8 1/2 regia di Federico Fellini Italia, Francia 1963
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8 1/2 (1963)

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locandina del film 8 1/2

Titolo Originale: 8 1/2

RegiaFederico Fellini

InterpretiMarcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Sandra Milo, Anouk Aimée, Rossella Falk, Mario Pisu, Barbara Steele, Guido Alberti

Durata: h 2.20
NazionalitàItalia, Francia 1963
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1963

•  Altri film di Federico Fellini

Trama del film 8 1/2

Il regista Guido Anselmi, reduce del successo del suo ultimo film, vorrebbe prendersi una pausa per riposarsi. Ma le continue pressioni del suo produttore, della troupe e dei suoi amici, lo obbligano a trovare un'ispirazione per un nuovo film…

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Voto Visitatori:   8,80 / 10 (178 voti)8,80Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Miglior film stranieroMigliori costumi
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior film straniero, Migliori costumi
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Voti e commenti su 8 1/2, 178 opinioni inserite

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DogDayAfternoon  @  03/11/2013 16:48:31
   5½ / 10
Difficile da vedere, difficilissimo da commentare. Ero infatti molto restio a inserire il mio commento, ma poi ho pensato che l'utente medio (come il sottoscritto) quando entra in questo sito alla ricerca di qualche film, lo fa guardando sì la media risultante dai voti degli altri utenti, ma andando poi (in caso di media alta come in questo caso) a sbirciare i pochi commenti negativi per vedere se le motivazioni che hanno portato ad un voto basso possono ricondursi ai suoi gusti o a ciò che più gli interessa in un film. Quindi, dal basso della mia ignoranza cinematografica (che forse giustifica il mio voto ai cultori di questo film) mi sento di dire che "8 1/2" non è un film per tutti, anzi direi che è un film per pochi. Cioè per quei pochi che guardando un film riescono ad appassionarsene anche dove la trama, la storia, l'intreccio sono praticamente inesistenti. Capisco benissimo quelli a cui un film come questo può non piacere ma, sia chiaro, posso capire (anche se non altrettanto bene) chi lo considera un capolavoro.

"8 1/2" è un film impeccabile dal punto di vista della regia, della cura dei particolari, delle musiche, della fotografia, molto buona anche la prova degli attori. Però...che pesantezza! Una fatica impressionante a seguirlo fino in fondo, praticamente non c'è una trama ma uno zibaldone di scene che poco hanno a che fare l'una con l'altra, tanti personaggi abbastanza inutili.

Non conosco praticamente nulla di Fellini (ho visto qualche anno fa "La dolce vita" e sebbene abbia solo dei vaghi ricordi quello che ricordo benissimo è che anche lì feci una fatica immane a finirlo), e credo che non guarderò altri suoi film. Mi è sembrato che il regista, sapendo di essere bravo, tenda troppo a specchiarsi, trascurando completamente tutto quello che non è puramente tecnico e visivo (anche i dialoghi non mi hanno fatto una grande impressione); se mi passate il paragone mi sembra molto simile a 2001 di Kubrick, guardandolo mi ha dato la stessa impressione cioè di vedere un qualcosa di meraviglioso dal punti di vista delle immagini (ma rispetto a "8 1/2" 2001 è su un altro pianeta) ma pesantissimo da seguire.

Pure per me la regia, la fotografia, le musiche, la cura dei dettagli sono importantissimi in un film, ma senza una trama con un minimo di coinvolgimento diventano aspetti completamente inutili.

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Ultima risposta 08/02/2014 13.06.37
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Zanibo  @  12/08/2012 09:54:59
   10 / 10
Personalmente un otto come storia e messaggi trasmessi dal film. Verso la fine mi ha leggermente annoiato.

Le immagini e le singole scene sono geniali e affascinanti, e la capacita` di Fellini nel ideare e dirigere un film e` da premio nobel.


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Ultima risposta 20/08/2012 09.49.23
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Mietitore  @  29/11/2011 20:03:10
   10 / 10
Per favore, se non apprezzate i capolavori evitate di rendervi ridicoli con bassi voti e inutili critiche (la critica deve essere sensata, con motivazioni precise; non interessa a nessuno sapere se ti è piaciuto o meno). Guardatevi i film di vanzina e non dannatevi l'esistenza se non avete compreso un capolavoro.

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Ultima risposta 01/01/2012 17.44.34
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mocori86  @  15/11/2011 09:51:06
   4 / 10
Ho il forte, fortissimo sospetto che il 90% di quelli che hanno messo 10 a questo film è solo per "sentito dire".. non nel senso che non l'abbiano mai visto, ma perchè è ormai radicata (a forza secondo me) l'idea che Fellini sia un genio del cinema e che qualsiasi cosa abbia prodotto è per forza un capolavoro. Durante la visione sono riuscito a star sveglio per miracolo, di una noia infinita (infinita!) , un film che non ha motivo di essere guardato; mi ha lasciato solo un senso di pesantezza e l'idea di aver speso due ore in maniera assai inutile.

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Ultima risposta 28/05/2020 12.38.37
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Gabo Viola  @  24/10/2011 20:46:11
   10 / 10
Mi è venuta l'idea per una sceneggiatura. Parla di un regista in crisi, che invece di lavorare al suo ultimo film perde tempo in stupidi giochini con le carte. Si intitolerà "Sette e mezzo".

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Ultima risposta 25/10/2011 14.52.02
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  05/05/2011 22:23:00
   9½ / 10
Guido è come una versione invecchiata, più rassegnata e docile, del Marcello de "La dolce vita". Cerca apaticamente una collocazione esistenziale, annichilito com'è da una commedia a cui lui stesso ha scelto di partecipare. I personaggi di contorno, dalle caricature agli spettri del passato (vi si scorge già un po' del futuro "Amarcord"), non hanno uno spessore etico o intellettuale più alto, ma sono attori più in parte di lui.
Guido gongola nelle illusioni e realizza i suoi film migliori nei sogni, dimensioni inquietanti, grottesche, ma liberatorie. Non crea nulla perché il solo tentativo tradurrebbe i mille dubbi in altrettante fobie. Verrebbe da dire che la sua tragedia non è il non fare ma il non provare. "Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice" diceva Camus.
In precedenti occasioni ho già espresso la mia opinione su Fellini, un regista con cui ho uno strano rapporto. Dovendo agire di cuore alcune sue pellicole le avrei liquidate facilmente nella categoria della non-emozione. Ma ritengo che in alcune circostanze agire di cervello sia, come dire, una sfida personale, una ragione di crescita. E' in quest'ottica che ho valutato le opere del regista, fino ad ora. "8 e mezzo" però lo ammiro senza riserve.

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Ultima risposta 09/11/2011 22.14.10
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Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  @  12/11/2010 12:22:16
   10 / 10
Potrei scriverci moltissimo, mi limiterò a dire che 8 1/2 è il più bel film della storia del cinema.

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Ultima risposta 22/03/2011 22.50.24
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  21/09/2010 23:59:34
   10 / 10
Libertà - costrizione; evasione; ma quale evasione?
L'evasione geniale dello stile, ed ecco sfoderato il capolavoro, ecco la novità, l'introspezione al cinema attraverso la destrutturazione del linguaggio.
Ma tutt'altro che uno sterile esercizio di stile, piuttosto la riflessione su come evitare che la libertà sia alienazione - quale sia il rapporto tra libertà e amore.
Abbiamo bisogno di essere amati per essere liberi, anche liberi di creare.
Ma saremo anche capaci di amare? Il dubbio rimane: e la festa si chiude con un flauto di "struggente malinconia".

Grazie a Ciumi per la preziosissimo suggerimento che non faticherà a rintracciare ;-)


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Ultima risposta 22/09/2010 08.48.02
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topsecret  @  04/06/2010 14:40:14
   6½ / 10
Ho apprezzato parecchio alcuni lavori di Fellini, altri invece mi hanno convinto meno, ma non potevo esimermi dal vedere quello che forse è considerato il vero capolavoro del regista riminese.
Personalmente la prima ora mi è sembrata un po' statica e quasi incolore, dal ritmo non propriamente vivace e dove la storia aveva ancora il compito di presentare i personaggi sotto una luce più fioca. Nella seconda parte invece il mio interesse e cresciuto, così come la fluidità della narrazione e la caratterizzazione degli eventi si è fatta più sciolta, tanto da permettermi di seguire con più facilità.
La prova di Mastroi.anni è certamente apprezzabile, ma mi sono piaciute anche quelle di una affascinante Anouk Aimee e di una Sandra Milo svampita ma generosamente procace.
Purtroppo non ho provato grandi emozioni positive nella visione di questo film, pur ritenendolo sufficientemente valido, forse perchè non ho gli strumenti adatti per apprezzare tali opere, ma questo è un mio cruccio personale che mi porterò dietro finchè campo.

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Ultima risposta 04/06/2010 17.20.21
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  03/03/2010 19:02:18
   8½ / 10
Questo 8 e mezzo l'8 e mezzo se lo merita. Bella interpretazione di Mas*****nni, ottima direzione di Fellini. Unica pecca? Il film è diviso in due "parti". Mentre nella prima il protagonista ricorda di più la "storia", nella seconda emergono di più i suoi pensieri e ricordi, come quando nel cinema si vede l'impiccagione immaginata. Bè... è il primo di Fellini che guardo e non sarà certo l'ultimo.

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Ultima risposta 03/03/2010 19.03.28
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  10/12/2009 23:55:17
   9½ / 10
"8 1/2" è quel film che devi vedere piu' di una volta...io ogni volta che lo vedo me ne innamoro sempre di piu' , riesco a percepire sempre nuovi messaggi e metafore...forse la prossima volta che lo vedro' lo potro' considerare il piu' grande capolavoro del ciname Italiano!
Per ora mi permetto di dire che è il film piu' riuscito di Fellini,regista che non mi mette sempre daccordo con le sue pellicole!
"8 1/2" è un viaggio allucinato di un regista in declino prima con la sua coscienza che con il suo lavoro...
Ho un po' di difficolta' ad "entrare" nel film dall'inizio,a farlo mio da subito,poi una volta capito il meccanismo mi viene voglia di rivederlo...la seconda parte,infatti, la ritengo la migliore...
Capolavoro!

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Ultima risposta 11/12/2009 10.40.59
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faluggi  @  30/07/2009 21:46:35
   5 / 10
Premetto che il voto doveva essere UNO, ma per evitare che qualcuno se la prenda a male, e pensando che magari il problema sono io, ho deciso di mettere 5. L'ho guardato in streaming, UNA PALLA TOTALE, dialoghi a go-go che non ho capito se hanno un senso compiuto, in particolare quando c'è quel turpiloquio in macchina che dura mezz'ora oh my god. Scene da far accapponare i neuroni. Mi aspettavo di meglio, primo e ultimo film di fellini che guardo.

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Ultima risposta 03/03/2010 18.58.16
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JOKER1926  @  23/06/2009 01:03:54
   6½ / 10
"8 ½" è il film (con ogni probabilità) più famoso e rappresentativo di Federico Fellini, la pellicola prodotta nel lontano 1963 è diventata con il tempo una sorta di "Cult".

"8 ½" è la celebrazione artistica, tecnica di un regista visionario e (troppo) autobiografico; il film lancia a voce imperiosa il concetto della libertà dell'individuo,ovvero solo una liberazione da vincoli e complessi mentali può portare la luce, la grazia e la "vita" nella vita di ogni uomo…
Fellini, attraverso scenari sublimi e a tratti grotteschi riporta il suo baldanzoso piano concettualistico sfociante (spesse volte) in concezioni di complessi esistenziali e sessuali intrecciati in una mastodontica cornice dell'Italia di un tempo lontano; inoltre, grazie ad attori come Mastroianni "8 ½" assapora gloria e somma celebrazione di sfarzo e resterà (indubbiamente) un film importante nella Cinematografia Italiana.

Fellini insomma crea un "sottofilm" nel suo film, le vicende (visionarie, reali, oniriche) della sua pellicola rispecchiano quelle della vita vissuta del regista; molti (come detto) gli spunti autobiografici che regalano un alone di suggestione al film e, allo stesso tempo, una difficile chiave di interpretazione; "8 1/2" è la sfilata metafisica della desolazione di un uomo (ovvero di un regista) che non trova stimoli e cerca di liberare le "sue" persone dalle "catene" soffocanti del "dovere" per poterle "vivere" in modo non schematico, queste teorie saranno (lievemente) pianificate visivamente nel pomposo finale che ha fatto storia.

"8 ½" è pura improvvisazione, arte "sbarazzina" cinematografica, il titolo del film è dunque l'anticamera del concetto della pellicola, insomma il regista diete al film un titolo "estemporaneo" e terribilmente beffardo, il tutto è un viaggio "inconscio" nato dal niente e dal tutto che indirizza lo spettatore su complessi binari teoretici, tocca allo spettatore "scavare" i "solchi" della concezione, Federico Fellini delinea "leggermente" le vie del concetto…

Fellini con la sua pellicola traccia pensieri e teorie molto astruse e a tratti un po' forzate, ma all'epoca tale progetto cinematografico ideato dalla mente del regista italiano risultava essere più che discreto presentando sbocchi pragmatici ed avanzati.

In fine il film sul piano tecnico non delude, attori, ambientazioni, fotografia, musiche uniche e "stravaganti" accompagnano lo spettatore in un percorso "bizzarro", eccentrico ma allo stesso tempo stuzzicante e molto esuberante, non mancano piccoli "intralci" come il ritmo davvero bassissimo e l'amabile/odiabile ripetitività/prolissità che dona (forse) maggiore armonia e "fastosità" a questo indimenticabile lavoro di Fellini, da "8 ½" David Lynch prenderà spunti sul piano della dinamica (metafisica) ed adotterà (ed elaborerà) dottrine "felliniane" alcune le troveremo in "Cuore Selvaggio"…

Produrre film "complessi" e brillanti negli anni 50/60 del secolo scorso era arduo, Fellini regista abbastanza avanzato riuscì a "tracciare" seppur grosso modo la strada a pellicole future molto più affascinanti e compatte…

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Ultima risposta 27/01/2014 02.57.34
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  10/01/2008 17:29:03
   10 / 10
Impossibile dare meno di 10 ad un film(esperienza?) come otto e mezzo. Amarcord, Il Casanova, La dolce Vita, La Strada, i Vitelloni, e naturalmente 8e1/2...quanti capolavori ha firmato il grande regista italiano. Questa è forse la sua opera più ardua da comprendere; mi riesce difficile anche commentarla. Fellini stesso l'ha definito "Un misto tra una sgangherata seduta psicanalitica e un disordinato esame di coscienza in un'atmosfera da limbo".
Molti registi, dello stesso periodo e non ,si sono ispirati, anche indirettamente, ad 8e1/2, ne è l'esempio lampante l'odierno D. Lynch. Capolavoro Immortale!

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Ultima risposta 27/03/2008 12.39.41
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Dan of the KOB  @  08/01/2008 13:19:20
   8½ / 10
Amo Fellini e ancor di più adoro Marcello che ritengo il più grande attore che questo stupendo stivale di terra abbia saputo sfornare!
Premesso questo il film mi è rimasto un pò indigesto alla prima visione! Naturalmente il tutto è ricollegato al fatto che ci sono diversi simbolismi, metafore che ad una prima visione non molto concentrata possono sfuggire!
Visivamente e tecnicamente però niente da dire! Incanta fin dai primi minuti, ha una potenza delle immagini unica e Mas*****nni è talmente calato nella parte da farlo sembrare più un documentario sulla vera vita di Guido Anselmi che una prova d'attore!

E' davvero il più grande film della storia del cinema italiano???
Forse sì, forse no, sicuramente ha segnato la storia del cinema italiano, anzi ha segnato il Cinema!

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Ultima risposta 13/08/2008 12.01.27
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DieHard  @  22/11/2007 19:52:13
   2 / 10
mamma mia, non capisco come a molti possa piacere Fellini.
i suoi film li ho trovati tutti molto pesanti e davvero brutti con attori a dir poco odiosi.
questo non si salva. anzi.
simili mattoni ucciderebbero anche un'elefante...

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Ultima risposta 15/01/2008 12.57.08
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labieno  @  25/10/2007 21:02:02
   1 / 10
Un film assurdo, privo di senso, incomprensibile!
Se questo è cinema di qualità, siamo messi veramente male...

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Ultima risposta 27/11/2007 21.17.32
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Bumble Bee  @  11/10/2007 14:19:16
   6 / 10
mi ha sorpreso molto, dato che pensavo di aver scaricato da emule un film porno sui meno dotati.....scherzi a parte ho trovato qualche pecca nel montaggio, e comunque in generale non amo le atmosfere felliniane....
nonostante ciò, ritengo che una serata passata a vedere questo film non sia una serata sprecata

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Ultima risposta 27/01/2014 02.47.09
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1emozionedapoco  @  10/10/2007 18:39:22
   10 / 10
finalmente l'ho visto!! e mi ha colpito cosî tanto che l'ho rivisto anche il giorno dopo!!! perfetta autopsicoanalisi di un uomo, con fellini che delinea in modo assolutamente poetico e perfetti i mostri, gli archetipi, le pulsioni, i ricordi che si agitano dentro un uomo. Bellissima l'idea di vedere tutta la realtà e la non realtà attraverso l'Io del personaggio, così come è azzeccatissima la scelta degli attori. La scena dei ricordi d'infanzia ha un lirismo commovente così come le scene surreali nel parco termale.
Capolavoro.

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Ultima risposta 10/10/2007 20.42.57
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AKIRA KUROSAWA  @  21/09/2007 13:19:02
   10 / 10
il miglior film del cinema italiano e siceramente tra ipiu piu belli e importanti di tutta la storia del cinema..
fellini per me con questo film ( mi manca ancora la dolce vita) dimostra , per me, di essere il miglior regista italiano.
molto piu che un film, un opera d arte, recitato divinamente da mastroianni e diretto divinamente dal grandissimo fellini..
le scene dei sogni ( in particolar modo qll iniziale) sono di una bellezza impressionante, le immagini sono fotografate splendidamente e danno un tocco in piu ad un capolavoro incredibile..
questo era il cinema italiano una volta ..troppo belli è il cinema italiano di oggi.. pensate un po voi..

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Ultima risposta 28/09/2007 01.54.52
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shogun  @  11/09/2007 00:25:07
   3 / 10
Che cos'è un capolavoro?

Stasera ho deciso che mi sarei fatto un poco del male per la contentezza di tutti.

Ma che diavolo....
Ma che diamine di film è mai questo?
Un polpettone noioso di due ore dove non succede praticamente nulla. Stranamente drammatico e cupo, pieno di sogni e visioni, di dialoghi vuoti e ridondanti, di paranoie sentimentali e registiche.

Ma a qual fine?
Solo per intrattenere lo spettatore davanti al gigionarsi del protagonista che alla tenera età di 40 anni, ancora deve trovare la forza per sputare il rospo ed evitare di nascondere la bugia (ed ecco a voi la trama)!

Ma non siamo mica in quarta elementare dove te ne tornavi a casa con la coda fra le gambe se avevi preso un brutto voto a scuola, e avevi paura di dirlo ai tuoi!
Incomprensibile...e comunque non vorrei entrare nei significati filosofici e profondi delle singole scene accidenti, del quanto sia difficile partorire un'opara d'arte...etc (sempre che così la si voglia o possa chiamare) perchè non lo so fare e non mi interessa farlo.
Io scelgo solo un voto relativo al gusto personale; i giudizi di vario stampo li lascio a quelli che hanno almeno un minimo di competenza per esprimerli.

Che il periodo non fosse prospero di inspirazioni per il maturo Fellini è risaputo, e che da questo stato di cose lui abbia preso coraggio e spunto è ammirevole, ma aimè, non basta a mio avviso uno schizzo per fare un quadro, anche se si utilizzano molti colori.

Furbo.

Salvo la bravura recitativa degli attori e certe musiche in particolari scene (ad es. all'inizio quando il protagonista è in fila a prendere l'acqua), ma nulla più (e gli evito così l'1).

Ma come diavolo fanno a picervi delle polpette così lunghe e monotone, me lo volete spiegare! Io non ci trovo nulla e probabilmente è una mia mancanza, per questo mi impegnerò ad accettare eventuali consigli (possibilmente seri) su come imparare ad apprezzarle.

63 risposte al commento
Ultima risposta 12/11/2007 15.17.46
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wega  @  07/09/2007 20:04:57
   10 / 10
CAPOLAVORO
il mio secondo film preferito dopo 2001 e il capolavoro italiano x eccellenza!
un film nel film nel film oserei dire...con un bianco e nero da favola

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Ultima risposta 18/10/2007 17.25.23
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Invia una mail all'autore del commento francescofelli  @  20/08/2007 20:07:09
   8 / 10
che dire...il genio di Fellini mi lascia tavolta muto, quasi stordito. Trovo difficile commentarlo o scriverne. Posso solo ammirarlo. Si perde, annoia, esalta, stupisce. Credo che fellini sia il più grande genio del nostro cinema, pur non essendo il più grande regista.
Tre piccole note personali. A causa del mio cognome, capita che, ai concorsi di cinema cui partecipo, lo confondano proprio con Fellini; la musica di 8 1/2 l'ho utilizzata come inizio e fine della serata di presentazione del mio ultimo cortometraggio; Monicelli ed altri registi che hanno visto il mio ultimo corto lo dichiarano molto ...Felliniano.
Insomma...potrei forse non amare Fellini?

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Ultima risposta 21/09/2010 00.00.12
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Invia una mail all'autore del commento Atton  @  18/08/2007 14:05:03
   10 / 10
Questo è uno dei più bei film della storia del cinema. Il genio di Fellini viene "liberato" in tutto il suo fulgore grazie all'assenza di trama. Le immagini dell'infanzia, i sogni, le aspirazioni, i desideri inconsci di uno dei più grandi geni creativi del '900. Tanto di cappello di fronte ad artisti simili che sono un vanto per la nostra nazione

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Ultima risposta 18/08/2007 17.05.45
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metafisico  @  05/08/2007 18:51:36
   5½ / 10
bruttino e noiosetto

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Ultima risposta 07/09/2007 19.59.11
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najo161  @  29/07/2007 22:45:06
   8 / 10
Premetto che non è il mio film preferito , è un film eccezzionale, ma non può essere il migliore della storia dai...

4 risposte al commento
Ultima risposta 07/08/2007 11.29.54
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Sanjuro  @  22/07/2007 08:50:35
   10 / 10
Fellini intraprende una odissea verso la monumentalità dei significanti, non importa quanto poca cosa sia il messaggio finale o la trama, la conclusione alla quale giunge è un estetismo barocco, visionario e al contempo imbevuto di ghirigori quali accenti regionali, cadenze e ogni altra caratterizzazione-deformazione clownesca. Un nuovo cinema onirico e squisitamente egoista che fa incidentare ogni possibile sfumatura sociale, ruotando esclusivamente intorno alla morbosità immaginativa dell' alter ego Mas*****nni. Ancora più sghembo, decadente e sfilacciato di "La Dolce Vita". Parlarne risulta quasi un delitto. Forse il miglior film della storia del cinema...

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Ultima risposta 15/12/2008 18.21.08
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grabowsky  @  21/07/2007 19:43:07
   1 / 10
ragazzi..nn posso farci nulla....a me questo film risulta insopportabile (lo so che potreste dire la stessa cosa di me). lento, troppo astratto e sofisticato...nn nascondo che nn amo fellini, ma secondo me tra i suoi film questo nn e' il piu' bello. take it easy

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Ultima risposta 07/09/2007 20.02.07
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eizenstein  @  21/07/2007 10:50:55
   10 / 10
Questo film ci mette chiaramente di fronte a quanto sia complicata e difficile la creazione artistica. La mente dell'artista continuamente vaga tra passato, presente e futuro, immaginazione e realtà. Il simbolismo è imperante: la fuga dal traffico volando, l'harem con tutte le donne della propria vita, l'impiccagione dell'intellettuale, l'amica grillo parlante.
Tutto ci descrive la confusione che si può creare nelle menti creative e che è assente nelle menti stanche e standardizate degli spettatori che vanno al cinema cercando un filmetto tipo le "Ali della libertà" dove Tim Robbins è accusato ingiustamente, subisce angherie in prigione, ci sono solo buoni e cattivi e il finale sembra scritto da un bambino di 6 anni.
La straordinarietà di questo film è che lo spettatore deve costruirselo lui: dire che è difficile è un'accusa infondata, in quanto il film non ha un significato univoco, dipende da come lo spettatore mette assieme le varie scene. Fellini ci dà una grossa opportunità: organizzare tutto ciò che passa per la testa di una persona, dando personale preferenza ai discorsi dell'intellettuale, alla prammaticità della moglie, alle incertezze di Guido.
Personalmente mi hanno molto colpito le parole dell'intellettuale, soprattutto la frase: "Ci sono già troppe cose superflue al mondo, non è il caso di aggiungere altro disordine al disordine". A volte è meglio tacere se non si ha niente di utile da dire.
Alle certezze dei terribili critici del sogno (dal film si evince che criticare è molto più facile che creare) Guido non sa come rispondere, si rifugia nel "foglio bianco" e va oltre, suicidandosi.

Insomma questo film mi ha lasciato estasiato e invito gli scettici a mettersi alla visione spensierati: non è un film di genere nè difficile, solo una esternazione di quanto sia difficile creare e facile criticare. Se lo si affronta con lo spirito giusto si resta senza parole, mentre se ricercate una storiella chiara, eventi in ordine cronologico o una verità assoluta ed univoca, evitate di vederlo e datevi all'intrattenimento televisivo, che presenta molti telefilm lineari.

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Ultima risposta 21/07/2007 21.18.19
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lucalore  @  16/07/2007 17:38:34
   9½ / 10
Probabilemte il miglior film italiano di sempre dopo Once upon a time in America. Semplicemente magnifico, logico che ai giorni nostri sembri un po' datato, ma ciò lo affascina ulteriormente. Grazie Federico e Marcello...

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martymcfly  @  08/07/2007 03:03:18
   7 / 10
quello che bisogna sapere prima di guardare questo film è che esso parla di un'esperienza vissuta proprio in relazione al film stesso! fellini doveva girare questo film ma aveva solo idee vaghe, ma la produzione e la stampa eranoi estasiate dall'uscita del suo ottavo film e mezzo....e allora lui ha messo in scena la sua situazione, idee vaghe che si sussuegono, ricordi di infanzia, sogni di futuro...il tutto mescolato ad una realtà da regista di fama che deve per forza girare il film senza avere un'idea precisa...
mi ha coinvolto molto questa la situazione dell'aritsta, il suo conflitto interiore, e tutto il mondo che gli ruota attorno...ottimo il Marcello nell'interpretazione della parte...
tuttavia...a parte la magneficienza artistica, il film è destinato a un pubblico di genere, difficilmente comprensibile e abbastanza duro da seguire...(ottima però la colonna sonora...)
non è il mio genere...preferisco altri grandi capolavori italiani (c'eravamo tanto amati per dirne uno...) ma resta un film da vedere per forza, e sicuramente gli amanti di fellini lo considereranno il suo più grande capolavoro!

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Ultima risposta 11/07/2007 18.35.16
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Divino Stanley  @  06/07/2007 11:30:33
   5½ / 10
E' un film strano, atipico, che apprezzi o disprezzi: un po' come i film onirici di Lynch. Per chi ama questo genere di film, "8 e mezzo" non può che risultare un capolavoro, ma chi, come me, preferisce un cinema più tradizionale si trova davanti ad una pellicola pesante, criptica e a tratti soporosa. Penso che anche il più assiduo appassionato di cinema sia rimasto perplesso davanti ad un finale così bizzarro. La trama sembra abbastanza interessante: un regista in piena crisi di nervi viene spinto da amici, produttori e intellettuali a realizzare un nuovo film per tentare di bissare il successo ottenuto con la pellicola precedente. Trova ispirazione dai suoi ricordi, dai suoi problemi e dalle visioni derivategli dal suo cagionevole stato di salute: il progetto è ambizioso e suscita qualche perplessità a parecchie persone ed anche lo stesso regista non si sente proprio a suo agio. In questa atmosfera claustrofobia la vicenda va avanti per culminare in un finale ambiguo: non si capisce se la scena in cui va sotto il tavolo sia anche questa una visione o se sia la realtà. Successivamente comincia una classica scena circense felliniana (cosa che in tutti i suoi film non ho mai apprezzato) che, a mio giudizio, è del tutto inerente al film. Penso che sia stato proprio il finale, come già detto troppo ambiguo ed atipico, ad avermi impedito di apprezzare il film. Certo,non vanno però tolti i suoi meriti a Fellini, che per tutto il film ha saputo giostrare con maestria la realtà con la finzione, e al grande Mas*****nni, in una delle sue migliori interpretazioni.

P.S.: Accetto qualsiasi critica, purchè sia costruttiva e mi aiuti ad apprezzare questo film.

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Ultima risposta 27/07/2007 11.47.40
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montemassit  @  28/06/2007 17:45:25
   2 / 10
Anche io ho dei giudizi molto negativi su questo film se devo valutare le caratteristiche che per me deve avere un film per piacermi non ci siamo.
Se dici che Fellini ti fa schifo allora a prescindere da tutto sei uno che non capisce un ***** di cinema, mi spiace ma non sono d'accordo. Esistono altri grandi registi dell'epoca italiani come Monicelli e Leone e stranieri come Hitchock che meriterebbero molta più considerazione; che hanno fatto film molto più belli, coinvolgenti emozionanti.

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Ultima risposta 23/09/2009 19.25.19
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cocomero  @  27/06/2007 20:36:08
   2 / 10
Dai ragazzi ....
questo film è una mattonata tremenda (come buona parte dei film di Fellini). Fai vedere un film di Fellini ad una persona sotto i 25 anni e scapperà dopo venti minuti.
E' film per appassionati ma da dimenticare per il cinema di intrattenimento che ritengo dovrebbe essere lo scopo dei consigli di questo sito.
Se voglio le critiche profonde mi compro un giornale non vengo certo qui!

124 risposte al commento
Ultima risposta 23/09/2009 19.14.13
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mattiaonline  @  26/06/2007 13:56:19
   6½ / 10
L'idea è senza dubbio originale e ben sviluppata. fatto stà che non è riuscito a coinvolgermi.

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Ultima risposta 28/06/2007 17.41.46
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Sampey  @  25/06/2007 01:50:56
   10 / 10
Ho rivisto oggi questo film, in quanto ero convinto che ci fossero delle analogie con Inland Empire di Lynch.

Questo capolavoro, intanto presenta una caratteristica che solo i grandi capolavori hanno : Non ha tempo.
Sara' sempre originale, sempre bello da vedere, non puo' invecchiare.

C'e una profondissima riflessione sul cinema, sul fare cinema.
La vita di Fellini, tramite gli occhi di Guido Anselmi.
Un gioco di scatole cinesi, in cui rientra anche il sogno, i pensieri, le paure, le preoccupazioni.

Film profondissimo che non puo' essere sminuito con dei voti frutto di una visione (magari con palpebra calante, pacchetto di pop corn, e quant'altro) sola.

Sinceramente, se nel 63 avessi visto Lynch davanti alla TV a sbavare per questo film, non me ne sarei stupito per niente, anzi............

Arte allo stato puro.

PS :
Il film puo' risultare lungo e noioso senza una preparazione o una certa conoscienza del cinema (si parla del 63 comunque, ne e' passato di tempo), o semplicemente senza avere la piu' pallida idea di cosa si stia guardando.
Ma come non ci si puo' accorgere che c'e qualcosa di estremamente profondo dietro? Che ci sono un mucchio di scene Oniriche, che un senso lo avranno no???
Chi ha sminuito questo film non ci ha riflettuto un po' sopra?

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Ultima risposta 25/06/2007 22.57.22
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  18/06/2007 19:33:53
   10 / 10
Insieme a AMARCORD, I VITELLONI e IL CASANOVA forma la tetralogia dei capolavori felliniani.

20 risposte al commento
Ultima risposta 19/06/2007 17.19.04
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alesfaer  @  18/06/2007 13:44:51
   6 / 10
nn è il mio genere, ma meno di 6 nn merita

54 risposte al commento
Ultima risposta 26/06/2007 16.34.23
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  16/06/2007 03:14:21
   10 / 10
Credo che su questa pellicola sia già stato detto tutto.Un Capolavoro del Mestro Fellini.Bellissimo!!

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Ultima risposta 02/07/2007 16.45.52
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scognamiglio  @  15/06/2007 00:28:18
   10 / 10
Il film dei film, eccolo nella top con una media da PAURA...
Fellini ha fatto un'opera ineguagliabile.

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Ultima risposta 17/06/2007 11.24.12
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Amira  @  14/06/2007 14:48:53
   10 / 10
Capolavoro, troppi svariati aggettivi sarebbero adatti a descrivere una pellicola così astratta e surreale. Non mi addentro in analisi che non sono in grado di fare.
Il finale è da considerarsi uno dei migliori della storia del cinema.

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Ultima risposta 15/08/2007 09.38.41
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Fede dea  @  30/05/2007 09:13:35
   10 / 10
Il mio film preferito nonchè simbolo dell'intera filmografia che piu' mi avvicina alla settima arte.
Un "film nel film", meta-arte, soggetto, significato e significante che si fondono con l'autore/protagonista/spettatore.
Evito commenti tecnici o pareri ed emozioni personali... Mi limito solo a ricordare che Fellini, a pochi giorni dall'inizio delle riprese, doveva fare un film. Subiva pressioni da parte di produttori, attori, attrici, media, ecc...
Lui cosa fa? Fa un film che intitola 8 e mezzo (i suoi lungometraggi fino a quel momento piu' un episodio con registi vari) ed inizia a girare senza sceneggiatura (!) un capolavoro che descrive appunto l'ansia, le paure, gli amori, le incertezze di un regista pressato dal mondo per la sua prossima produzione. Fa un film su se stesso che... non sa che film fare!
Inventa così un nuovo genere di cinema (vedi i moderni Ferrara, Lynch) e crea un mito ancora oggi ineguagliabile. E' storia ed avanguardia. Per tutti gli amanti VERI di cinema questo è senz'altro il manifesto a cui far riferimento.

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Ultima risposta 05/06/2007 13.39.50
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edo88  @  13/05/2007 19:11:31
   10 / 10
Se la prima parte e una buona fetta della seconda è da 9, l'ultima è da 10 e lode.
A parte il bianco e nero (di cui non mi abituerò mai) che ancora mi affascina e senza di cui, son sicuro, molte scene non sarebbe funzionate, sono gli attori ad essere così diversi dai film di adesso. Sono loro che, quando vedo film non successivi agli anni 60, mi colpiscono di più. Sono magnifici. Forse resi perfetti dalla regia e dalle inquadrature, ma se da un lato potrebbero sembrare poco espressivi, dall'altro non puoi vederli che come sono.
Claudia Cardinale (non troppe scene) e Anouk Aimée (la moglie) molto belle e bravissime. Anche Sandra Milo è perfetta nella sua parte. Marcello Mas*****nni meritava l'Oscar, è così vero che ti chiedi se stiaa recitando o se sia così veramente.
Se questo è Fellini (suo primo film che vedo), corro subito a vedere gli altri.
Mai come in questo film il dramma del protagonista l'ho sentito anche io. Credo sia merito soprattutto della regia.

Una domanda: perchè "8 1/2"? Non azzardo risposte, potrei dire assurdità.

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Ultima risposta 19/05/2007 15.19.01
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addicted  @  14/04/2007 12:33:27
   10 / 10
Il più grande capolavoro della storia del cinema.
Fellini è stato uno degli artisti più rilevanti del XX secolo.
Speriamo che i supporti digitali consentano la visione di quest'opera grandiosa a tutte le generazioni future.
Siamo al livello di Dante, Michelangelo, Leopardi...

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Ultima risposta 27/04/2007 09.52.03
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John Locke  @  12/02/2007 11:38:30
   9½ / 10
Capolavoro assoluto.
Un film sul cinema e dentro il cinema, con un fantastico Mas*****nni nei panni di Guido, regista in crisi ed alter ego dello stesso Fellini. Eternamente sospeso fra verità e finzione, fra sogno e realtà e fra passato e presente, Fellini ci accompagna in un lungo viaggio sulle sue credenze, i suoi sogni e le origini di essi. Dal suo rapporto con la Chiesa, a quello col sesso e per finire a quello col cinema stesso. Nulla viene escluso. Da vedere e rivedere, insieme ad Amarcord e la dolce vita. Il finale a mio parere è fra i migliori nell'intera storia del cinema.
Pietra miliare.

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Ultima risposta 17/06/2008 11.05.35
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Invia una mail all'autore del commento emmepi8  @  23/01/2007 12:37:37
   10 / 10
Non si può fare una critica concreta su questo film, ci rinuncio tutto è stato detto e ridetto, anche a sproposito; io posso parlare per quello che significa per me: io sono cresciuto a cinema e pane... i miei genitori amavano il cinema in maniera genuina e legata a schemi precisi di divismo, ma anche di storie, quindi la mia infanzia è navigata nei vari cinema della mia città ed alle volte mia madre portava anche i panini per i films più lunghi. Nella primissima età adolescienziale sono entrato in sala a vedere 8 1/2, conoscendo pochissimo il regista, solo di fama (non erano i films che i miei genitori mi potevano portare a vedere: La Dolce Vita, Le Notti di Cabiria ect..) ed è stata una fulgorazione, un amore sviscerato per questo film che per me ha significato l'emblema del cinema stesso: nessuno mi ha capito nella mia scelta e tantomeno i miei coetani, a cui non lo avrei mai confessato per evitare prese in giro classiche, e riguardandolo ogni volta (si perché lo rivedo periodicamente!!) mi meraviglio che un ragazzino possa avere amato un film che rappresenta uno stato confusionale intellettuale così accentuato. Eppure sono riuscito a capirlo, ad entrare nei meandri della storia, se così si puà chiamare, nello stato d'animo di Guido, il suo lassismo, la sua vigliaccheria, i suoi sogni le sue bugie di lavoro e sentimentali. Certo in maniera inconsapevole ho percepito tutto questo, oggi me lo spiego meglio, naturale, ma stato così. Io da lì ho voluto vedere tutto il percorso del cinema di Fellini, è lo amato subito e visceralemnte, fino a raggiungere 8 e1/2, e diciamo subito che il primo percorso di cinema felliniano è quello che mi affascina di più, il dopo 8 e 1/2 alle volte non mi ha convinto in pieno, pur avendo delle pietre miliari, e mai rinunciando in pieno ad un film intero. Qui sembra impensabile che un autore (Scritto con Flaiano e sceneggiato con lui stesso e con i fedeli, Rondi e Pinelli) si sia saputo barcamenare in una storia non storia per più di due ore; sappiamo tutti che Fellini costruiva i suoi films durante l'azione, ma anche nel montaggio, qui c'è proprio l'esempio storico di questo fatto nella carrellata finale, girata per trailer e poi sfruttata come geniale finale.Ci sono tantissime scene che mi sono rimaste nel cuore e nella voglia di cinema che mi ha segnato: i genitori che sono immersi in un'atmosfera quasi surreale,i piccoli tratti dei rapporti nel cinema con attori, maestranze, produttori, giornalisti, scrittori; mai nessuno più ci riuscirà, eppure ci hanno provato in tanti anche grandi del cinema, ma tutti hanno fallato. Quello che domina in questo bianco e nero eccezionale (fotografia di Gianni Venanzio) è il bianco, ma più che il bianco è il chiarore, alle volte quasi abbagliante. Il film vinse due Oscar, come film straniero e per i costumi a Piero Gherardi, anche eccezionale scenografo. Poi un cumolo di premi, fra il Festival di Mosca, per cui tutti si meravigliarono
Nino Rota impazzì in quel periodo, fra Visconti(vedi Gattopardo) e Fellini e specialmente questo ultimo che alla fine ci ripensò con il trailer rinserito, che mise in discussione tutto il suo lavoro, ma che lo sforzo ha fatto partorire quella musica che è l'emblema stessa del cinema
da ricordare anche: Caftrerina Boratto, che Fellini riscorpì in maniera eccezionale;Bafrbara Steele, che preso di forza dalla serie Horror di quei tempi; Guido Alberti nel ruolo del produttore ed al suo esordio impensato;Annibale Ninchi e Giuditta Rissone (prima moglie di De Sica) nel ruolo dei genitori; Eddra Gale, nel ruolo della Saraghina, emblema della femminilità infantile di Fellini (quanti personaggi a questo simile si rivedranno o si sono visti nei suoi films??) e così via nella carrellata, nessuno è stato superfluo.
Federcio Fellini. Una remata decisiva per il suo cinema, che già con la Dolce Vita aveva dato energicamente. Fellini si è lasciato anche andare a certe pretese che la critica gli attribuiva, ma per poi ritornare sulle proprie idee che sono sempre fulminati
Ci voleva un attore con un'intesa particolare, altrimenti l'operazione era impensabile, il trasfert effettuato dal regista su Mas*****nni è eccezionale, e solo lui poteva farlo, doti attoriali a parte.
Anouk Aimé.Un salto da far prendere una slogatura; dal personaggio di La Dolce Vita, donna viziata emblema di un certo mondo, a queasto ruolo di moglie borghese e ferita. Una donna ed un'attrice piena di fascino che è stata legato al nostro cinema nella maniera migliore
Sandra Milo.Ruolo avuto dopo vari provini, congeniale eccome e forse l'unica cosa per cui ce la possiamo ricordare, che mette in evidenza un personaggio unico, ma anche la sua amancaza di doti attoriali.
Rossella Falk. Ruolo dell'amica di famiglia, e come si definisce: Il Grillo Parlante della situazione. Un ruolo intellettuale ed ironico se non sarcastico, ma senza calcare la teatralità che l'ha sempre sommersa, forse ci voleva un Fellini per tioglierla.

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Ultima risposta 30/01/2007 18.34.13
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  22/01/2007 14:07:40
   9 / 10
E' il film più narcisista di Fellini che parla soprattutto di sè stesso, delle sue manie, della sua crisi creativa, del suo giro di donne e conoscenti usando suggestioni junghiane strabilianti. Il girotondo finale sulle note di Rota fa parte della storia del cinema.
Il voto non deriva dalla mia passione per questo film (che in parte mi ha anzi annoiato perchè affronta un tema che non mi entusiasma), considerando che gli ho preferito sia i film neorealisti precendenti che quel capolavoro assoluto che è Amarcord, ma alla regia, all'uso di continui flash onirici che descrivono il suo stream of consciousness con uno stile mai avvicinato da altri registi.

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Ultima risposta 10/04/2007 11.18.53
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Ch.Chaplin  @  03/01/2007 01:38:29
   10 / 10
capolavoro interminabile! secondo me superiore di gran lunga a la dolce vita. girato magistralmente, mastroianni eccelso, perfino la scelta del bianco e nero è stata superlativa. guarda te se da un momento di pressione, spossatezza, mancanza d'ispirazione doveva uscire una pellicola così emozionante e profnda. è storia del cinema, con questo film fellini scrive in assoluto la sua parola nn solo in essa, ma nella storia dell'arte.

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Ultima risposta 16/06/2007 00.04.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  30/12/2006 15:22:02
   10 / 10
Il capolavoro di Fellini, che riesce addirittura a superarsi dopo La dolce vita.
Attraverso una struttura di sensazioni-emozioni somigliante a "Ulisse" di Joyce e di ricordi come in "Alla ricerca del tempo perduto" di Proust, Fellini si mette a nudo e racconta tutto sè stesso utilizzando come alter-ego il regista Guido, interpretato dal grande Mas*****nni.
Ci mostra la sua scoperta della sessualità attraverso una via molto strana, ma molto realistica nella sua rozzezza: l'abbraccio di una donna brutta e abbondante che balla confusamente. Ci narra il suo approccio con la religiosità e, soprattutto, con la Chiesa, con cui Guido ha un ambiguo rapporto di punizione e redenzione, che viene rappresentata come un giudice severo e intransigente (la confessione che sembra un processo o lo stesso confessionale che sembra una sorta di animale mitologico), sempre misteriosa e anche lontana spiritualmente, ma presente fisicamente e per questo rassicurante, con cui si può giungere a un compromesso per la conquista dell'aldilà. Ci confida anche la sua ossessione erotica maggiore: il desiderio di un harem colmo delle donne della sua vita in cui essere coccolato, amato e soprattutto rispettato, in cui vale la legge del possesso fisico-sessuale e in cui si può comportare despoticamente da capo-famiglia, in un tempo utopico perfetto, che sembra regredito all'età primitiva, in cui le regole della società non sono ancora fissate e valgono solo quelle del corpo, ma allo stesso tempo si possiede il benessere che nei secoli la civiltà occidentale ha potuto donarci.
I ricordi si manifestano all'improvviso, senza preavviso, anche se Guido, nel suo inconscio, è consapevole di ciò: necessità di fuggire da una realtà troppo opprimente e necessità di sfoghi, piccoli o grandi che siano, o, bisogno ancor più impellente, di immaginare gli sfoghi che vorrebbe compiere.
Attraverso le sue impressioni personali Fellini ci vuole insegnare che l'espressività artistica non deriva principalmente dal bagaglio culturale, ma dall'insieme di esperienze umane e creative cui ha fatto parte grazie ai ricordi, spesso anche banali, e alla cerchia di persone che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita, nel bene o nel male, a cui deve tutto il suo amore e la gratitudine e che vanno a formare quel girotondo finale che sovverte le regole convenzionali del cinema, essendo il regista direttore di tutti e diretto da tutti, e in cui bisogna entrare a farne parte e non starne fuori cercando inutilmente di manovrarlo come, egoisticamente, Guido ha tentato di fare nel corso di tutto il film.

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Ultima risposta 21/02/2007 15.54.12
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polbot  @  31/08/2006 08:46:19
   9 / 10
Mi permetto di rompere la striscia vincente di 26 dico 26 10!!! Nonostante il film sia decisamente impegnativo (sì, non per tutti)...sì m'è piaciuto...un continuo oscillare tra il piano del pensiero, sogno, immaginazione, ricordo del protagonista e la sua confusione del momento... sulla sua educazine del passato, sul valore delle donne nella sua vita... Ci sono tutti gli elementi per fare un polpettone massacrante...invece secondo me è un continuo fluire di immagini (alcune spassosissime...il cardianale, la Saladina,...), volti , pensieri, dialoghi... che personalmente mi hanno tenuto...attaccato allo schermo!!! Ogni volta che vedo Claudia Cardinale e penso alle veline di oggi......ahhhhhhhhhhhhhh

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Ultima risposta 15/10/2007 21.19.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  08/08/2006 22:40:31
   10 / 10
personalmente è il primo film che vedo del regista romagnolo..ne sono rimasto scioccato e catturato... un vortice di emozioni espresse tramite ricordi onirici e viaggi al limite dell'allucinazione.

meraviglioso!

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Ultima risposta 27/04/2007 09.55.13
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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  29/05/2006 19:36:08
   10 / 10
Un film complesso con tante tematiche che si mescolano fra di loro. Il mezzo espressivo usato è quello del passaggio continuo fra realtà e fantasia (il sogno, l’immaginazione) e la stessa realtà raccontata è una realtà simbolica, metaforica. Per capire questo film bisogna ricorrere alle interpretazioni e alle spiegazioni; ma è il bello dei capolavori: sono un continuo stimolo al pensiero, alla riflessione e alla scoperta.
Io ci ho visto rappresentato soprattutto il grande peso che ha il mondo esterno sul singolo individuo. Il personaggio del regista rappresenta un po’ tutti noi che dobbiamo continuamente soddisfare richieste, aspettative, che una volta entrati in un ingranaggio ne veniamo quasi travolti e stritolati. Anche nei rapporti interpersonali il peso dei legami sociali si fa sentire. Come spiegare a una “moglie” che le si vuole sempre bene anche se ogni tanto si sente il bisogno di sfogare i propri istinti con altre donne?
Il ruolo della donna poi ossessiona il regista che si lascia andare spesso a immaginazioni su come vorrebbe che fosse il rapporto con l’altro sesso. La chiesa stessa è un’altra protagonista di questa pressione sull’individuo e sulla sua naturalezza. Tutti i personaggi subiscono questo marchingegno infernale che si chiama pressione sociale e pochi si salvano dall’infelicità. Non a caso il film si svolge in una stazione termale toscana, dove ci si cura però più la psiche che il fisico.
La cosa che sta più a cuore a Fellini è forse indagare il concetto di arte e creazione artistica. Da una parte sta il critico cinematografico con le sue elucubrazioni e critiche distruttive che approdano al nichilismo e dall’altra i semplici illusionisti e clown che con la loro spontaneità e semplicità creano e divertono senza domandarsi più di tanto. Sono loro che alla fine danno il là all’ultima immaginazione del regista: il quadro di una umanità dimentica dei propri problemi che si dà la mano simbolicamente e che riparte dalle piccole cose suggerite dal cuore: un semplice girotondo, come se si fosse ritornati bambini. Il film si chiude con questo bellissimo simbolo.

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Ultima risposta 02/01/2007 08.25.08
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chiara80  @  20/03/2006 14:53:41
   10 / 10
è un film stupendo. bellissime le scene dei ricordi, bellissime le scene ironiche sull'artista. è uno studio sulla felicità dell'uomo, dei suoi sogni e delle sue illusioni. credo sia un film eterno.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/05/2006 17.56.25
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giax-tommy  @  07/03/2006 13:12:41
   10 / 10
sembrava essere in un sogno!il film racconta di ciò che avviene nella nostra mente quando è costretta apensare cose che semplicemente non ci va di fare.il protagonista trova qualunque cosa pensi negativa.non è solo un viaggio nella mente degli artisti ma nella mente di chiunque si ritrovi a fare ciò che non vuole fare.peccato però che non ci sia nemmeno un film di fellini nella top 25

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Ultima risposta 08/03/2006 13.08.40
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marco86  @  31/01/2005 19:28:51
   10 / 10
Questo è uno di quei film per cui varrebbe la pena vendere la propria madre!
Fellini si conferma il regista più visionario di tutti i tempi in sequenze oniriche come quella iniziale;ma le scene d''''antologia sono tantissime:si aggiungono infatti quella finale(famosissima)e quella dell'harem,nonchè quella della tettona che corre sulla spiaggia.La regia è mobilissima,ma riesce comunque a curare in maniera maniacale ogni singolo particolare.

Mas*****nni,da parte sua,conferma di essere uno degli attori più grandi che il cinema italiano abbia mai avuto:la sua performance malinconica è resa ancora più indimenticabile dall''''abbigliamento:occhiali grandi e neri e cappello nero.

A questo si aggiungono le interpretazioni di tutti gli altri attori,nonchè la fotografia praticamente perfetta e le splendide musiche di Nino Rota.

Quello che Fellini ha fatto con questo film,lo ha fatto anche Woddy allen in Harry a pezzi:anche lui con ottimi risultati!


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Ultima risposta 29/01/2006 01.32.53
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  30/11/2004 09:42:21
   10 / 10
Nella Top Ten dei migliori film di tutti i tempi

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/06/2007 02.39.41
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