James ha un nuovo e pericoloso nemico da affrontare nella sua missione più recente. Aiutato dalla malavita russa, il suo infido nemico ha rubato un elicottero top-secret a la letale arma spaziale "Goldeneye" con cui intende distruggere il mondo occidentale. Solo James Bond può impedire la catastrofe in questo incredibile corsa mozzafiato.
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Primo film di Bond-Brosnan, pellicola altalenante che vive degli sbalzi vertiginosi di qualità per tutta la sua lunghezza. Diciamo subito che Cambpell dimostra di saperci fare con l'agente segreto e sforna una regia convinta e tecnica, confermando soltanto qualche anno dopo di avere anche qualcosa in più. La sceneggiatura è buona per alcuni dialoghi e poche sequenze, inizia in assurdo sui titoli di testa quando Bond diviene addirittura divino e si lascia andare spesso alla facile ricerca dell'effetto, molto meglio quando si pianta su solidissimi dialoghi e sullo scontro tra Bond e Alec. Veniamo alle interpretazioni; premetto di non aver mai gradito troppo Brosnan nei panni di 007 essendomi avvicinato a questa splendida saga tramite il vero padre del personaggio, cioè le pagine scritte da Fleming di casino Royale, Brosnan risulta poco credibile, legnoso, leggerino, persino caricaturale in diverse espressioni e diciamocelo tra noi, anche poco bravo. Nota di merito invece per Sean Bean, veramente da applausi la sua prova assieme alla prima apparizione della Dench. La Bond girl di turno è bellissima ma anch'essa mi ha convinto poco. Da Salvare l'ottimo intro per i titoli di testa spalleggiato dalla magnifica canzone della Turner. Peccato perchè c'erano dei margini per fare molto meglio e ci è toccato aspettare Casino Royale.