8 donne e un mistero (2002)

Il pretesto per mettere insieme tre, forse quattro diverse generazioni di attrici francesi è quello del whodunit classico alla Agatha Christie, dove bisogna smascherare il/la colpevole di un omicidio.
L'obiettivo poi neanche tanto nascosto è invece quello di sfornare una commedia corale anni '50: ad Ozon non par quindi vero di poter giostrare un così variegato cast di stelle, ed a parte qualche passaggio crudele e gay friendly ( il bacio lesbo Ardant - Deneuve ) tipico del suo cinema sembra voler prendere le distanze dall'azione per poter meglio seguire l'evolversi dei fatti, scoperchiando un calderone di bugie, segreti e asti famigliari tutto declinato al femminile.
Sullo sfondo della calda ambientazione "teatrale" della casa di campagna
ne esce un gustoso divertissement, colorato e pimpante, fortemente debitore delle commedie classiche ma non per questo superato, infarcito di una manciata di canzoni della tradizione transalpina affidate ognuna ad una delle protagoniste. Qualcuno lo definisce un musical, ma non c'è niente di più sbagliato poichè le canzoni sono otto, durano un minuto circa l'una ed hanno un impatto minimo sul ritmo del racconto - anzi - sono utili a chiarire alcuni aspetti personali di chi le esegue.
Tornando al cast, globalmente e volutamente sopra le righe, la mia preferenza va a Isabelle Huppert, per la quale ho un debole da sempre: la sua ipocondriaca Augustine è una miscela esplosiva di simpatica zitellaggine e logorrea dialettica.
Comunque anche la Sagnier e la Béart sono notevoli, mentre la Deneuve e la Ardant giocano un pò troppo con il loro status di Diva.
Per concludere, 8 femmes è un piccolo gioiello fuori dagli standard comuni del genere, ed in assoluto uno dei migliori lavori del regista, se non addirittura il migliore.

SPOILER