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Buon film con un incipit non innovativo ma interessante, fino a dove si può spingere un uomo per bene per arricchirsi e salvarsi reputazione e vita?
A questa domanda vengono affidate 13 prove da un sadico che promette soldi ad un uomo disperato che ha perso tutto e che vuole trovare soldi per iniziare una vita insieme alla sua futura moglie.
Le prove sono carine, alcune forzate e prive di senso, tutto però porta ad un crescendo di tensione fino ad arrivare al finale, molto duro e triste ma che è perfetto per la vicenda raccontata.
Sono anni che volevo vedere l'originale dal quale è tratto, senza riuscirci, di certo direi che può andare bene questo remake. Consigliato
Non posso fare paragoni con l'originale ma questo è un gran bel film a mio gusto! Un altra pellicola che sfrutta come idea di base due soggetti tanto cari al Cinema di questi anni ossia l'avidità per il denaro ed il voyeurismo dell'eccesso... Il quesito è il solito: fino a che punto è disposto a spingersi una persona in difficoltà pur di porre fine ai propri guai economici e sopratutto "è davvero la ricchezza che fa la felicità"? Temi vecchi come il mondo ma qui trattati piuttosto bene grazie ad una valida sceneggiatura, una buona regia ed una recitazione che fa il suo dovere. Il ritmo è sempre alto, non mancano momenti divertenti (quasi tutti all'inizio ad essere sinceri), non manca la violenza, non mancano riflessioni e così ne esce fuori un prodotto divertente e che sa imprimersi nella memoria dello spettatore. I colpi di scena della seconda parte sono intuibili ma comunque è tutto ben congegnato. Se non fosse per il finale buonista avrei dato anche mezzo voto in più...a tal proposito consiglio di rivedersi attentamente i titoli di testa (tra l'altro accompagnati da uno score sonoro validissimo) subito dopo aver visto tutto il film così da far quadrare il cerchio. Visto per caso è una chicchetta inaspettata e consigliatissima.
Carino. Non si tratta di un horror vero e proprio, non saprei nemmeno in che genere collocarlo vista l'atipicità del suo contenuto. 13 prove da affrontare per il protagonista, uno strano reality show clandestino che parte in sordina e diventa sempre più atroce. Il ritmo è elevato e l'attenzione viene mantenuta durante l'intera visione. Io non sono uno di quelli che soffre della sindrome "l'originale è sempre meglio". Non sono nemmeno uno che boccia a prescindere i remake che spesso gli USA fanno dei film non USA – anzi, spesso i loro remake mi piacciono e a volte persino più degli originali. Però qui non c'è storia, l'originale thailandese 13 Beloved è più bello. 13 Beloved riesce a creare una tensione enorme, che qui non c'è. Le prove nell'originale sono ancor più ciniche – basti pensare a quella del ristorante…oppure alla rissa sul bus, o al vecchio signore abbandonato nel pozzo. Non che qui sia tutto tranquillo e liscio. Tuttavia, la violenza è edulcorata rispetto all'originale e, anche nelle scene forti, non è cinica e fine a sé stessa ma viene accompagnata da giustificazioni
(es. il taglio del braccio è la vendetta del protagonista nerd che a scuola era vittima di bullismo, nei confronti dell'allora bulletto).
Anche il protagonista è fin troppo tapino e buono per non risultare un po' caricaturale. Egli mantiene la propria fidanzata, la quale è incinta. Nel contempo, mantiene anche il fratello, che vive con lui ed è ritardato. Inoltre, mantiene anche il padre, che è un disoccupato sfrattato, peraltro burbero e cinico. La mamma non c'è più se no come minimo sarebbe invalida e dovrebbe mantenere pure lei (sì - bruttissima questa!!!) Quello che però ha di speciale il film e che risulta all'altezza del primo, anzi persino meglio, è il mostrare la mutazione del protagonista : prova dopo prova, egli acquista maggiore sicurezza in sé stesso e riesce a prendersi qualche piccola rivincita sulla vita e sui propri nemici
Thriller molto avvincente, con alcune scene decisamente apprezzabili (es. quella dei motociclisti). Un finale amaro ma giusto e la presenza di quell'idolo di Ron Perlman ne aumentano ulteriormente la valutazione. Gran bella scoperta (giudizio probabilmente influenzato dal non aver visto e dal non essere a conoscenza della presenza della versione originale).