meno. Nolan osa, ma è il bello del regista, non accontentarsi di formule già esplorate. Dunque un film buono, idee interessanti così come l'incipit, ma condite da un pò troppa boria e voglia di stupire a tutti i costi. Se volete un film capolavoro sugli stessi temi, Predestination is the way.
Trovo assurdo nel caso di Christopher Nolan assumere le parti di una tifoseria o l'altra. Soprattutto nella seconda parte della sua filmografia. TENET è un bel film di azione (e reazione), a tratti sprigiona grande Cinema, che finisce lì quando finisce, palindromico, un congegno di altissimo livello che innesta istinto e amore e li chiama "scarto della ragione" ad (altissimo) intrattenimento.
è un film sulla ridonadanza del tempo. tempo piu' del sentito che del non sentito. l 'elevazione dell inizio del fu' che mai trova accezione nell emblema meccanico del coro dentro e fuori il compiuto cinema. si rileva un dissonanza anche colorica nel quale in ogni fase si interpone un abisso di loqualcità. il genere diventa classico nella misura in cui eleva il suo tempo nel tempo, in una scatola del vissuto ed nell inesatto frenetico . una voluta tentazione di nolan di contrastare con l edotto nel segno filmico dell astrazione del voluto, ma senza arrivare nel meta cinema, essenziale nel modello di vero o falso, che interpone scelte fluide e direi fluistiche, dove la mente ne scava nel lvello si e no di una porta logica che ritrae il suo normale conscio e redento .
A Nolan inizia a mancare la misura e in un regista con velleità da grande autore è un bel problema.
La misura di dosare le musiche, senza martellare con una seppur ottima colonna sonora, anche quando non serve. Si può montare la tensione anche senza sparare bassi e vibrazioni in continuazione.
La misura della complessità. Non è che attorcigliando trama e contenuti si ottiene sempre un effetto migliore. Talvolta i rebus son talmente fini a loro stessi da perdere di senso e significato.
La misura della caratterizzazione dei protagonisti. Gli attori sembrano li solo per muoversi dentro il grande impianto scenico, non hanno motivazioni profonde, passato o sentimenti. Sono freddi, parlano e interagiscono a velocità improbabili. Forse l'unico personaggio un po' caratterizzato è il cattivo.
Nonostante questo, Nolan fa qualcosa di incredibilmente originale:
(inizialmente pare un capo, poi sembra per una donna con la quale non ha legami, ma che merita di essere salvata ed infine capisce che era per se stesso)
Plot intrigante e visivamente eccellente, quindi ne consiglio la visione ma, attenzione, staccate completamente la spina e accettate di bervi tutto così come viene senza farvi troppe domande perche tanto non torna un ca***! E non basta far quadrare un paio di scene per sostenere il contrario, la verità è che praticamente tutto a partire dalle intenzioni fino alle azioni dei protagonisti NON HA NESSUN SENSO.
E aggiungo mezzo voto in meno per la colonna sonora: inesistente/insopportabile, in pratica un unico martello ansiogeno costante e perenne.
Certo è un film enigmatico ai limiti dell'incomprensibile, ma l'idea di base è geniale e si differenzia da tutti gli altri film che hanno come tema il tempo o i viaggi nel tempo, anche se Tenet non parla prettamente di "viaggi nel tempo" ma piuttosto di inversione del flusso del tempo ed entropia invertita.
Non mi sentieri mai di dare un giudizio negativo solo perché non l'ho capito in ogni dettaglio, anzi, questo è un suo pregio, se volevo un film facile avrei scelto una commedia romantica. Questo mi sprona a pensarci su e confrontare le mie idee con altre, una seconda visione è d'obbligo. Dare un voto negativo soltanto perché è "troppo complesso" è un po' assurdo, si possono trovare spiegazioni online oppure, come sopraddetto, una seconda visione.
Per il resto il film è eccezionale e letteralmente mozzafiato, appena finita la visione volevo subito riguardarlo!
Dietro la "macchina da presa" un Maestro indiscusso, pertanto visivamente il prodotto è eccellente; nulla da dire sugli interpreti, assolutamente all'altezza. Abbiamo però una trama che superficialmente è un tantino possibile seguire, ma per buona parte è un autentico rompicapo, e come quasi sempre succede con le "questioni temporali", lascia domande senza risposta, dubbi che fanno pensare ad errori di sceneggiatura.
Domanda: se un'esplosione invertita genera freddo invece di calore, come caxxo fa a funzionare il motore a scoppio della Saab?????
Tenet è coraggioso, roba mai vista, davvero. Mai vista roba così incasinata, cristo d'un dio. Nolan bisogna che si fermi con la sua ossessione per il tempo perché qua si fa fatica a stargli dietro. Il film è un caos senza precedenti, io sinceramente non c'ho capito una mazza. Credo di aver retto fino si catamarani (credo siano catamarani), che sono la scena più bella del film. Poi son caduto in una sorta di apnea con cervello sotto pressione e mi son ritrovato al conflitto finale chiedendomi cosa fisse successo per arrivare a rossi contro blu (cioè rossi e blu contro non so cosa).
Un'esperienza sensoriale sofferta senza precedenti. Un enorme, inutile, borioso buco nel Tempo.