8 1/2 regia di Federico Fellini Italia, Francia 1963
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8 1/2 (1963)

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locandina del film 8 1/2

Titolo Originale: 8 1/2

RegiaFederico Fellini

InterpretiMarcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Sandra Milo, Anouk Aimée, Rossella Falk, Mario Pisu, Barbara Steele, Guido Alberti

Durata: h 2.20
NazionalitàItalia, Francia 1963
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1963

•  Altri film di Federico Fellini

Trama del film 8 1/2

Il regista Guido Anselmi, reduce del successo del suo ultimo film, vorrebbe prendersi una pausa per riposarsi. Ma le continue pressioni del suo produttore, della troupe e dei suoi amici, lo obbligano a trovare un'ispirazione per un nuovo film…

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Voto Visitatori:   8,80 / 10 (178 voti)8,80Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Miglior film stranieroMigliori costumi
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior film straniero, Migliori costumi
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Voti e commenti su 8 1/2, 178 opinioni inserite

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BigHatLogan91  @  10/09/2023 13:10:21
   9½ / 10
Fellini crea uno dei migliori film italiani di sempre. Seppur non per tutti i palati, resta un'opera imprescindibile per qualunque cinefilo.

DankoCardi  @  25/03/2022 23:58:20
   9½ / 10
Con questo film Fellini abbandona il realismo/neorealismo che ha caratterizzato tutti i suoi precedenti 7 lavori e mezzo ed abbraccia definitivamente i suoi veri stilemi: l'onirismo, i ricordi, il surreale ed il grottesco. Il suo alter ego Marcello Mastroianni è un regista che deve realizzare un film (elemento autobiografico preponderante); egli pare l'unica persona vera in un mondo fittizio dove gli ruotano intorno un teatrino di personaggi che sembrano irreali tra produttori, giornalisti, tecnici, provinanti, prelati. L'irreale sono anche i sogni del protagonista che lo portano a confrontarsi con le sue insicurezze piuttosto che con le relazioni irrisolte con i genitori, ma l'irreale si trova anche nel reale con timidi accenni allo spiritismo ed al paranormale (Fellini era uno di quelli che ci credeva). Ecco che le situazioni del presente portano inevitabilmente i ricordi di bambino coccolato dalle matrone di casa, di quando andava a vedere una procace prostituta ballare la rumba sulla spiaggia cosa che suscitava i primi pruriti e le prime fantasie, ma poi i preti lo riportavano alla realtà dei sensi di colpa, della vergogna e del peccato. Ma ora quel bambino è cresciuto e si circonda di donne che sono per lui amanti e madri, sicurezza e trasgressione, fino a sognare di avere un harem; ma le donne sono anche il pretesto per far affiorare i suoi problemi con loro attraverso una auto-psicoanalisi intimista. Tutto questo potrebbe risultare pesante ma ad un tratto ci si sorprende a desiderare che questa storia strampalata non finisca mai, che l'autore continui a portarci nei suoi sogni. Arriva il finale criptico

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER la cui interpretazione è libera, come se il regista riminese, insofferente e cialtrone come il suo protagonista, avesse voluto dirci: "Signori, dopo due ore di film mi sono rotto i c......i, adesso fate voi".
Non è un'opera da capire, ma da apprezzare e basta per quel che è. Eccezionali le musiche di Rota che rimangono impresse nella mente e nel cuore; voglio citare tutte le straordinarie figure femminili che fanno parte della pellicola: Claudia Cardinale, Anouk Aimeè,Sandra Milo, Rossella Falk, Madeleine LeBeau, Caterina Boratto, Eddra Gale, addirittura la regina dell'horror Barbara Steele e tutte le altre che si vedono ma di cui non conosco il nome -come la "negretta" dell'harem-. Ad esse faccio il più grande complimento che si possa fare: Felliniane!

Giovanni3004  @  28/05/2020 12:32:18
   2 / 10
Ma basta! Esperti, dizionari, utenti, tutti a sperticarsi in osanna e peana per questo film. Per me non è neanche un film, è una pseudo seduta psicoanalitica. Procede in maniera via via sempre più noiosa per accumuli di immagini che dovrebbero guidare attraverso questo sogno. Regista in crisi che non sa fare un film? Non lo facesse. Non è necessario avere sempre qualcosa da dire. Ho sempre avuto la sensazione (e ho fatto anche degli esperimenti in proposito) che molti parlino di questo film senza averlo mai visto. Una nuova frontiera? Non è vero. Kenneth Anger faceva cinema d'avanguardia già nel 1947 e chi guardava i suoi lavori sapeva bene ciò a cui andava incontro, se questo film fosse proposto come sperimentale, riuscirei a giustificarlo, così no, proprio non ci riesco. L'orinatoio rovesciato di Duchamp, i tagli di Fontana, le strisce di colore di Rothko, la musica dodecafonica, diciamocelo francamente, a chi piacciono davvero? A me no e non mi preoccupo del fatto che il primo critico di turno mi dica che non capisco. Continuerò a capire Raffaello, Mozart, gli impressionisti, Leopardi, Calvino, Ladri di biciclette, Roma città aperta, Kubrick, Lang, insomma sarò in ottima compagnia. Se ritenete che due sia un voto provocatorio correggetelo, ma non cancellate questo mio scritto, sappiate comunque che non è mia intenzione. Realmente (e mi pare di averlo motivato) ritengo tale film sopravvalutato.

marycoff  @  15/05/2020 10:41:26
   10 / 10
Un capolavoro da inserire nella top 5 dei migliori film della storia del cinema.

Scanlon  @  21/01/2020 13:23:33
   6½ / 10
Ad un certo punto è anche una questione di gusti o semplicemente, riconoscersi o meno in ciò che si vede e difendere un'idea di cinema, che è diversa da altre. Per quanto non ami mai separare l'arte in "capolavori" e "varia mediocrità", non considero comunque 8 e mezzo una vetta del cinema senza tempo. Un tempo, la pellicola di Fellini ce l'ha certamente ed era il tempo in cui importare sul grande schermo l'universo sfumato e slegato dei sogni poteva costituire un'attrazione. Oggi come oggi, dopo aver sperimentato tanti e tanti modi di riprogrammare il concetto stesso di cinema, a scanso di ogni sperimentalismo gratuito, 8 e mezzo rimane un lavoro suggestivo ma al contempo un'opera provvisoria, confusa, i cui tasselli non sono perfettamente giustapposti, se non soltanto accidentalmente accostati come materia viva e grezza ma non lavorata. Crisi creativa che diventa crisi esistenziale e coniugale, metacinema, un testo che rimanda solo a se stesso e che parla di sé stesso, la vera confessione la rende Mastroianni-Fellini quando nella più bella scena in notturna, dialogando con la Falk, sbotta con un "Non ho niente da dire !... ma voglio dirlo lo stesso". Ecco, dietro l'apparente motivazione artistica si cela in realtà lo spettro di un autore che vede esaurire la sua vena. Del resto, La dolce vita una trama vera e propria non l'aveva, idem 8 e mezzo, idem Giulietta degli spiriti, idem il restante Fellini. Un rifugio continuo nei tortiglioni della mente e dei suoi stati paranoici più profondi. A farla breve, e chiudendo il discorso, 8 e mezzo si nutre di spunti interessanti ma a visione ultimata, si ha la sensazione di una lavoro che sarebbe stato degno di sorte e realizzazione comunque migliori.

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  14/11/2019 13:02:28
   9 / 10
Forse il film più complesso di Fellini, ma comunque un gran film.

Spicca un gran cast dal sempre ottimo Mastroianni ,a Sandra Milo,ad Anouk Aimee, a Mario Pisu, Barbara Steele a Guido Alberti ed alla partecipazione di Claudia Cardinale.

Da notare il doppiaggio (ai più sfuggito) di Carlo Croccolo che presta la sua voce a Guido Alberti e Mario Carotenuto ad un personaggio secondario.

Sceneggiano Fellini,Flaiano,Pinelli e Rondi.

Musiche eccezionali come d'abitudine di Nino Rota

Filman  @  29/07/2019 23:25:40
   10 / 10
Il fascino, il mistero, l'incomprensibilità del contemporaneo sono le stesse dell'uomo contemporaneo e di conseguenza dell'espressione artistica umana. Il surrealismo di 8 1/2 descrive al meglio i dubbie, l'evanescenza e la mancanza di punti di riferimento dell'arte contemporanea, e lo fa nell'unico modo possibile, ovvero narrando una narrazione dal punto di vista del narratore contemporaneo. Con questo capolavoro di Federico Fellini nasce il metacinema.

pak7  @  11/09/2016 09:58:52
   5 / 10
Non riesco a collocarlo. Di Fellini ho visto veramente poco, ma posso dire con certezza che Roma, Vitelloni e Dolce Vita mi sono piaciuti molto di più e che sono sicuramente più diretti.
Questo "film nel film" mi ha colpito, a solo perchè mi ha procurato una noia non indifferente, diventando quasi fastidioso nel finale.
Interessante l'idea, ma mi aspettavo altro.

marcogiannelli  @  25/06/2016 18:37:42
   9 / 10
potrei parlare del livello tecnico, delle immagini potentissime, del significato
Fellini non sa che film fare...e dirige questa sua crisi facendo un capolavoro
Prima di Synecdoche, non sappiamo più cosa è reale e cosa no
genio

ilmoro88  @  09/12/2015 12:29:32
   5 / 10
Non mi è piaciuto. L'ho trovato eccessivamente astratto e irreale, forse era questa l'intenzione di Fellini (anzi, sicuramente era questa), ma a me non è piaciuto...Fatico a pensarlo come uno dei migliori film italiani di tutti i tempi. Capisco l'idea di realizzare un "film non film", in linea con l'esperienza personale di Fellini, ma non mi ha colpito. L'ho trovato, a tratti, anche molto noioso. Sicuramente da vedere perché rappresenta la storia del cinema mondiale ma ha deluso infinitamente le mie aspettative.

Matteoxr6  @  05/09/2015 01:15:55
   6 / 10
Dopo averlo visto, riconosco che si tratti di una meridiana sull'asse temporale del cinema mondiale: per l'approccio al cinema in sé, per il modo di interpretare un soggetto e di mostrarlo al pubblico. Tecnicamente non si discute. Ho letto qualche commento qua e là e mi trovo d'accordo, per esempio, con Goldust, poco più sotto. Penso che l'idea di narrare ed evocare, anche visivamente, i pensieri, gli indugi e le preoccupazioni del protagonista (Fellini in persona), riguardo ai rapporti con gli altri, con la propria interiorità in crisi come la sua vena artistica, sia eccezionale e lungimirante (anno 1963, ricordiamolo). È indubbio che un certo tipo di cinema, che a me piace (penso subito a Malick, ad esempio), ne abbia tratto profonda ispirazione, anche solo in parte. A tal proposito, durante la visione, mi è subito saltata in mente una recente pellicola: "Sineddoche, New York", del fantastico Charlie Kaufman, molto simile nella sua struttura esistenzialista, seppur sceneggiato in maniera diversa; ve lo consiglio. D'altro canto, il limite stesso di 8 1/2 mi è parso intrinseco all'idea che lo ha generato. Infatti ho trovato che dalla scena delle audizioni in poi, cominciasse a vagare un po' intorno a sé stesso, che si concretizzasse la fonte di ispirazione, cioè la perdita della Trebisonda artistica da parte di Fellini. Ho letto alcuni commenti in cui si elogiavano la metafora iniziale e quella finale, come ad indicare che suggellassero il turbinio di flussi coscienziali del protagonista. Ecco, invece a me non è piaciuto l'epilogo, o meglio, il cammino tracciato che ha portato a quel carosello finale, il quale mi è parso realmente arrangiato, giusto per cucire il film e farlo uscire. Questo mi ha un po' deluso senz'altro. Poi, per il resto, sono anche gusti personali che ognuno di noi si porta dietro. Ora, detto questo, spero che comprendiate il mio voto sensibilmente al di sotto della media, frutto di una contestualizzazione che tiene conto di molteplici aspetti, senza inveire a vuoto. Sono ben accetti, invece, le critiche cosiddette costruttive.

Charlie Firpo  @  28/07/2015 16:44:22
   4 / 10
Una palla al piede, e di una noia mortale al punto che per riprendersi serve un' iniezione di adrenalina direttamente sul cuore tipo quella fatta da Travolta alla Thurman in Pulp Fiction.

Dire che questo film è un capolavoro è come dire che Renzi è intelligente... follia pura.

Goldust  @  15/04/2015 12:13:09
   5½ / 10
Ho un rapporto di amore/odio verso Fellini, buona parte della sua opera è più complessa e profonda di quanto possa emergere dalla singola visione di un suo film e forse anche i miei limiti di comprensione e pazienza me lo rendono in certi tratti poco digeribile. Meglio sgombrare il campo da eventuali dubbi: la pellicola è visivamente favolosa, un bianco e nero nitidissimo esaltato dal talento registico di Fellini che catapulta letteralmente lo spettatore nel vivo della storia. Fotografia e musiche sono allo stesso livello e anche la direzione degli attori ( cosa non semplice, visto il numero ) non poteva essere migliore. Quello che mi ha lasciato l'amaro in bocca è il contenuto stesso del film: l'intenzione di Fellini è quella di raccontare lo sfacelo professionale e sentimentale di un regista in crisi d'identità, annebbiato nel genio da incubi e ricordi passati, angustiato nel presente da idee ormai evaporate ed incombenze sempre più pressanti, lo smarrimento di un uomo prima di un artista che arriva ad un bivio e non sa cosa fare. Perché parlo di intenzione e non ad esempio di risultato? Perché la sua visionarietà senza pari, il suo gusto per i personaggi eccessivi, il suo saltellio continuo tra realtà e finzione non riesco a considerarli un pregio, perché mi distraggono dall'emozione e dal messaggio finale che un lavoro di cotanta importanza dovrebbe riuscire a trasmettermi.
Così ci sono dei passaggi bellissimi ( il primo incontro con attori e maestranze nell'atrio dell'Hotel, il ballo della Saraghina, il poetico finale corale ), altri noiosi, altri ancora forse superflui ( la Cardinale è così importante? ) ma a conti fatti è un film che ho trovato troppo dispersivo nel suo incedere, ed a fine visione lo smarrimento del protagonista è stato anche un pò il mio.

mrmassori  @  04/02/2015 11:14:23
   10 / 10
Non solamente un Film, ma un'opera d'arte a 360°. E' un Capolavoro Immortale ed una pietra miliare della storia del Cinema. Senza alcun dubbio è tra i miei 15 film preferiti in assoluto.

impanicato  @  01/11/2014 23:53:39
   9 / 10
Tecnicamente, dei migliori film mai prodotti. Ottimi sono i costumi (premiati con l'Oscar), la scenografia, la fotografia e la regia. Le interpretazioni sono eccellenti, in particolare quelle di Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale.
Non c'é nulla che sia sbagliato o fuori posto.
Fellini produce una genialata. Chi avrebbe creato mai un film sul proprio blocco creativo? Memorabili le metafore utilizzate.
"Perché non sa voler bene". E' la frase che mi rimane in testa e non vuole uscire piú.

Jack_Burton  @  01/09/2014 18:58:59
   6 / 10
Bella la regia, bella la fotografia, belle le interpretazioni, belli i costumi, belle le scenografie, belle le musiche, insomma tutto quanto tecnicamente e stilisticamente bello MA alla fine quello che mi rimane dentro è poco o nulla.
In definitiva mi è sembrato un puro esercizio di stile e di intelletto del regista e del resto della troupe, un film che Fellini ha voluto rendere troppo personale ed ermetico, validissimo per mostrare al mondo il proprio stile e la propria bravura cinematografica ma incapace di incidere emotivamente, almeno dal mio modesto punto di vista.
Tecnica e stile da una parte, emozione e coinvolgimento dall'altra fanno si che il voto più giusto dal mio punto di vista sia il 6..e sono stato di manica larga.

GianniArshavin  @  24/05/2014 20:32:12
   8½ / 10
Semplicemente il film che il mondo ci invidia.

marimito  @  27/04/2014 19:55:52
   9 / 10
Il Guido che serpeggia in ognuno di noi ci ricorda che spesso la bussola non basta ad indicarci la strada e così ci si perde dietro le paure, le menzogne, i sogni e le strane altre alchimie.. dietro chi ci sottrae tempo perché è lì a ricordarci che non c'è tempo.. eppure la condizione di barca in mezzo al mare appartiene alla vita di ognuno di noi. Uno sbalordito Mastroianni/Fellini meraviglioso interprete dell'uomo sperduto che è poi ogni uomo. Le interpretazioni della Cardinale e della Milo lì a significare cosa e quanto ha potuto il cinema italiano. Nove e non dieci solo perché in alcuni momenti Fellini mi ha lasciata sola a dover capire Guido/me stessa ed io non sempre sono stata in grado di capire.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  18/04/2014 18:55:22
   10 / 10
Al di là dell'infinita importanza artistica di "8 1/2" riguarderei questo film mille volte solo per vedere Mastroianni recitare (oltre che per rifarmi gli occhi con la Cardinale, questo è ovvio).

Ah, la sequenza iniziale è di una potenza più unica che rara, una delle più belle del cinema.

massapucci  @  29/03/2014 12:25:47
   9½ / 10
vabbè va, che si può dire?! film incredibile. Un classico!

TheShadow91  @  26/03/2014 21:27:52
   8½ / 10
Genialata di Fellini di trasformare in un film il suo blocco.Ciò che rende meglio il tema trattato sono ovviamente le scene iniziali e finali: la scena iniziale potrebeb fare da sola il film,data la metafora a dir poco perfetta del senso di intrappolamento del protagonista.Nel finale va sempre di più a delirare la sua mancanza di voglia nei confronti del film,l'ossessione che ormai lo sta perseguitando e si giunge ad un'altra splendida scena metaforica

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Altra scena geniale

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Il resto del film si tiene sempre sullo stesso tema..tutto un susseguirsi di metafore,che rappresenta ognuna in un modo o nell'altro la crisi del protagonista

So che il voto può sembrare basso,ma purtroppo l'unica spiegazione onesta che posso dare al voto di un film che per tutti è da 10...è che in molti frangenti non mi ha certo coinvolto e non l'ho apprezzato, come altri film che per me sono da 10(in poche parole i momenti noiosi o troppo macchinosi, per me ci sono stati)

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  23/02/2014 21:06:50
   10 / 10
Parlarne è imbarazzante, una di quelle opere da vedere assolutamente.
Una folla di personaggi che sono "generici, approssimativi, inesistenti" e il regista solo e sperduto... metacinema che è grande cinema.

_Hollow_  @  27/01/2014 02:13:17
   10 / 10
Ero tentato di non commentare 8 e 1/2 (che bisogno c'è? Si sa che è un capolavoro) ma avendolo rivisto giusto adesso ne colgo l'occasione.

Beh che c'è da dire, ogni tanto è salutare dopo esser stati immersi nella ***** dilagante riprendere una boccata d'aria con un film del genere. Cinema, con la c maiuscola.

Wim Wenders ha detto "La cosa più simile al paradiso che abbia mai incontrato è il cinema di Ozu".
Io concordo perfettamente, ma devo dire anche questo cinema di Fellini mi lascia la stessa impressione, e nella storia del cinema è una cosa più unica che rara. ("Questo" solo perché purtroppo ho un bruttissimo ricordo de "La voce della luna" ... quando sento il titolo ancora sento un brivido, come se mi stessero scartavetrando i ********).

Vedere (invece) film come 8 e 1/2 oppure Amarcord rimette in pace con se stessi e col mondo, riaccende il sorriso ... e non è solo una questione di emozioni.

Perché se ci fosse da parlare anche di un lato tecnico non si finirebbe più ... scene e intere sequenze sono storia.
E a volte, come in Fantozzi ("Il montaggio analogico!!" ... "L'occhio della madre!!"), durante la visione verrebbe da inneggiare a certe trovate ... la mia preferita è l'impiccagione del critico. FA - VO - LO - SA.

E vogliamo parlare di Mastroianni? E non solo di lui ...

Capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  01/01/2014 18:45:34
   10 / 10
Herz und Mund und Tat und Leben FWV 8 1/2

nicolipaolo  @  11/11/2013 13:05:44
   6 / 10
Hai perfettamente ragione Dogdayafternoon, sono totalmente d'accordo con te. Anche io ho visto il film recentemente, spinto dalla curiosità di vedere questo capolavoro osannato (tra l'altro nella classifica dei primi 10 films più belli del mondo, secondo British Institute Film) ma a me non è piaciuto assolutamente. Zero trama, zero coinvolgimento, zero emozioni, piatto che più di cosi non si può e noioso fino alla morte. Penso di aver afferrato la genialità di Fellini nella creazione dei suoi personaggi ambigui e nel voler trasmettere le sue ideologie attraverso sottili e complessi giochi allegorici , ma un film non è solo basato sui contenuti, deve far leva anche sulle immagini e deve prima di tutto emozionare, a mio umile giudizio da inesperto....ciao

DogDayAfternoon  @  03/11/2013 16:48:31
   5½ / 10
Difficile da vedere, difficilissimo da commentare. Ero infatti molto restio a inserire il mio commento, ma poi ho pensato che l'utente medio (come il sottoscritto) quando entra in questo sito alla ricerca di qualche film, lo fa guardando sì la media risultante dai voti degli altri utenti, ma andando poi (in caso di media alta come in questo caso) a sbirciare i pochi commenti negativi per vedere se le motivazioni che hanno portato ad un voto basso possono ricondursi ai suoi gusti o a ciò che più gli interessa in un film. Quindi, dal basso della mia ignoranza cinematografica (che forse giustifica il mio voto ai cultori di questo film) mi sento di dire che "8 1/2" non è un film per tutti, anzi direi che è un film per pochi. Cioè per quei pochi che guardando un film riescono ad appassionarsene anche dove la trama, la storia, l'intreccio sono praticamente inesistenti. Capisco benissimo quelli a cui un film come questo può non piacere ma, sia chiaro, posso capire (anche se non altrettanto bene) chi lo considera un capolavoro.

"8 1/2" è un film impeccabile dal punto di vista della regia, della cura dei particolari, delle musiche, della fotografia, molto buona anche la prova degli attori. Però...che pesantezza! Una fatica impressionante a seguirlo fino in fondo, praticamente non c'è una trama ma uno zibaldone di scene che poco hanno a che fare l'una con l'altra, tanti personaggi abbastanza inutili.

Non conosco praticamente nulla di Fellini (ho visto qualche anno fa "La dolce vita" e sebbene abbia solo dei vaghi ricordi quello che ricordo benissimo è che anche lì feci una fatica immane a finirlo), e credo che non guarderò altri suoi film. Mi è sembrato che il regista, sapendo di essere bravo, tenda troppo a specchiarsi, trascurando completamente tutto quello che non è puramente tecnico e visivo (anche i dialoghi non mi hanno fatto una grande impressione); se mi passate il paragone mi sembra molto simile a 2001 di Kubrick, guardandolo mi ha dato la stessa impressione cioè di vedere un qualcosa di meraviglioso dal punti di vista delle immagini (ma rispetto a "8 1/2" 2001 è su un altro pianeta) ma pesantissimo da seguire.

Pure per me la regia, la fotografia, le musiche, la cura dei dettagli sono importantissimi in un film, ma senza una trama con un minimo di coinvolgimento diventano aspetti completamente inutili.

6 risposte al commento
Ultima risposta 08/02/2014 13.06.37
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vieste84  @  12/10/2013 14:31:26
   10 / 10
Uno dei film piu autocompiacenti e narcisistici mai visti. A volte c'è uno spreco di tecnica impressionante per ogni singola scena ed è anche grazie a questo film che Fellini è considerato uno dei migliori artisti della macchina da presa. La scena del sogno iniziale è esemplare cosi come pure il sogno in cui parla col padre.
Film perfetto, lungo non annoia, interpretato magistralmente dal grande Marcello......una delle vette più alte del cinema, l'arte fatta a film, super capolavoro

Erdruckt  @  04/09/2013 20:11:37
   10 / 10
Un film che chiunque al mondo dovrebbe vedere a prescindere da tutto. Immenso.

vittorioM90  @  13/07/2013 15:50:42
   10 / 10
IL momento in cui, per la prima volta ho assistito al finale di "Otto e mezzo" di Federico Fellini penso sia stato uno degli attimi più belli della mia vita, uno dei più emozionanti, non sto scherzando. Scusate i toni romantici, ma per me, in quel finale si racchiudeva tutto il senso non solo del film, ma dell'intera esistenza. Quella frase "tutta questa confusione sono io", pronunciata da un indimenticabile Marcello Mastroianni, si portava dietro una quantità di emozioni impressionante. Fellini in questo film, infatti, ci ha infilato veramente di tutto: amore, passioni, paure, fantasie, dubbi, ricordi. Ci sono le pulsioni dell'inconscio, ci sono i desideri, c'è il senso di inadeguatezza, c'è la parodia nei confronti della critica cinematografica "accademica", c'è la religione, il rapporto con Dio, c'è il bisogno di cercare nuove sensazioni al di fuori della vita coniugale, c'è il tentativo di dare un senso al proprio vagare, e l'incapacità perenne di riuscirci. Gli occhiali si annebbiano e non vedi niente. Tenti di sognare e voli tra i propri sogni, ma con una fune legata al piede ti ritrascinano inesorabilmente a terra. Ci sono le bugie, ci sono gli affetti. Ci sono i preti e ci sono i clown. C'è un continuo girovagare, un tentare nuove vie. C'è una costante malinconia alternata a repentini sprazzi di felicità.


Anche su questo film, essendo uno dei capisaldi della storia del cinema c'è ben poco da aggiungere rispetto a quello che è già stato detto e sinceramente non saprei cosa scrivere. Un gioiello, un film che veramente si merita l'appellativo di "capolavoro" (di cui purtroppo ultimamente se ne fa un abuso impressionante). Nel definire "otto e mezzo" un vero capolavoro, però non si esagera. Anzi, forse gli sta anche stretto, perché siamo di fronte ad un qualcosa che va ben oltre il cinema. Questa è arte, espressa ai massimi livelli.


Si intitola "Otto e mezzo", perché è il nono film di Fellini, ma l'ottavo diretto da solo, dal momento che il primo lungometraggio, "luci del Varietà" lo ha diretto in coppia con Alberto Lattuada. Un chiaro riferimento autobiografico quindi, ed infatti il protagonista del film è un regista, Guido, che sta scrivendo un film ed è prossimo alla realizzazione, ma non ha ancora sviluppato un quadro preciso di quel che il film sarà. Non c'è ancora una trama delineata e perciò non riesce nemmeno a dire agli attori che lo assillano, quale parte avranno nel film, perché semplicemente ancora non lo sa, nemmeno lui...Crisi di ispirazione o crisi esistenziale? Oppure troppe idee disordinate? Diviso tra moglie, amante e l'amore per una bellissima attrice, lo vediamo perdersi nel proprio mondo. E restiamo sempre più confusi. Non sappiamo se le scene a cui stiamo assistendo siano parte della sua vita, del suo passato, del suo inconscio o parte del film che sta architettando nella sua mente. Non ha importanza, perché tutto si fonde, l'uno dipende dall'altro, sono soltanto dettagli (bellissimi) della vita di un uomo. Fellini ci trascina con sé, tra caroselli alle terme, hall di alberghi di lusso e camere da letto... cimiteri e bagni turchi...basta lasciarsi trasportare, accompagnati dalle splendide musiche di Nino Rota, talvolta allegre con brio, talvolta più cupe. Le immagini sullo schermo, in uno splendido bianco e nero, sono tra le più belle che potrete vedere.


Eccezionale la scena dell'Harem, (con tutte le donne della sua vita che chiamano Guido, lo trascinano lo baciano e lui si ritrova a dover fare da domatore di tutto quello ambaradan con una frusta), oppure quella in cui viene introdotta la prostituta Saladina, simbolo per Guido della scoperta infantile del mondo del sesso. Non c'è un dialogo sbagliato. Ci sono tanti dialoghi apparentemente vuoti, è vero, ma sono funzionali alla storia. Fra tutti, lo scambio di battute tra Mastroianni e Claudia Cardinale è davvero indimenticabile, sublime..


"Guido: Tu saresti capace di piantare tutto e ricominciare la vita da capo? Di scegliere una cosa, una cosa sola ed essere fedele a quella? Riuscire a farla diventare la ragione della tua vita, una cosa che raccolga tutto e che diventi tutto proprio perché la tua fedeltà che la fa diventare infinita. Ne saresti capace? Ecco ascolta se io ti dicessi, Claudia...

Claudia: E tu... saresti capace?
Guido: No... no questo tipo no, non è capace. Questo vuole prendere tutto, arraffare tutto, non sa rinunciare a niente; cambia strada ogni giorno perché ha paura di perdere quella giusta, e sta morendo, come dissanguato.
Claudia: E così finisce il film?
Guido: No comincia così, poi incontra la ragazza della fonte, è una di quelle ragazze che danno l'acqua per guarire, è bellissima, giovane e antica, bambina e già donna, autentica, solare. Non c'è dubbio che sia lei la sua salvezza"

oppure:



"Claudia: Della storia che mi hai raccontato non ho capito quasi niente. Ma scusa, un tipo così, come tu l'hai descritto, che non vuol bene a nessuno, non fa mica tanta pena sai? In fondo è colpa sua. Che cosa pretende dagli altri?

Guido: Perché? credi che io non lo sappia? Come sei noiosina, anche tu.
Claudia: Ah ma non ti si può dire proprio niente! Quanto sei buffo con quel cappellaccio truccato da vecchio! Io non capisco, incontra una ragazza che lo può far rinascere, che gli ridà vita e lui la rifiuta?
Guido: Perché non ci crede più.
Claudia: Perché non sa voler bene.
Guido: Perché non è vero che una donna possa cambiare un uomo.
Claudia: Perché non sa voler bene.
Guido: E perché soprattutto non mi va di raccontare un'altra storia bugiarda.
Claudia: Perché non sa voler bene."


Quanto ci sarebbe da scrivere effettivamente..
Di fronte a questo film, però, non ci si può limitare alla superficie, alla trama apparente. Come dicevo non è soltanto, la storia di un regista che non sa che film fare, è la storia di uomo che non sa che direzione dare alla propria vita. E' una metafora, è la storia di tutti noi. Di come ricerchiamo continuamente la felicità, comettendo tanti errore, talvolta facendo delle scelte senza nemmeno saperne il perché...

E' un film, che pur essendo del 1963, è di una modernità strabiliante. Moderno, attualissimo, anzi...senza tempo. Un'opera che non si può etichettare, che sfugge a qualsiasi definizione...

"E se fosse il crollo di un bugiardaccio senza più arte né talento? Se non fosse una crisi passeggera? Forse è davvero ora di farla finita con i simboli…" dice il critico Daumier al regista Guido... (Anche la trovata di infilarci già tutte le critiche che gli sarebbero state rivolte dopo il film, non la si può non trovare geniale)...

Guido sembra quasi sul punto di arrendersi, la vita lo sta schiacciando, ma poi si rende conto che proprio in quella confusione sta la bellezza...

"Che mostruosa presunzione credere che gli altri si gioverebbero dello squallido catalogo dei suoi errori. E a lei che cosa importa cucire insieme i brandelli della sua vita, i suoi vaghi ricordi, o i volti delle persone che non ha saputo amare mai? "


"Ma che cos'è questo lampo di felicità che mi fa tremare e mi ridà forza, vita? Vi domando scusa dolcissime creature non avevo capito, non sapevo, com'è giusto accettarvi, amarvi, e com'è semplice. Luisa, mi sento come liberato, tutto mi sembra buono, tutto ha un senso, tutto è vero. Ah, come vorrei sapermi spiegare... ma non so dire. Ecco, tutto ritorna come prima, tutto è di nuovo confuso, ma questa confusione sono io, io come sono non come vorrei essere, e non mi fa più paura. Dire la verità, quello che non so, che cerco, che non ho ancora trovato. Solo così mi sento vivo e posso guardare i tuoi occhi fedeli senza vergogna. È una festa la vita, viviamola insieme. Non so dirti altro Luisa né a te né agli altri. Accettami così come sono se puoi, è l'unico modo per tentare di trovarci."

A quel punto tutti i personaggi, tutte le persone delle sua vita entrano in scena, inizia la giostra più bella di sempre.
Un inno al cinema, alla vita!

Grazie Fellini!

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  02/01/2013 10:21:10
   10 / 10
Il capolavoro di Fellini a mio avviso.
Folgorante sin dalla scena iniziale, il film avanza tra geniali invenzioni visive, il gusto dell'assurdo e dell'immagnifico di cui Fellini era maestro e un cast usato alla perfezione: Mastroianni immenso come sempre, ed indovinatissima la scelta della Cardinale, di una bellezza che toglie il fiato, come punto di fuga delicato ed impossibile.

Da vedere e rivedere!

prof.donhoffman  @  28/11/2012 12:57:38
   9½ / 10
Il mio film italiano preferito. Del mio regista italiano preferito.

gemellino86  @  27/09/2012 13:48:06
   10 / 10
Impeccabile dal punto di vista storico e narrativo. Fellini si conferma il maestro del cinema italiano. Un film da vedere e rivedere centinaia di volte. 2 oscar strameritati ma non vedo quello della miglior regia. Emozionante. La perfezione fatta film.

7219415  @  17/09/2012 18:08:07
   8½ / 10
Se lo merita tutto un otto e mezzo!!!!

Zanibo  @  12/08/2012 09:54:59
   10 / 10
Personalmente un otto come storia e messaggi trasmessi dal film. Verso la fine mi ha leggermente annoiato.

Le immagini e le singole scene sono geniali e affascinanti, e la capacita` di Fellini nel ideare e dirigere un film e` da premio nobel.


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Ultima risposta 20/08/2012 09.49.23
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Geeno  @  05/08/2012 16:11:34
   6½ / 10
Mi è piaciuta molto l'impalcatura del film, la particolarità della sua conformazione, le rievocazioni oniriche, la memoria di Guido che trascende il tempo e lo spazio e fonde passato e presente in un susseguirsi di immagini e sequenze surreali e un po' grottesche, la miriade di pensieri associativi del protagonista che determina una confusione apparentemente insolvibile, tra ricordi, frustrazioni e una certa riprovazione di sé (anche se ho avuto nel contempo l'impressione che Guido tenda ad autoassolversi in quanto si considera come "castrato" dal suo retaggio cattolico, che lo vincola e lo inibisce….. un aspetto forse un po' ambiguo) …..insomma, di Otto e Mezzo ho apprezzato l'originalità della struttura, della forma.
Tuttavia, contrariamente ai piu', non ho affatto rilevato le stimmate del capolavoro, è una pellicola che vuole allegorizzare lo smarrimento dell'animo umano, la condizione di Guido rappresenta quella di gran parte degli uomini, ma personalmente ho trovato il tutto un po' autocompiaciuto e pretenzioso, il film non mi emoziona né muove alcuna profondissima riflessione in me, così come non mi convince l'"illuminazione" finale di Guido che prelude un epilogo colmo di speranza, che sa di rinascita……..

E' ovvio che Fellini non sia un regista per tutti, probabilmente non fa per me, non c'è affinità.
La mia valutazione è nel complesso comunque positiva: 6,5.

DeciSex  @  28/06/2012 14:31:57
   10 / 10
Mmm, film niente male.

Oskarsson88  @  23/06/2012 19:27:06
   8½ / 10
come da titolo.

Fuori Orario  @  23/04/2012 17:26:50
   10 / 10
Commenti o analisi a questo film lasciano il tempo che trovano..
E' il film più innovativo e grandioso di sempre..
Un'esperienza audio-visiva da non perdere assolutamente.

baskettaro00  @  09/04/2012 22:44:30
   8 / 10
girato benissimo ed interpretato meglio,fellini mette in mostra una originale storia a metà tra il sogno e la realtà riuscendo a trasmetter l'irrequietezza del protagonista.

Crazymo  @  14/01/2012 01:51:05
   8½ / 10
Un film di quelli come non se ne fanno più, e un film fondamentalmente confusionario, visionario, che procede fino alla fine in modo burrascoso, raccogliendo vari episodi di pura maestria. Il film e' molto introspettivo, ma non fa fatica a farsi seguire, infatti in oltre due ore di durata non annoia mai.
Bellissimo.

quentin 84  @  14/12/2011 12:53:42
   10 / 10
FEDERICO FELLINI E' IL CINEMA!

Mietitore  @  29/11/2011 20:03:10
   10 / 10
Per favore, se non apprezzate i capolavori evitate di rendervi ridicoli con bassi voti e inutili critiche (la critica deve essere sensata, con motivazioni precise; non interessa a nessuno sapere se ti è piaciuto o meno). Guardatevi i film di vanzina e non dannatevi l'esistenza se non avete compreso un capolavoro.

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mocori86  @  15/11/2011 09:51:06
   4 / 10
Ho il forte, fortissimo sospetto che il 90% di quelli che hanno messo 10 a questo film è solo per "sentito dire".. non nel senso che non l'abbiano mai visto, ma perchè è ormai radicata (a forza secondo me) l'idea che Fellini sia un genio del cinema e che qualsiasi cosa abbia prodotto è per forza un capolavoro. Durante la visione sono riuscito a star sveglio per miracolo, di una noia infinita (infinita!) , un film che non ha motivo di essere guardato; mi ha lasciato solo un senso di pesantezza e l'idea di aver speso due ore in maniera assai inutile.

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Gabo Viola  @  24/10/2011 20:46:11
   10 / 10
Mi è venuta l'idea per una sceneggiatura. Parla di un regista in crisi, che invece di lavorare al suo ultimo film perde tempo in stupidi giochini con le carte. Si intitolerà "Sette e mezzo".

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Ultima risposta 25/10/2011 14.52.02
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PignaSystem  @  19/07/2011 11:39:56
   10 / 10
Considerato da sempre un capolavoro assoluto della cinematografia, "Otto e mezzo" è una pellicola che sfugge alle definizioni classiche, una fantasia d'autore dilagante e che ha un tempo narrativo tutto suo, che pone l'alter ego felliniano Mas*****nni, che lo rappresenta come un individuo complesso eppur tendente allo zuzzurellone, che cerca di non prendersi sul serio, benchè tutto ciò che sta all'esterno, bocche che chiedono,occhi che fissano, frasi che fluttuano, cerchi da lui spiegazioni che non vuol dare. Nella quasi impensabile dimensione di un sogno, per i tempi dati al film, per la non-logica delle sequenze, per quel rimestare di ricordi,presente e aspirazioni, "Otto e mezzo" è insieme una risposta alle aspettative anche troppo seriose sul regista di Rimini e un raccontarsi analitico con riflessi neanche troppo nascosti di autoreferenzialità:donne, cinema, sogni e personaggi avvinghiati in un progredire senza posa.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  05/06/2011 21:18:56
   8½ / 10
Veramente spiazzante questo film. Frutto davvero di un colpo di genio! La musica ed alcune scene sono veramente da storia del cinema e anche se non si può negare a Fellini un narcisismo inarrivabile, il risultato è grandioso. Forse un po'lento, sicuramente confuso, eppure davvero eccezionale.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  05/05/2011 22:23:00
   9½ / 10
Guido è come una versione invecchiata, più rassegnata e docile, del Marcello de "La dolce vita". Cerca apaticamente una collocazione esistenziale, annichilito com'è da una commedia a cui lui stesso ha scelto di partecipare. I personaggi di contorno, dalle caricature agli spettri del passato (vi si scorge già un po' del futuro "Amarcord"), non hanno uno spessore etico o intellettuale più alto, ma sono attori più in parte di lui.
Guido gongola nelle illusioni e realizza i suoi film migliori nei sogni, dimensioni inquietanti, grottesche, ma liberatorie. Non crea nulla perché il solo tentativo tradurrebbe i mille dubbi in altrettante fobie. Verrebbe da dire che la sua tragedia non è il non fare ma il non provare. "Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice" diceva Camus.
In precedenti occasioni ho già espresso la mia opinione su Fellini, un regista con cui ho uno strano rapporto. Dovendo agire di cuore alcune sue pellicole le avrei liquidate facilmente nella categoria della non-emozione. Ma ritengo che in alcune circostanze agire di cervello sia, come dire, una sfida personale, una ragione di crescita. E' in quest'ottica che ho valutato le opere del regista, fino ad ora. "8 e mezzo" però lo ammiro senza riserve.

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Ultima risposta 09/11/2011 22.14.10
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la_gradisca  @  29/03/2011 14:04:31
   10 / 10
Federico è Federico.
Ogni volta che lo riguardo rimango colpita dalla straordinaria avanguardia di Fellini nel cinema.
Se Fellini intendeva trasportarci nelle sue fantasie, tra la finzione e la realtà, tra il sogno e l'inquietudine, facendoci bramare di essere partecipi della meravigliosa passerella finale del film, ci è proprio riuscito.
La bellezza anticonvenzionale del film (eravamo nel 1963 e le cose che ho visto in Otto e mezzo, non le ho mai viste in altri film dell'epoca), i costumi, i suoni, la sceneggiatura unica e bella da imbarazzo, gli attori, tutti eccezionali dal protagonista Mas*****nni alle più piccole comparse, si sono meritati senza se e senza ma il Premio Oscar e un posto d'onore tra le migliori pellicole (anche se questo è molto più di un film) della storia del cinema.

sonoalessio  @  16/11/2010 14:06:18
   8½ / 10
Eminenza, io non sono felice. Perché dovrebbe essere felice? Il suo compito non è questo. Chi le ha detto che si viene al mondo per essere felici? Dice Origene nelle sue omelie

Mothbat  @  15/11/2010 17:43:11
   6 / 10
Il film più personale di Fellini. Storicamente innovativo per aver cambiato i canoni del cinema e riuscendo a suggerire libertà e anarchia. In questo caso anche ogni opera d'arte che si rispetti, come l'arte in generale, può essere criticata soggettivamente. Il delirio metacinematografico fatto di sogni, ricordi e realtà è un minestrone che non tutti possono riuscire ad apprezzare, compreso il sottoscritto. Essendo un 'opera strettamente personale che non costituisce narrazione può benissimo non piacere per molti fattori. Un film a mio parere difficile da metabolizzare, nonostante costituisca un punto fondamentale della sua filmografia e sia stato osannato praticamente da tutta la critica esistente. Non ho mai provato emozioni o sensazioni piacevoli nel guardarlo, solo un forte senso di pesantezza. Tuttavia ho trovato la scena finale davvero autentica.

Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  @  12/11/2010 12:22:16
   10 / 10
Potrei scriverci moltissimo, mi limiterò a dire che 8 1/2 è il più bel film della storia del cinema.

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Ultima risposta 22/03/2011 22.50.24
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  21/09/2010 23:59:34
   10 / 10
Libertà - costrizione; evasione; ma quale evasione?
L'evasione geniale dello stile, ed ecco sfoderato il capolavoro, ecco la novità, l'introspezione al cinema attraverso la destrutturazione del linguaggio.
Ma tutt'altro che uno sterile esercizio di stile, piuttosto la riflessione su come evitare che la libertà sia alienazione - quale sia il rapporto tra libertà e amore.
Abbiamo bisogno di essere amati per essere liberi, anche liberi di creare.
Ma saremo anche capaci di amare? Il dubbio rimane: e la festa si chiude con un flauto di "struggente malinconia".

Grazie a Ciumi per la preziosissimo suggerimento che non faticherà a rintracciare ;-)


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Ultima risposta 22/09/2010 08.48.02
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topsecret  @  04/06/2010 14:40:14
   6½ / 10
Ho apprezzato parecchio alcuni lavori di Fellini, altri invece mi hanno convinto meno, ma non potevo esimermi dal vedere quello che forse è considerato il vero capolavoro del regista riminese.
Personalmente la prima ora mi è sembrata un po' statica e quasi incolore, dal ritmo non propriamente vivace e dove la storia aveva ancora il compito di presentare i personaggi sotto una luce più fioca. Nella seconda parte invece il mio interesse e cresciuto, così come la fluidità della narrazione e la caratterizzazione degli eventi si è fatta più sciolta, tanto da permettermi di seguire con più facilità.
La prova di Mastroi.anni è certamente apprezzabile, ma mi sono piaciute anche quelle di una affascinante Anouk Aimee e di una Sandra Milo svampita ma generosamente procace.
Purtroppo non ho provato grandi emozioni positive nella visione di questo film, pur ritenendolo sufficientemente valido, forse perchè non ho gli strumenti adatti per apprezzare tali opere, ma questo è un mio cruccio personale che mi porterò dietro finchè campo.

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Ultima risposta 04/06/2010 17.20.21
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  12/05/2010 00:52:08
   8 / 10
Oh finalmente posso dirlo! un capolavoro firmato Fellini! con un grandissimo Mas*****ni ed una bellissima Claudia Cardinale.
Insomma, di certo superiore alla Dolce vita e GIulietta degli spiriti (i miei preferiti), con una visione onirica stupefacente, che unisci i valori fondamentali per un regista: farsi travolgere dalle emozioni, e unirle ad una grandissima forza immaginativa che fa di lui uno dei suoi punti di forza.
La fotografia e bellissima, con una scenografia stratosferica e soprattutto surreale, e incalza alla grande con il bianco e nero, bellissime anche le musiche e ovviamente i costumi.
Sicuramente, 8 e mezzo di Fellini, è uno dei migliori film del cinema italiano, che seppur siano passati più di 40 anni dalla sua uscita, riesce ancora a colpire e tiene un fascino che i film d'oggi non otterrano mai.
Da vedere più di una volta perchè assorbe fino all'anima, grandissimo classico del cinema mondiale firmato Fellini.

brasy22  @  21/03/2010 01:21:11
   10 / 10
Il mio film preferito.Come portare la dimensione onirica su cellulosa?ce lo spiega in 2 ore e 20 il Maestro Fellini,accompagnato da un immenso(forse immenso è poco) Mas*****nni.Un film a dir poco geniale.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  03/03/2010 19:02:18
   8½ / 10
Questo 8 e mezzo l'8 e mezzo se lo merita. Bella interpretazione di Mas*****nni, ottima direzione di Fellini. Unica pecca? Il film è diviso in due "parti". Mentre nella prima il protagonista ricorda di più la "storia", nella seconda emergono di più i suoi pensieri e ricordi, come quando nel cinema si vede l'impiccagione immaginata. Bè... è il primo di Fellini che guardo e non sarà certo l'ultimo.

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Ultima risposta 03/03/2010 19.03.28
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Lory_noir  @  14/01/2010 22:41:49
   8 / 10
Dico la verità: sono ignorante in quanto a grande cinema italiano e forse questo è uno dei pochi film importanti che ho visto, di quelli che hanno segnato la storia del cinema nostrano. Devo dire che sin da subito mi ha colpito in quanto ad originalità. Indaga nei meandri della psiche del protagonista, è meta-cinematografico, scava nel passato. Gli attori sono molto bravi, e i dialoghi sono molto alti... come tutto il film del resto. Filosofico. Lo consiglio. L'unico difetto che riesco a trovare e che sicuramente può risultare un pò pesante ma evidentemente porta il peso della sua arte.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  10/12/2009 23:55:17
   9½ / 10
"8 1/2" è quel film che devi vedere piu' di una volta...io ogni volta che lo vedo me ne innamoro sempre di piu' , riesco a percepire sempre nuovi messaggi e metafore...forse la prossima volta che lo vedro' lo potro' considerare il piu' grande capolavoro del ciname Italiano!
Per ora mi permetto di dire che è il film piu' riuscito di Fellini,regista che non mi mette sempre daccordo con le sue pellicole!
"8 1/2" è un viaggio allucinato di un regista in declino prima con la sua coscienza che con il suo lavoro...
Ho un po' di difficolta' ad "entrare" nel film dall'inizio,a farlo mio da subito,poi una volta capito il meccanismo mi viene voglia di rivederlo...la seconda parte,infatti, la ritengo la migliore...
Capolavoro!

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Ultima risposta 11/12/2009 10.40.59
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uzzyubis  @  21/11/2009 18:28:55
   10 / 10
Non si puo' dare più di 10?Sicuramente un capolavoro di livello assoluto la quint'essenza di un artista.
Mi dispiace per chi non lo riesce a capire (o forse non vuole avvicinarsici per capirlo?)perchè le tematiche sono molte come del resto le cose che ci possono riguardare.
Il desiderio di fuggire dalle proprie responsabilità sia affettive che lavorative (vedi il sogno con cui si apre il film).
Il complesso edipico di cui sofre il protagonista.
I blocchi culturali dati dall'educazione cattolica.
Per non parlare di tutta la psicanalisi junghiana di cui il film è traboccante (la parola Asa NIsi MAsa cela il significato junghiano dell'A NI MA) e che ci fa capire come i sogni possono essere più rivelatori della realtà stessa.
La pace si raggiunge solo quando si accetta tutto senza forzarlo come i personaggi, accettati dal regista, nel carosello finale.

The BluBus  @  17/11/2009 10:05:05
   9½ / 10
A mio avviso il capolavoro di Fellini, probabilmente il miglior regista italiano (Leone permettendo). Opera d'avanguardia, difficile, introspettiva, magnifica.

edmond90  @  03/11/2009 20:25:04
   10 / 10
8 e mezzo e la Dolce Vita formano un dittico di film difficilmente ripetibile nell'intero panorama del cinema mondiale.Due opere maestose,frutto di una genialità e di una sapienza registica incommensurabili.Chapeau maestro Fellini!!

DarkRareMirko  @  01/11/2009 00:01:10
   10 / 10
Film che è umanamente riconosciuto tra i vertici più alti, assieme a La dolce vita, del grande regista italiano Federico Fellini.

Tra i capolavori indiscussi della storia del cinema; pure il mitico Woody Allen lo omaggierà col suo ottimo Stardust Memories, che in certe parti pare proprio riprodurre precisamente questo gran lungometraggio.

Il titolo và a riferirsi al numero di opere realizzate sino 1963 da parte di Fellini, ossia per l'appunto 8 film più quel mezzo che è la coregia, assieme ad Alberto Lattuada, di Le luci del varietà.

Film di altissimo livello tecnico eocntenutistico, con una elegantissima fotografia, trattante temi di crisi dell'artista che van a riferisi, specularmente alla crisi dell'individuo.

L'eccellente coppia Mas*****nni/Cardinale darà il meglio di sè anche il un altro capolaoro cinematografico, forse un pò meno idolatrato però, ossia Il bell'Antonio di Bolognini.

Bellissima la Milo, molto poetiche certe sequenze (come l'andar di notte vicino alle costruzioni, il girotondo finale, ecc.).

Una tra le tante genialate di un vero genio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  12/10/2009 23:33:27
   9 / 10
Fino a qualche anno fa, avrei avuto seri problemi con l'introspezione autobiografica di "Otto e mezzo", forse perchè il mondo di Fellini si era improvvisamente oscurato per esprimere le sue fissazioni tra luci, ombre e metafore... siamo davanti a un capolavoro di cinema che nemmeno tenta di condurre lo spettatore verso il territorio dello stupore visivo ed emotivo, ma solo di... sollecitarlo.
Anche per questo adoro Otto e mezzo, ma non come avrei voluto/potuto, e continuo a trovare la passerella finale, quella citata e imitata decine di volte da tanti registi (anche Calopresti?) un pochetto autocelebrativa.
Ma davanti al Marcello armato di frusta e ai ricordi della confessione sconfessati (o rivalutati?) in "Amarcord" non resta che stringersi addosso l'emozione di un binario artistico pressochè unico.
Sorprendente il personaggio della Milo

Mastermovies  @  07/09/2009 08:35:11
   10 / 10
STRAORDINARIO!

dobel  @  23/08/2009 10:28:03
   10 / 10
Penso che esista un prima e dopo 8 1/2 nella storia del cinema; si tratta del miglior Fellini, a mio avviso. Un film straordinario e geniale. Un'opera d'arte assoluta, uno dei dieci migliori film della storia del cinema. Commentarlo richiederebbe troppo tempo e troppo spazio. Penso sia onnicomprensivo della poetica e del mondo felliniano. Un'esperienza di vita e un momento di crescita intellettuale, non si può non averlo visto e non aver riflettuto su di lui. E' come la quinta di Beethoven, la Pietà di Michelangelo, I fratelli Karamazov... Non so cosa aggiungere ho detto anche troppe banalità.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  04/08/2009 20:22:18
   10 / 10
“Egli danza”. Un film che non s’ha da fare. ½ . Il regista che fantastica tra le sue caricature. Le migliaia di voci, di facce. I pensieri sulle nuvole. L’infanzia, tanta infanzia. Il disordine amoroso e professionale. Il cinema, lo spettacolo, la magia. Il set di un’astronave (quasi un impossibile riferimento a “2001” che uscirà anni dopo). L’insieme di luoghi, di sogni. La frivolezza, le donne. Un esercizio di psicanalisi dal quale ci si distrae, s’immagina, si vola. L’ansietà. Tra lo straripare magnifico delle inquadrature, egli danza.
Ma allora questo film? C’è sì o no uno straccio di copione? Nulla. Un girotondo… I proiettori si spengono… "Asa nisi masa"

faluggi  @  30/07/2009 21:46:35
   5 / 10
Premetto che il voto doveva essere UNO, ma per evitare che qualcuno se la prenda a male, e pensando che magari il problema sono io, ho deciso di mettere 5. L'ho guardato in streaming, UNA PALLA TOTALE, dialoghi a go-go che non ho capito se hanno un senso compiuto, in particolare quando c'è quel turpiloquio in macchina che dura mezz'ora oh my god. Scene da far accapponare i neuroni. Mi aspettavo di meglio, primo e ultimo film di fellini che guardo.

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Ultima risposta 03/03/2010 18.58.16
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  11/07/2009 00:42:03
   10 / 10
non si può dare meno di 10 a otto e mezzo.Dopo questo film Fellini cambia stile e cambia il cinema in generale,in un opera che è troppo semplice definire innovativa,questo è cinema allo stato puro.Molti osteggiano Fellini per il suo stile che non tutti possono digerire,ma non si puo criticare negativamente un film del genere.Non basato su una trama,ma piuttosto su visioni e sogni collegati tra loro in un caleidoscopio di emozioni,otto e mezzo è l'inizio di un nuovo modo di fare cinema.Splendide le scene della Saraghina e dell'harem,ma la parte più emozionante è sicuramente il finale.il metafilm per eccelenza,chi ama il Cinema DEVE vederlo

JOKER1926  @  23/06/2009 01:03:54
   6½ / 10
"8 ½" è il film (con ogni probabilità) più famoso e rappresentativo di Federico Fellini, la pellicola prodotta nel lontano 1963 è diventata con il tempo una sorta di "Cult".

"8 ½" è la celebrazione artistica, tecnica di un regista visionario e (troppo) autobiografico; il film lancia a voce imperiosa il concetto della libertà dell'individuo,ovvero solo una liberazione da vincoli e complessi mentali può portare la luce, la grazia e la "vita" nella vita di ogni uomo…
Fellini, attraverso scenari sublimi e a tratti grotteschi riporta il suo baldanzoso piano concettualistico sfociante (spesse volte) in concezioni di complessi esistenziali e sessuali intrecciati in una mastodontica cornice dell'Italia di un tempo lontano; inoltre, grazie ad attori come Mastroianni "8 ½" assapora gloria e somma celebrazione di sfarzo e resterà (indubbiamente) un film importante nella Cinematografia Italiana.

Fellini insomma crea un "sottofilm" nel suo film, le vicende (visionarie, reali, oniriche) della sua pellicola rispecchiano quelle della vita vissuta del regista; molti (come detto) gli spunti autobiografici che regalano un alone di suggestione al film e, allo stesso tempo, una difficile chiave di interpretazione; "8 1/2" è la sfilata metafisica della desolazione di un uomo (ovvero di un regista) che non trova stimoli e cerca di liberare le "sue" persone dalle "catene" soffocanti del "dovere" per poterle "vivere" in modo non schematico, queste teorie saranno (lievemente) pianificate visivamente nel pomposo finale che ha fatto storia.

"8 ½" è pura improvvisazione, arte "sbarazzina" cinematografica, il titolo del film è dunque l'anticamera del concetto della pellicola, insomma il regista diete al film un titolo "estemporaneo" e terribilmente beffardo, il tutto è un viaggio "inconscio" nato dal niente e dal tutto che indirizza lo spettatore su complessi binari teoretici, tocca allo spettatore "scavare" i "solchi" della concezione, Federico Fellini delinea "leggermente" le vie del concetto…

Fellini con la sua pellicola traccia pensieri e teorie molto astruse e a tratti un po' forzate, ma all'epoca tale progetto cinematografico ideato dalla mente del regista italiano risultava essere più che discreto presentando sbocchi pragmatici ed avanzati.

In fine il film sul piano tecnico non delude, attori, ambientazioni, fotografia, musiche uniche e "stravaganti" accompagnano lo spettatore in un percorso "bizzarro", eccentrico ma allo stesso tempo stuzzicante e molto esuberante, non mancano piccoli "intralci" come il ritmo davvero bassissimo e l'amabile/odiabile ripetitività/prolissità che dona (forse) maggiore armonia e "fastosità" a questo indimenticabile lavoro di Fellini, da "8 ½" David Lynch prenderà spunti sul piano della dinamica (metafisica) ed adotterà (ed elaborerà) dottrine "felliniane" alcune le troveremo in "Cuore Selvaggio"…

Produrre film "complessi" e brillanti negli anni 50/60 del secolo scorso era arduo, Fellini regista abbastanza avanzato riuscì a "tracciare" seppur grosso modo la strada a pellicole future molto più affascinanti e compatte…

7 risposte al commento
Ultima risposta 27/01/2014 02.57.34
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pinhead88  @  10/04/2009 19:56:15
   6½ / 10
molto difficile commentarlo da parte mia.innanzi tutto non si tratta di un vero e proprio film,ma una sorta di delirio metacinematografico legato molto al realismo magico,lo stile di Fellini per eccellenza.un film onirico e concreto fatto di sensazioni e ricordi che esprime un senso di anarchia nel cinema:la libertà,la creatività,l'improvvisazione.8 1/2 riassume il concetto di opera puramente "felliniana",inimitabile e senza paragoni.in alcune scene risulta visivamente affascinante,ma rimane completamente ininterpretabile(non che questo sia un male) e molto complesso.a parer mio la scena finale è sopra tutti,almeno l'unica in grado di trasmettere qualche brivido o emozione.
detto questo,per me non è un capolavoro,ma solo un buon film.

Stanley Forever  @  21/02/2009 18:43:14
   10 / 10
Questo film mi assiste nel sopportare quotidianamente quello che succede in Italia, cinematograficamente parlando e non.
Se siamo riusciti a sfornare questo film, Fellini e Mas*****nni qualcosa di buono in fondo in noi c'è, si tratta solo di ritrovare la retta via.
Strepitosa riflessione sul cinema e sul senso dell'intera esistenza, unico e sublime il finale.
Grazie Federico.

gasy  @  08/01/2009 21:14:20
   8 / 10
Sicuramente un bel film riflessivo ed interessante. Però è anche lento e Fellini non è uno dei miei registi preferiti. Comunque non capisco come gli si possa dare l'insufficenza come ho visto fare in alcuni commenti. Mas*****nni molto bravo, come sempre.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  07/01/2009 16:12:37
   9 / 10
Qui è tutto quasi perfetto. Non è un film in realtà, ma qualcosa di più. Non saprei come commentarlo con altre parole.

Drugo.91  @  01/01/2009 19:15:54
   10 / 10
straordinario, onirico, maestoso, uno dei film che rappresenta di piu Fellini..memorabile la colonna sonora di Nino Rota

Eraclito  @  26/11/2008 23:35:06
   10 / 10
Questo film è il cinema. Non credo possa dire altro.

Mr.619  @  18/11/2008 19:12:04
   10 / 10
Introspezione nella crisi morale, spirituale e psicologica di un "uomo" (metonimia per l'intera condizione di mestezza e depressione umana), in cui è la riflessione individuale il perno, il centro di ogni cosa, la classica e dolce dissoluzione al bianco e nero, per poi perdersi in discorsi fuori-campo filosofici e nelle nostre visioni e proiezioni più sublimi.Ah, quant'è bella la ragione, il pensiero, la parola come il vento veloce e l'indole civile appresa da solo!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/11/2008 20:53:58
   10 / 10
Il Fellini-regista messo a nudo fra i mille tormenti della creazione artistica, le proprie paure, il rifugiarsi nel ricordo come mezzo per fuggire da una realtà opprimente e dalla propria incapacità di affrontarla. La messa in scena del proprio io era una scelta azzardata, ma il risultato finale è perfetto sia nello stile, sia per la sua sincerità.

paride_86  @  06/10/2008 01:43:34
   10 / 10
Ritratto di un regista dall'interno: Fellini ci racconta i dubbi, i tormenti e le peripezie di un regista in crisi artistica ed esistenziale. Un capolavoro assoluto, italiano ed internazionale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  02/09/2008 15:15:00
   8 / 10
Fellini sulla propria esperienza dirige questo film che ci mostra come deve essere un regista: deve saper immaginare, lasciarsi condizionare dalle emozioni, essere sperimentale, essere coraggioso… Un regista non sempre ha ispirazioni immediate, ma col tempo e con la passione arrivano.
Questo film è bello non dalla trama in sé, ma sul fronte tecnico: grandissima fotografia, grande regia, attori bravissimi, musiche, scenografie, e costumi eccellenti (meritatissimi gli oscar, anzi, ne meritava di più secondo me). E’ qualcosa di strano questo lungometraggio ma è da assaporare, è l’essenza del cinema.
Questo film e Un Chien Andalou in qualche modo sono precursori di Lynch.
Unico appunto (ma non linciatemi! :D)… Fellini si lascia andare un po’ troppo e in qualche punto Otto E Mezzo stanca un pochino…
Comunque l’8 lo merita, tra l’altro è il primo Fellini che vedo e non mi ha deluso. Da vedere più di una volta.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  05/08/2008 19:35:08
   10 / 10
Le emozioni, i ricordi, i sogni trasportati sullo schermo. Insieme all'odissea di Kubrick è la migliore opera mai realizzata nella storia.
Padre di tantissimi film e registi di oggi, interpretato egregiamente da Mas*****nni e dalle bellissime Claudia Cardinale e Sandra Milo.
Una seduta di psicoanalisi, il film più profondo, sincero e personale mai concepito da un regista.
Capolavoro intramontabile di Federico fellini e della settima arte.

"Mi sembrava di avere le idee così chiare. Volevo fare un film onesto, senza bugie di nessun genere. Mi pareva d'avere qualcosa di così semplice, così semplice da dire, un film che potesse essere utile un po' a tutti, che aiutasse a seppellire per sempre tutto quello che di morto ci portiamo dentro. E invece io sono il primo a non avere il coraggio di seppellire proprio niente. Adesso ho la testa piena di confusione, questa torre tra i piedi… chissà perché le cose sono andate così. A che punto avrò sbagliato strada? Non ho veramente niente da dire, ma lo voglio dire lo stesso"

La masturbazione di un genio.

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