abortion (1966)

Opera di esordio come regista di Masao Adachi,quello che probabilmente è il più rivoluzionario esponente del nuovo cinema giapponese.
Stretto collaboratore di Wakamatsu ( qui presente in veste di produttore) scrive e dirige un pinku sperimentale nel quale mischia agevolmente la finzione con il documentario ( a tratti quasi di inchiesta),senza ovviamente farsi mancare una discreta dose di elegante erotismo.
Ne viene fuori un lavoro politico parecchio originale ed unico nel suo genere,di breve durata ( 75 minuti) e non troppo pesante da seguire, merita una visione.

Il film è del 1966, non del 2066 xD

Comunque... folle fino al midollo e malatissimo. Se Adachi avesse quel tocco visionario di Wakamatsu, allora sarebbe un capolavoro. Lo preferisco comunque a "Embrione" dell'amico Koji (ma di poco): grande film, realizzato con mezzi scarsi, ma malato in ogni singolo fotogramma.

Parte come un dramma psicologico preparatorio verso l'ansia soffocante e negli ultimi dieci minuti si trasforma in uno scellerato body-horror, riuscendo ad evitare completamente lo splatter, ma a fare comunque impressione. Notevole.