Summer (Zooey Deshanel) è una ragazza che non crede nell'amore. Tom (Joseph Gordon-Levitt) un inguaribile romantico che s'innamora perdutamente di lei. Il film racconta la storia dei due ragazzi nell'arco di 500 giorni, intermezzata da numeri musicali che derivano dalla fantasia e dalla passione di Tom per la musica pop.
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Non conoscevo questo film e solo recentemente ho scoperto di quanto fosse seminale nella serialità televisiva e cinematografica dell'ultimo decennio:la fotografia, il mix di generi (musical, fumetto, commedia romantica, melò) e soprattutto i ruoli e le personalità di genere capovolte caratteristiche dell'approccio woke che ormai domina Hollywood.
Non è una commedia romantica. Bisogna subito sgombrare il terreno dai fraintendimenti che invece questo film furbescamente cavalca cercando l'intesa con uno spettatore desideroso forse d'essere sorpreso sovvertendo le aspettative (i generi cinematografici hanno regole che li governano e questo film se ne prende gioco). E' un coming of age dolce-amaro. E a essere sinceri ha pochissimo d'originale e gli unici aspetti che lo redimono sono la bravura e la fraschezza dei due attori protagonisti.
Secondo me 4 matrimoni e un funerale ha una trama molto simile..ed è di 20 anni fa pur essendo molto più moderno anche nella rappresentazione dei ruoli nell'innamoramento,negli obiettivi e nei desideri invidivuali e di coppia..oltretutto la donna protagonista è dipinta molto meglio e non solo abbozzata come in questo film.
In America questo film è un piccolo cult..osannato soprattutto dalle femministe che non si rendono conto di quanto sgradevole sia il personaggio della Deschanel. Anche il regista del film e Joseph Gordon Lewitt difendono la rappresentazione dicendo che anche se lo spettatore empatizza con il protagonista...lui è l'antieroe perchè la ragazza è sincera fin dall'inizio....
Ma la verità è che anche lei al pari del protagonista che è troppo ingenuo, romantico e impulsivo lei...è troppo egoista e ripiegata su se stessa:decide di continuare a frequentarlo anche quando lui dopo la lite della scazzottata gli chiede chiarezza facendo capire d'essere troppo coinvolto e lo invita alla sua festa di fidanzamento pur sapendo che lui è ancora innamorato:praticamente una persona assolutamente priva d'empatia...L'originalità del film è tutto in questo comportamento della ragazza che nella cultura dei rapporti affettivi è caratteristica degli uomini e della loro tendenza alla promiscuità. In poche parole...questo film realizza l'uguaglianza esibendo quanto sia gli uomini che le donne possano nelle relazioni approfittarsi del prossimo nella stessa maniera...e le femministe ne vanno inspiegabilmente orgogliose.......
Una commedia dalla struttura narrativa innovativa e stimolante, con diverse citazioni cinefile inserite ad hoc. Al di là della creatività formale e della confezione accattivante, però, emergono in più punti banalità assortite e cadute di stile improvvise (credo che nemmeno in "American Pie" si faccia dello humor sul pene). Un umorismo in buona sostanza ancorato agli organi genitali e al linguaggio sboccato che fa venire a galla una stupidità di fondo (anche le reazioni di fronte alle difficoltà sono infantili), in disarmonia con il tema trattato e il suo potenziale in termini di contenuto ed emozioni.
Allora, in sé un film così avrebbe le potenzialità di un un cinque secco, ma andando a toccarlo con mano, riflettendoci un secondo e mezzo di più, non può superare il quattro e mezzo. E visto che dare un 4/5 non è possibile, resto su questa linea. La premessa sa già tanto, perdonatemi il termine, di "paraculata": è difatti una storia che narra d'amore; è solo la sceneggiatura che è un tantino diversa dai classiconi americani (
l'amore non è travagliato ma alla fine corrisposto, bensì a lei piace il pisello senza impegno e a lui piace tanto lei: molto semplice, molto comune, molto banale, molto poco meritevole di essere narrata
). Ci sono infatti storie più realistiche e altre più fantastiche, ma l'aspetto che conta è che siano non solo degne di essere raccontate, ma anche di essere viste, dipinte in movimento: questo è il cinema. La pellicola in questione è un filmetto da Italia Uno da quattro e mezza di una domenica pomeriggio. Perciò, caro Webb, hai operato una regia pulita nonostante la tua inesperienza, e di questo te ne va dato atto, ma non ti ergere su altari fatiscenti premettendo qualcosa di inesistente cercando di alterare la percezione del tuo onesto, per carità, ma piccolo, piccolo film. Detto questo, alla luce dello spoiler che ho inserito, mi pare che non ci sia bisogno di aggiungere altro per quanto riguarda la complessità e la profondità della trama, nonché dell'introspezione psicologica dei personaggi, non pervenuta. Il finale di certo non ne risolleva le sorti, anzi, forse suggella il livello di mediocrità della sceneggiatura. Le prove degli attori sono sufficienti, ma non certo esaltanti. Insomma film evitabilissimo.
Pensavo di dare un 6 a questo film ma quando ho visto la valutazione complessiva (7.2) ho pensato che mettendo 5 non avrei fatto torto a nessuno. Credo che sia una commedia audace da una parte e poco incisiva dall'altra. L'audiacia si evidenzia nell'idea di realizzare l'intero film mettendo a confronto episodi simili che avvengono in periodi differenti rendendo forse la storia poco chiara in alcuni punti ma nel complesso discretamente godibile. Poco incisiva perchè in fin dei conti non dice nulla di nuovo, è solo una classica commedia privata dell'houmor e di vicende commoventi. E poi quel finale? ...che scivolone!!!
Carino, ma francamente niente di speciale, se non per la colonna sonora e la gradevole pubblicità all'Ikea. Diciamo che in questi due protagonisti ci possiamo rivedere tutti, ma questo non basta per rendere il tutto entusiasmante. Il finale poi è talmente odioso che manda in malora quel buono che la storia ci aveva regalato.
Andrò un pò controcorrente rispetto ai precedenti commenti, ma a me questo film non è piaciuto. Nonostante la regia sia molto sicura e fluida, ho trovato la pellicola piuttosto incolore e noiosa. Non mi è sembrata una commedia (non rilassa e non diverte) nè un drammatico (non commuove e non tocca in alcun modo il lato intimo dello spettatore); è solo la banale rappresentazione di una coppia in cui lui ama lei e a lei piace lui. Poi, ovviamente, si può intavolare una qualsiasi conversazione dal sapore dietrologico sul significato del film, ma la realtà è questa, semplicemente questa: una vicenda banale che si chiude nel modo più scontato: tra i due finirà o, forse, non inizierà mai una vera storia d'amore. Per fortuna, il protagonista è interpretato da Gordon-Levitt, attore bravissimo ma forse un pò sottovalutato, che da solo dà un tocco di simpatia alla pellicola ma, ahimè, non basta. Infine, ottima comparsata finale della bellissima Minka Kelly: e non ditemi che Sole è più bella di Luna! (o, nella versione originale, che Summer è più bella di Autumn....)
L'ho trovato orribile, mi ha annoiata a morte e con pochissimo senso. Seppur scenografia, fotografia e regia sono ottime, per quanto mi riguarda è la storia che mi ha fatto rimpiangere le commedie banali da sei periodico
Il film è ben realizzato e interpretato, come spesso accade con le commedie romantiche: bella confezione, contenuti carenti, noia mortale. La storia è non decolla, non riesce a essere divertente nè drammatica e non lascia nulla a parte l'insofferenza verso i due protagonisti, lei è antipatica, lui un pisquano...da una coppia così male assortita non c'è da aspettarsi altro....
Che delusione. A giudicare dalle recensioni e dai commenti sembrava una commedia sentimentale insolita e fuori dal coro. E invece è la solita commediola mediocre che trasuda melassa da ogni parte. Un film banalotto, con due protagonisti anonimi e senza personalità in una storia che gira a vuoto per più di un'ora e mezza. Un film privo di stile e omologato alle solide commedie zuccherose da quattro soldi. Pessimo.
Un'esposizione fuori dagli schemi al servizio di quella che è a tutti gli effetti una storia d'amore che furbescamente si vorrebbe spacciare per altro.Senza ombra di dubbio l'intento è elogiabile,oltre che parecchio condivisibile,rivitalizzare un genere ultimamente così agonizzante è una bella sfida che a mio modesto parere è vinta solo in parte. Questo Mark Webb non è male,ci mostra i fatti attraverso l'ottica del protagonista,quindi distrugge la linea cronologica degli avvenimenti e la rimonta con lodevole gusto alternando i vari stati d'animo e conferendo alla pellicola un tono mai uniforme. Eppure il film non mi ha preso,ha i suoi bravi ed originali espedienti,le sue intuizioni fuori dagli schemi,un epilogo non scontato(anche se accomodante), ma non mi ha trasmesso nulla nel suo voler essere rievocativo di un periodo che l'autore ha presumibilmente vissuto. La scritta iniziale lascia presagire grandi cose, come il ribaltamento dello stereotipo principe che vorrebbe la donna sognatrice ed innamorata e l'uomo superficiale e restio all'impegno,qui è il contrario,lui è cotto come una pera,lei trincerata dietro un atteggiamento trattenuto perché non innamorata. Alcune sequenze colpiscono alla grande,la scena in split-screen tra realtà e aspettative,gli omaggi cinematografici e il balletto mattutino sono situazioni che denotano grande inventiva da parte del regista. Tutto interessante ma a mio avviso anche molto noioso,vuoi perché la coppia protagonista non sa di nulla,a partire dalla Deschanel che continuo a trovare molto sopravvalutata,vuoi perché Webb con il procedere del racconto si perde,finendo con il voler per forza senso ad una successione di eventi che fanno semplicemente parte del vissuto di ogni persona,determinato da fattori che variano senza poter essere giustificati da norme universali. La colonna sonora lascia un po' interdetti,gran pezzi alternati ad hit abbastanza insulse,ma molto fastidioso è l' insistito spot Ikea che deve aver ben rimpinguato le casse della produzione. In soldoni: ad un'idea di partenza interessante non fanno seguito risultati così apprezzabili,trattasi della solita minestra riscaldata,certamente abbellita con qualche ornamento e servita nel piatto delle grandi occasioni,ma il gusto rimane sciapo.
Cos'ha di speciale ed originale questo film? io sinceramente mi sono annoiata tanto e non ho trovato nulla che potesse sorprendermi, o che potesse renderlo diverso dalle commediucce d'oltre oceano. Non è nemmeno simpatico!
Non riesco a trovare motivazioni extra, al fatto che mi è parsa una commedia sentimentale come tutte le altre, con qualche piccola trovata ma niente più!
No no e ancora no... non mi è piaciuto per niente, c'ho messo qualche giorno per elaborarlo, non l'ho votato subito perchè francamente è un film che non capisco, allora e va be che il titolo è 500 giorni insieme e va beh che la voce fuori campo ti avvisa che non è una storia d'amore... ma allora che cos'è? Una commedia? No Una storia romantica? Nemmeno Si qualche scena fa ridere, ma niente di piu', io e il mio ragazzo siamo usciti dal cinema con la stessa sensazione un misto fra tristezza e rabbia, perchè io non so voi ma a lei l'avrei fatta rotolare giu' dalla collina con un bel calcio...
L'unico lato positivo è l'ordine cronologico che viene usato per raccontare la storia.
Assolutamente da evitare al cinema (soldi sprecati).
Commediola da 4 soldi, peraltro con una protagonista che sprizza una tale antipatia che viene voglia di prendere a pugni lo schermo... Per non parlare del finale scontatissimo e banalissimo. Si salva solo qualche scenetta particolarmente divertente.